undici febbraio.

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a che servono le persone
se ho la luna,
le stelle,
il cielo,
i fiori,
i libri,
l'arte,
il battito del cuore.

a che serve la voce
se so piangere in silenzio,
se so amare senza farne parola,
se vivo di parole scritte e mai urlate,
se non ho niente da dire.

a che serve correre
se posso camminare
e guardare le nuvole,
la strada,
gli altri cappotti.

a che serve camminare
se posso stare ferma,
incollata al terreno,
a guardare l'ultima foglia che cade
e dirle che è stata brava
che alla fine è pure giusto
cadere
dopo tanti sforzi
non importa, andrá meglio
in primavera.

a che serve pensarci ancora
se non posso cambiare nulla,
se posso solo stare male,
se non lo renderá meno reale.

a che serve la realtá
se ho le mie amate emozioni,
le mie odiate lacrime,
i miei pensieri,
il mio essere,
me.

(a che serve quest'epoca
se ho quelle passate).

lasciatemi
in una biblioteca
con una grande finestra,
un tavolo al centro,
carta e inchiostro
e giuro che non
mi vedrete
mai piú.

Riempimi le ferite con i tuoi sbagli.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora