- Sei mai stata su uno yacht?
Il cielo stasera è qualcosa di unico. Nel blu notte che lo rende quasi nero, si tuffano milioni di stelle e scintillano come piccole gocce d'acqua tra schizzi e flutti. La linea d'orizzonte si cela lontano, dove le onde hanno inghiottito la luce e ne riflettono una minima parte in superficie, dolcemente cullate dal pallore lunare.
Il mio abitino lilla di stoffa leggera svolazza con il venticello giulivo e si libra nell'aria.
- No. Se fossi la figlia di un ricchissimo imprenditore, magari... - scherzo.
- Neanch'io lo sono, ma ho ottenuto due pass per una festa esclusiva e non intendo buttarli in mare. Allora, ci vieni con me? - propone Alessandro, emozionato.
L'idea di intrufolarsi in una festa a cui non siamo invitati è chiaramente pericolosa, ma lui sembra vivere apposta per provare questo brivido.
E chi sono io per fermarlo?
- Sì, ma... Dovremmo cambiarci, mettere qualcosa di più elegante forse. E poi, come diavolo hai fatto a procurarti i pass?
- Non devi preoccuparti di niente, ho pensato a tutto io. - sogghigna lui.
Ci rechiamo al suo alloggio, che si rivela vuoto perché i suoi amici sono andati a ballare sulla spiaggia senza di lui. Immagino che anche le mie amiche si stiano divertendo anche senza di me...
Alessandro tira fuori un vestito molto corto e molto sottile color carne, di stoffa glitterata.
- Penso che ti stia. - dice.
Lo prendo e lo appoggio sulla sedia qui di fianco, dopodiché mi svesto. Non mi sfuggono gli occhi di Alessandro sul mio corpo nudo, eccezion fatta per il bikini.
Porto le mani alla mia schiena per togliermi il reggiseno, visto che il vestito che indosserò ne richiede l'assenza.
Lui si avvicina e mi accarezza la spalla, poi trova le mie dita alle prese col nodo del costume e le scansa, arrogandosi il diritto di assolvere il loro compito. Scivola su e giù per la mia spina dorsale provocandomi un brivido ad ogni sporgenza ossea che incontra. I miei capelli svolazzano fino a ricadere sull'area destra del petto.
La stoffa che nascondeva il mio seno plana sul pavimento e quelle dita che tanto mi stuzzicavano il dorso ora pizzicano davanti e lusingano i capezzoli.
Prendo il volto di Alessandro tra le mani e lo bacio, imprimendo tutta me stessa nell'intensità con cui le nostre labbra si toccano. Inclino la testa per trovare un migliore incastro e lui va alla ricerca di maggiore profondità. Mi solleva prendendomi per le cosce e io le allaccio al suo bacino, dopodiché mi stende sul letto.
- Non immagini che bella visuale sia questa. - confessa, a voce roca.
Lascia cadere la sua maglietta sulla sedia e si sfila pantaloni e boxer in un solo colpo, facendomi sollevare le sopracciglia.
- Cos'è quella faccia? Mi hai già visto nudo, no? - domanda lui.
- Certo. Non ti eri mai svestito così in fretta, però. - ridacchio.
Alessandro assorbisce la mia risata e la interiorizza, riflettendola in un sorrisetto malizioso di rimando nei miei confronti. L'aria inizia a caricarsi di un'elettricità che ho già sperimentato. Gli rivolgo uno sguardo intenso, pieno di aspettative.
A questo punto, mi sfila gli slip e si tuffa di testa nel lago che si è creato tra le mie gambe. Risucchia tutto, con una dedizione che mi mozza il fiato quasi quanto la sensazione della sua lingua proprio lì, insaziabile.
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Amami
Teenfikce"Cancello con i tuoi occhi le mie fragilità rivivo nei tuoi sensi le voglie e la paura l'istinto di chi poi non se lo immagina la bellezza di chi ride e volta pagina"