Trasloco

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Il caldo torrido di agosto,e il sole cocente di Bari..

Sono qui,fuori casa e sto per lasciare la mia città per sempre,bè magari per sempre è un pò esagerato,tornerò ogni tanto,ma non sarà come viverci,chi l'avrebbe mai detto,che avrei mollato tutto per seguire un uomo,che in questo momento è in giro a fare concerti,forse se me lo avessero detto qualche mese fa,probabilmente gli avrei riso in faccia e invece eccomi qui,pronta a partire,per una nuova vita.

"vai piano,mi raccomando"

"si,mamma stai tranquilla,appena arrivo ti chiamo"

"ti voglio bene"

"anch'io"

stringo forte la mia mamma in un abbraccio,mi mancherà non averla sempre intorno,ma mi ha promesso che verrà a trovarmi presto,e poi non vado mica in Australia..

Salgo in macchina,dopo averla salutata ancora una volta,e si parte..

Accendo la radio,che mi farà compagnia durante il viaggio,neanche a farlo apposta,passa il nuovo singolo di Fab con la collaborazione di Niccolò,canto a squarciagola,mentre imbocco la superstrada,lasciandomi alle spalle la mia amata puglia..

"Eterna la strada che porta a te coi nostri discorsi
l'abbraccio di un figlio al padre per tutti i suoi sforzi
eterna la vita se riesci a capirla
non ti chiedo di amarla ma di riuscire a sentirla
eterno un ragazzo che sogna con gli occhi bagnati
la tua corsa al mattino che azzera gli incubi e gli anni passati
eterno è tutto questo se tu riesci a dargli un senso
ti prego adesso aspetta
Aspetta qui per un minuto
e stringi le mie mani fino all'infinito"

Mi domando se sto facendo una pazzia o se in futuro racconterò ai miei figli di quello che adesso sto facendo per amore..

Arrivata a destinazione,Ermal che mi stava aspettando fuori casa,mi aiuta a portare le valigie e tutti gli scatoli dentro..

"certo qualcosa lo potevi lascia,che è tutta sta roba"

"non borbotta e aiutami"

"che c'è dentro a questo scartoccio?"

"le orecchiette alle cime di rape e i panzerotti"

"mamma è diventata più pugliese delle mamma pugliesi"

"lo so,ma se lei cucina,io non posso rifiutare"

Ermal poggia tutto sul tavolo,godendosi l'odore dei suoi amati panzerotti

"dai,dopo li mangiamo,non guardarli cosi"

"questa è una delle cose che mi manca di più"

"se hai finito di fissarli,mi aiuti a portare le valigie in camera?"

"non posso...devi farlo da sola"

"e perchè?"

"perchè,perchè devo controllare che nessuno rubi la nostra cena"

"tu non sei normale"

continuo a fissarlo perplessa,ma quando apro la porta della camera capisco tutto..

"fabrizio!!"

urlo con troppo entusiasmo mentre corro verso di lui,stretta tra le sua forti braccia è tutto ancora più bello..

"ma che ci fai qui?"

Eppure mi hai cambiato la vita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora