37. mi manca.

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È tutto un casino. 

Mi manca la mia bambina.

La mia sorellina, la mia ancora di salvezza.

Ogni fottuto giorno penso e ripenso a quello che è successo.

Bevo più del dovuto, ora ho conosciuto anche la cocaina, è buona. Molto.

Mi fa staccare per quei 10 minuti dal mondo, anche se poi torna tutto normale.

Non è abbastanza forte per alleviare il dolore che ho dentro. Niente ci riesce.

Né la droga, né il bere, né Courtney, che ormai è ufficialmente la mia ragazza. Né Chanel.

Nessuno riesce a colmare il mio vuoto. Ed è strano, non sono mai stato legato così tanto a nessuno. Nemmeno a Josh.

Ma lei, la mia piccola...è troppo per me.

Non riesco a non stare male.

Ma forse è normale.

Quando una persona ti lascia per sempre è una pugnalata al cuore.

Io sono morto due volte.

Prima con Josh e poi con Isabella.

E pensare che ci sono stati giorni in cui la trattavo male, in cui odiavo il suo essere affettuosa, odiavo il suo essere solidale, gentile, disponibile.  Si dovrebbero apprezzare e io mi sento una merda per non averlo capito prima.

•Isabella, se mi ascolti, per favore perdonami. Sono stato un fottuto coglione. Ma il fatto che tu mi stessi rubando mio fratello mi stava facendo uscire pazzo. Sei arrivata tu e tutte le attenzione sono ricadute su di te. Eri la seconda femmina di casa Smith e tutto il mondo si era centrato su di te. Tu eri perfetta, in ogni sfumatura.• ricaccio indietro le lacrime e levo i fiori di ieri mettendo quelli nuovi.

•Poi quando sei diventata un adolescente, si è migliorato tutto per me. Tu hai iniziato a drogarti, cacciarti dove non dovevi, ti sei messa con gente poco buona, e tutto andava per il meglio. Io ero considerato il figlio prediletto. Anche se poco tempo prima facevo le tue stesse cazzate, ovviamente senza farmi scoprire.  Poi però, hai avuto il primo incidente. Ti sei fottuta da sola. Hai perso la memoria e hai deciso di "cambiare" le cose.•

inizio a ridere per quanto era buffa quando cercava di capire perché tutti la odiassero.

•Hai iniziato ad essere buona, pacata, e dolce. Cosa che prima non eri. Eri così stronza e irascibile che la mamma pensava di doverti rinchiudere in qualche clinica. Poi nuovamente la figlia perfetta, con l'intelligenza di un babbuino e la bellezza di una scrofa.• Ridacchio.

•Poi siamo venuti qui e tu con quell'aria da gentile, ma per i cazzi tuoi, ti sei comprata tutti. Ti ho amato per questo. Io potevo farmi con tutta la tranquillità del mondo senza destare sospetti. Tu ancora eri la piccola Bella che doveva essere controllata dopo quanto? Due anni? Per una ricaduta. Ebbene si. È il momento delle verità. Tu sei sempre stata sotto controllo da tutti. Mamma non ha mai voluto tu avessi un atro incidente per non farti tornare la stronzetta di prima, papà aveva iniziato a non tornare a casa perché aveva da "controllare" ogni tuo spostamento con Eric. E Jessica pregava insieme a mamma. Si, hai capito bene. Eric e Jessica.• mi metto seduto a terra e sospiro.

•Tutti sapevano tutto. Eric, Jessica, Margaret, Melissa, Josh, Caleb e anche le ragazze di cui tanto ti fidavi. Forse l'unica che non sa nulla è Azzurra, non sapeva, ora sa. Secondo te perché siamo venuti qui? Secondo te perché mamma e papà stanno da Jessica nonostante i miliardi di dollari che hanno? Secondo te perché non c'è voluto niente a fare amicizia con tutti? Niente è una coincidenza. E mi dispiace, mi dispiace per averti tenuto allo scuro di tutto. Non te lo meritavi, ma almeno ti abbiamo protetto. Poi al secondo incidente abbiamo pensato al peggio. Abbiamo subito pensato che tu stessi per tornare, che ci avresti rifatto il culo, e invece no. Sei tornata un po' la Minchiona di prima, ma non così tanto. Abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo. I nostri genitori ti hanno amato, ma per te stava andando tutti a puttane. Matrimonio e figli compresi. Mi dispiace, e forse sono l'unico a cui dispiace. Dispiace di averti mentito e non averti detto nulla per tutto questo tempo. Mi dispiace di avertelo detto adesso e non prima. Veramente. Mi dispiace.•

Guardo un ultima volta il posto in cui trascorro più tempo del dovuto, dove sto trascorrendo 3/4 della mia vita. E a me piace. Perché questo è l'unico posto dove posso trovare la pace.

•Beh come al solito, le mie chiacchiere si dilungano troppo ed è già ora di tornare a casa. Ma come al solito, domani mi trovi qui. E anche dopo domani, e dopo domani ancora e tutti i giorni che verranno a seguire. Ti voglio bene, bimba. • sorrido e mi asciugo le lacrime.

Mi arriva una chiamata, rispondo e la voce acuta e affranta di mia madre mi fa sobbalzare.

Mamma= Alex, Dove sei?

Mi domanda preoccupata, da quando sa che fumo e bevo mi chiama insistentemente ed è sempre preoccupata di trovarmi ubriaco. 

Alex= Mamma sono andato da Isabella, come sempre. Che vuoi?

Sbuffo. Sa che odio essere disturbato quando vado da lei.

Mamma= Nulla...volevo solo sapere dov'eri.

Sospira sconfitta.

Alex= Adesso che lo sai posso staccare oppure devi rompere ancora le palle?

Mamma= Alex, per favore. È difficile anche per me. Torna a casa, Chanel ti cerca...e cerca anche Isabella...ancora.

La sua voce si incrina, come sempre, al nome di mia sorella. La sento già singhiozzare e mi muore il cuore.

La saluto e le dico che tra meno di 10 minuti sono da lei.

Penso alla piccola Chanel che piange e quando arrivo alla macchina inizio a correre.

Chanel, lo zio arriva da te.

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