14. Guai.

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·N-nicolas(?)· Stavolta il suo nome sulle mie labbra, mi esce come una domanda mentre balbetto.

Non l'avrei mai detto, che in questo giorno, così frustrante, dovevo incontrare una persona che mi butti legna sul fuoco.

Ed eccomi qui, portata dal passato che come sempre mi tocca nel momento più sbagliato che possa esistere.

·Bella! Cazzo quanto tempo! Mi sei mancata.· Dice vedendomi ad abbracciare. ·Vedo che certi vizi non li hai persi.· Ridacchia indicando la sigaretta e l'angelo azzurro.

·C-che ci fai tu qui?· Domando ancora sotto shock.

Nonono, lui doveva essere a Londra o a New York, L'Irlanda, Miami, dove vuole, ma non qui.

Qui no.

·Io e degli amici ci siamo presi una pausa dallo studio, così siamo venuti qui, a Los Angeles.· Sorride sedendosi di fronte a me.

·PROPRIO QUI DOVEVI VENIRE?!· Urlo

·Ehi, ma che ti prende? È così che si saluta il tuo ex ragazzo? Ricordati che siamo stati insieme per 1 anno. Abbi un po' di educazione nei miei confronti.· Corruga la fronte.

Ovviamente, non poteva mancare l'entrata di mio fratello, Niall, Caleb, James e Marcus insieme alla ragazze.

Merda! Andate via. Vi prego!

Mi nascondo il più possibile, il ciò comporta di mettermi più vicino a Nicolas.

·Vedo che la mia presenza inizia a piacerti. Con te ci sono sempre volute le manieri forti.· Dice cercando di accarezzarmi la guancia, ma io mi scanso malamente.

Io non dimentico caro Nicolas.

Non dimentico le volte che mi hai preso a schiaffi cercandoti le solite scuse del cazzo.

Non dimentico le tirare di capelli e i calci nello stomaco.

Non dimentico le volte in cui stavo male e tu preferivi uscire con i tuoi amici.

Non le dimentico.

·Non ti piace più essere toccata da me?· Domanda facendo una faccia da cucciolo.

Si avvicina al mio orecchio e sussurra: ·Però ti piaceva quando ti toccavo in altre parti.·

Poi mi passa una mano nella mia coscia e cerca di salire. Arriva fin sopra la metà coscia, scoprendomi dal vestito e la mia mente per un momento si stacca.

Divento automaticamente rigida, pietrificata e fisso un punto davanti a me.

·CHE CI FAI TU QUI?!· Urla Alex, poi guarda me e torna a guardare il mostro davanti a me. ·GRANDISSIMO FIGLIO DI PUTTANA CHE LE HAI FATTO?!· Urla ancora  prendendo per il colletto Nicolas.

·FERMO, ALEX FERMO.· Urlo riscuotendomi da sola.

Vedo gli amici di Nicolas avvicinarsi e inizia una vera e propria lotta.

Vedo che Caleb si è messo in mezzo pure, ma ancora nessuno è riuscito a colpirlo.

·FERMI!· Urlo ancora cercando di farmi sentire.

Le ragazze si tengono per mano messe vicino al bancone con le lacrime agli occhi che urlano come me.

Il tavolo cade a terra provocando un forte rumore.

·Fermi...· Stavolta bisbiglio.

Mi rannicchio su me stessa e mi metto nell'angolo.

Metto le mani alle orecchie e mi dondolo.

·You Hurt Me.· Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora