Through Todoroki's (super-dense) eyes

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Il biondo esplosivo entrò in classe come un cumulo di nuvole tempestose, scuro in volto, con gli occhi come due rossi fanali demoniaci, i denti digrignanti e la schiena dritta più o meno come quella di All Might nella sua forma post-Kamino.

Shouto Todoroki conosceva Katsuki Bakugou forse meglio di qualunque altro compagno di classe alla UA, eccezion fatta per Izuku Midoriya. Quest'ultimo si era spontaneamente spillato addosso l'etichetta di suo amico, prima ancora che il povero Shouto fosse in grado di capire cosa distinguesse conoscenti e amici. Il ragazzo dai capelli bicolore aveva perciò concluso che l'amicizia fosse una specie di gara di velocità, per questa ragione si era affrettato a definire Bakugou proprio amico. Se non si fosse sbrigato a precisarlo, sarebbero rimasti per sempre semplici compagni di classe, invece Todoroki era abbastanza sicuro che tra loro ci fosse amicizia. Bakugou lo trattava quasi come trattava Midoriya. Midoriya e Bakugou erano compagni dall'infanzia, per cui doveva essere un buon segno.

In virtù dell'amicizia che aveva deciso ci dovesse essere necessariamente, Todoroki cercò di identificare le ragioni della rabbia mattutina del biondo. Certo, Bakugou e la rabbia non erano un'accoppiata così rara, ma quel giorno era particolarmente fiammeggiante e aggressivo, per essere solo la prima ora.

Doveva essere a causa della Crisi di Ariel, avvenuta la sera precedente durante la proiezione della Sirenetta. Todoroki non era rimasto granché stupito dal fatto che a Bakugou piacessero i ragazzi - o Kirishima, per precisare - dopotutto, neanche lui stesso era completamente immune al fascino di un paio di polpacci scolpiti o di un petto simile a un prato primaverile - per via dei peli. Per via dei peli verdi, ad essere fiscali. Quello che invece non gli riusciva di comprendere era per quale ragione Bakugou fosse arrabbiato.

Certo, Kirishima si era addormentato su Ashido, ma in che modo questo avrebbe potuto scatenare la gelosia di Bakugou?

Todoroki passò tutte le ore di lezione a pensarci. Kirishima aveva un'aria depressa, sembrava sul punto di piangere. Avrebbe voluto aiutarlo, ma disgraziatamente non aveva messo in chiaro di considerarlo un proprio amico, ragion per cui avrebbe dovuto pensarci qualcun altro, a lui. Per esempio, Kaminari, Sero, o la stessa Ashido. Anche Ashido sembrava giù di morale. Guardava alternativamente Kirishima e Bakugou, scuotendo la testa con aria sconsolata e mettendosi le mani nei capelli. Si strofinava la faccia con tanta disperazione che Todoroki a un certo punto aveva avuto il terrore che stesse per sfilarsi i bulbi oculari dalle orbite.

Il cattivo umore si era diffuso in tutta la classe come una nuvola nera, appiattendo la giornata. All'ora di pranzo, l'unico ad aver mantenuto l'atteggiamento di sempre, apparentemente immune all'atmosfera, era Aoyama, che aveva apparecchiato il banco come un tavolo da ristorante e si era posizionato davanti a una zuppa di porri alla francese dall'odore nauseabondo. Chissà dove l'aveva tenuta fino a quel momento, per mantenerla calda.

Mentre Bakugou usciva dalla classe - o meglio, tempestava fuori, come una valanga di aggressività incarnata - disgraziatamente urtò il banco dell'aspirante garçon, e la prelibata brodaglia cipollosa si riversò penosamente sul banco, inondando il pavimento in uno tsunami fetente.

"MA CHE CAZZO!" sbraitò Bakugou, quando l'onda si abbatté sui suoi pantaloni e sulle sue scarpe.

"Ma soupe! Ma chère soupe!" esclamò Aoyama con le lacrime agli occhi, distrutto dalla perdita.

"Chi cazzo si porta una zuppa di cipolle come pranzo al sacco, principe Giglio*!" ringhiò Bakugou, furioso. "La puzza non se ne andrà mai, dovrò bruciarla, questa uniforme di merda!"

A quel punto Todoroki sentì la lampadina accendersi in un'intuizione e si fece avanti.

"Posso darti una mano, se vuoi" si offrì, gentile, sollevando la mano sinistra.

KiriBaku // Points of ViewDove le storie prendono vita. Scoprilo ora