faceva
un caldo
da star male
col viso
che prendeva
colore
e fingeva
di star bene,
lí,
a guardare
il temporale
da un vetro
opaco.(quei quadri
viola e neri,
marroni e gialli,
rossi e arancio,
e quella luce
soffusa,
calda anch'essa,
fracassano
il
cranio.)e in un angolino
talmente
accogliente
da soffocare,
vomitavo
vetro,
che mi lacerava
stomaco e labbra,
fino a farli
scomparire
in un mare
di sangue
brillante.(scusa se ho
sorseggiato
il té,
freddo, almeno quello,
in silenzio,
ma non
ho fatto altro
che
sputare vetro.)carino quel bar, vero?
c'era un tepore
che ricordava
casa.
![](https://img.wattpad.com/cover/145189351-288-k177919.jpg)