Riusciva a sentire chiaramente nelle orecchie il ringhio del lupo.
Era basso, ma costante.
Aveva il fiatone per la corsa, ma non doveva farsi sentire: non voleva essere trovato. Perciò, si coprì la bocca con entrambe le mani, per far uscire meno aria e rumori possibili.
L'animale ringhiò di nuovo, in maniera più irritata. Sembrava impaziente.
E lui non aveva via di fuga.
Sentì un singhiozzo salire lungo la gola, ma lo trattenne. Non doveva farsi sentire. Doveva rimanere in silenzio finché non si fosse allontanato. Altrimenti il lupo lo avrebbe mangiato.
Premette di più la schiena contro il legno che aveva dietro di sé. Doveva essere invisibile, così sarebbe riuscito a sfuggirgli.
Aveva paura.
Gli faceva male la testa. Voleva andare via da lì. Voleva solo tornare tra le braccia dei suoi genitori.
Si accorse troppo tardi del lieve singulto che si era lasciato scappare.
Un panico cieco e doloroso si impossessò di lui. Tutto ciò che riuscì a fare fu chiudere gli occhi e tapparsi più forte la bocca coi palmi delle mani, e poi rimanere fermo, tremante e spaventato.
Doveva respirare il meno rumorosamente possibile. Doveva tremare il meno rumorosamente possibile.
Rimase lì, immobile. I muscoli tesi a non muoversi. L'orecchio teso a sentire i movimenti del lupo.
Le zampe premevano leggere sul terreno.
Gli ansiti erano pesanti. Regolari. Calmi. Vicini.
Voleva andare via di lì.
Premette le mani sulla bocca e sul naso, mentre sentiva le lacrime scendergli sulle guance.
Aveva paura. Voleva tornare dai suoi genitori.
Se fosse stato bravo e non si fosse fatto trovare, sarebbe potuto tornare da loro sano e salvo.
Ma quanto ancora avrebbe dovuto trattenersi dall'urlare di paura?
Quanto ancora il lupo gli avrebbe dato la caccia?
Quanto ancora avrebbe sentito le sue zampe, i suoi ringhi, i suoi ansiti?
Doveva fare il bravo. Se lo avesse fatto, sarebbe potuto tornare da sua madre e da suo padre, che lo avrebbero coccolato felici di averlo ritrovato. Se lo avesse fatto sarebbe andato tutto bene, e i suoi genitori lo avrebbero protetto.
Si concentrò sull'ascoltare di nuovo il lupo, con nuova convinzione a stare in guardia.
Spalancò gli occhi, sorpreso.
Non sentiva più nessun rumore.
Si guardò intorno con cautela, confuso. Non era sicuro di quando il lupo avesse smesso di fare rumore.
Rimase in silenzio; mosse solo gli occhi per cercare di vedere se il lupo fosse nei dintorni. Non osò muovere la testa, né nessun'altra parte del corpo: solo gli occhi. Ma era buio, c'era pochissima luce che arrivava dalla luna piena nel cielo: non riusciva a vedere nulla.
Però, non sentì nessun rumore. Nessun movimento. Nessun fiato.
Aspettò. Non seppe quanto, ma aspettò un qualche segno della presenza del lupo. Non voleva morire.
Ma non sentì nulla.
Era davvero tutto calmo e silenzioso.
Piano piano, tolse le mani dalla bocca. Cercò di trattenere il fiato, giusto perché voleva aspettare ancora un pochino. Gli scappò solo un singhiozzo.
Un fruscio.
Sgranò gli occhi, la paura cieca che tornava a fargli male alla testa.
Due fruscii. Tre. Quattro. Cinque. Tanti.
Un ringhio.
Si premette di più contro il legno, e trattenne il fiato.
Una grossa sagoma si mostrò davanti a lui.
Gli scappò un altro singhiozzo, e lo guardò atterrito mentre si avvicinava.
I denti bianchi e acuminati erano scoperti. Gli occhi azzurri brillavano.
Era enorme.
Sentì le lacrime scorrergli in viso, mentre lo fissava negli occhi, mentre i suoi ringhi gli attraversavano le orecchie.
Non voleva morire.
Voleva solo tornare dai suoi genitori.
La sua voce infantile risuonò nell'aria, quando il lupo era ormai vicinissimo a lui.
Era spacciato.
L'angolino di Mady
Salve a tutti~
Se qualcuno fosse capitato sulla stessa storia due volte, sì: sono la stessa madychan che naviga da ormai 10 anni (diamine, già così tanto tempo) su EFP. XD
Volevo far conoscere questa storia cui sto lavorando da un bel po' di tempo per colpa del bae (tale Lif con cui condivido il profilo qui) a più persone possibili perché... boh, ci sono affezionata un sacco e dopo un lungo periodo di non scrittura è stata una delle prime storie che mi ha fatto divertire ed emozionare tanto di nuovo. E ciò mi ha sollevato il morale, quindi vorrei che la leggesse qualcuno e si divertisse quanto me.
*guarda il prologo*
Okay, okay, magari non sembra proprio il preludio di qualcosa di divertente ma giuro che dopo diventa più rilassato e carino! ♥
Quindi, spero che vi diverta. :3
Commentate se avete voglia, sono curiosa di sapere cosa ne pensate. ^^
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Il Paese dei Lupi
FanficYuuichiro Amane è un comunissimo ragazzo liceale che vive in un normale paesino, con una famiglia tranquilla e amici e conoscenti che gli vogliono bene. La sua vita passa liscia come l'olio, costellata dei normali avvenimenti che possono coinvolgere...