a mezzanotte la luna mi bacerá la fronte,
mi dirá che prima o poi vivró di libri
che prima o poi vivranno di libri
e saranno tutti liberi
da quella prigione di sbarre molli
che difendono con le unghie e con i denti
e che si ostinano a definire
normalitá.a mezzogiorno il sole mi bacerá la guancia,
mi dirá che prima poi bruceró d'emozioni
che prima o poi bruceranno d'emozioni
ed allora vivranno davvero,
lontani dall'oceano d'apatia
in cui sono sommersi.(vantati dei proiettili
che hai preso in pieno petto
e non di quelli che hai schivato)e le stelle macchiano il mio corpo
con la loro ombra,
mi ricordano che è un campo di battaglia,
vorrei raderlo al suolo.vi auguro di essere specchi,
che conoscono cosí bene se stessi da
far riflettere gli altri,
che ad ogni colpo che ricevono
allargano le vedute e diventano piú belli,
che non hanno paura di trasformarsi in
miseri granelli
perché alla luce brilleranno,
che tagliano se provi a distruggerli,
che non possono mentirti (è sempre un bene?).le nuvole mi sfiorano il naso
e fanno il solletico,
mi ricordano che ho ancora tante guerre
da affrontare
e che non sono armata
(non ho paura).gli
specchi
"rotti"
vedono
cose
che
gli
specchi
"interi"
non
riescono
nemmeno
ad
immaginare.