Capitolo 32

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Uscii dall'hotel e mi incamminai verso il pub dove si trovava Freddie insieme a John, nel percorso non tenevo conto neanche della strada, avevo in testa un casino chissà se avrei mai chiarito con freddie e soprattutto se anche lui provava i miei stessi sentimenti mi chiedevo, fino a quando mi ritrovai davanti all'entrata del bar, feci un respiro profondo e diverse volte esitai prima di aprire finalmente quella porta ed entrare.
Entrata chiesi al ragazzo al bancone dove potevo trovare Freddie visto che nella sala dove mi trovavo non c'era traccia ne di lui ne di John, mi disse che si trovavano nella sala al piano di sopra, così dopo aver ringraziato andai al piano di sopra dove trovai Freddie seduto su uno dei divanetti con accanto due ragazze che ridevano e scherzavano iniseme a lui e poi sulla poltrona accanto c'era John che li guadava male, in quel momento mi venne come una fitta al cuore era come se un pugnale mi avesso trafitto il petto, le lacrime iniziarono a scendere e niente riuscì a fermarle, rimasi lì immobile per un attimo poi corsivia da quel luogo per ritornare finalmente in hotel, correvo in quelle strade affolate di gente mentre le lacrime scorrevano veloci sul mio viso e il dolore in me man mano dieventava sempre più forte.
Finalmente arrivai in stanza, aprii la porta e senza dare conto a nessuno corsi in camera mia chiudendomi dentro e buttandomi nel letto, i ragazzi avendomi visto dopo poco entrarono
"Riccia tutto bene?" mi chiese Brian sendendosi sul letto insieme a Roger, così alzai il viso dal cuscino e gli guardai, inizialmente rimasi lì a guardarli poi mi buttai fra le loro braccia
"Cos'è successo?" mi chiesero preoccupai
"Preferirei non parlarne in questo momento" dissi triste
"Adesso devi solo calmarti" mi disse Roger accarezzandomi la guancia "adesso tu rimani qui a riposarti, poi quando ti senti meglio vieni di là così possiamo parlare"
 "Grazie mille" gli dissi stringendoli prima che uscissero dalla mia camera, poi mi misi sotto le coperte a riflettere.

Intanto nell'altra stanza c'erano Brian e Roger che parlavao
"Dobbiamo farla stare meglio in qualche modo, renderla felice" disse Brian
"Sai pensandoci mi è venuta in mente una cosa: poco tempo fa ti ricordi che ci aveva detto che uno dei suoi sogni era vedere e avere una camera con appese al soffitto tante luci come delle stelle, Potremmo andare nel negozio nella via parallela alla nostra e prendere dei fili di luce" propose Roger
"Wow! Sarebbe perfetto" così i ragazzi mentre io ero chiusa nella mia camera andarono in un negozio
"Vorremmo tre scatolo di lucine di Natale" disse Brian al commesso che lo guardò molto male
"Ma scusatemi ma cosa volete fare con delle lucine di Natale ad Agosto?" chiese il commesso
"Beh ci vogliamo portare avanti" disse ridendo Roger
"Okay vado a guardare in magazzino se ho  quello che cercate" disse il ragazzo stranito, poi dopo poco arrivò con in mano le tre scatole, i ragazzi pagarono e ricorsero subito in hotel per iniziare il lavoro.

Dopo circa un'ora mi decisi di andare di là dai ragazzi, così aprii la porta ma vidi sole del buio, così arrivai fino all'altra stanza a tastoni cercando di non andare contro a niente
"Ragazzi dove siete?" chiesi io senza avere nessuna risposta, quindi arrivai fino al salotto, poi arrivai all'interrutore e cercai di accendere la luce, ma niente doveva essere saltata la luce, mi ero arresa a tornare in camera mia quando ad un certo punto sentii due mani sulle mie spalle e la luce si accese ma non quella normale tanti fili di luci appesi al soffitto
"Non vuoi dirci che cos'hai? Va bene, ma non potrai mai impedirci di renderti felice, è un dato di fatto" mi dissero Roger e Brian
"Grazie mille" gli dissi abbracciandoli "adesso venite sul divano che vi racconto" dissi io.

Nel bar intanto Freddie e John erano ancora lì, Freddie era sull'orlo di ubriacarsi e John non ce la fece più
"Ma Freddie non ti rendi conto di quello che stai facendo?" gli disse severo
"No, e non me ne frega più niente e di nessuno" rispose Freddie
"Non l'hai vista prima?" gli chiese John
"Chi?" rispose
"Isabella, era venuta qui penso per chiarire, poi ti ha visto felice con queste due sotto il braccio ed è scappata piangendo" gli disse John, sentendo queste parole fù come essere trafitto al cuore, Freddie non si era reso conto di quello che aveva fatto
"Oddio, che cosa ho fatto? L'unica persona che ho mai amato ora è a piangere perché gli ho fatto del male. A me non frega più di niente solo perché era lei la mia ragione" disse Freddie con le lacrime agli occhi "dobbiamo andare John" gli disse, così Freddie corse via da quel locale ed insieme a John corsero per raggiungere l'hotel.
Quando loro entrarono non mi accorsi di nulla, io mi trovavo da sola nella terrazza a guardare il panorama, quando mi accorsi che qualcuno stava correndo verso di me, sentii due mani calde sui miei fianchi che mi presero e mi girarono dall'altra parte dove mi trovai Freddie davanti a me, lui era lì a guardarmi sorridendo e in quel momento tutto quello che avevo contro di lui svanì, poi lo vidi avvicinarsi a me è mi baciò
"Io ti amo".........

Ciao a tutti/e Killer Queen❤
Come va? Io benissimo, finalmente ho postato il capitolo che sia io sia voi aspettavate con ansia, vi voglio dare un consiglio: leggete questa storia ascoltando magari una canzone d'amore tipo Love of my life, oppure una non dei Queen con You are the reason o qualsiasi piaccia a voi, rende l'atmosfera diversa🎵
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se si scrivetemelo nei commenti💕
Ciao e alla prossima lettura❤🤘

Love of my life ~Freddie Mercury Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora