...Inutile...

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Da quell'addio non ricordavo più nulla.
Ricordavo solamente Virginia, Matt e la wammy's.
Però, era come se mi mancasse qualcosa.
O qualcuno.
Avevo dimenticato tutto.
Ogni cosa.
Avevo dimenticato qualcosa o qualcuno di indispensabile per me.
So solo che ogni mattina mi ritrovavo in lacrime, a piangere per qualcosa che non ricordavo.
Dopo che Albert mi lasciò a casa quel pomeriggio, continuai a vivere la mia vita normalmente ma dopo un mese non so cosa successe .
O meglio, non mi ricordo cosa feci.
Ricordo che quei maledettissimi 4 anni non passarono più.
Ero caduta in una forte depressione che mi durò per l'appunto 4 anni.
Caddi in depressione perché in quel periodo stavo molto molto male.
Non mi ricordavo per quale motivo stetti così.
Intanto, non avevo potuto frequentare il liceo, per cui, Albert, mi procurò un insegnante che mi facesse lezioni a casa.
Così conclusi il mio percorso da liceale in 4 anni.
Adesso avevo 18 anni.
Ripeto, quegli anni furono un inferno per me.
Era come se il mio cervello ed il mio cuore, per non soffrire più, avessero voluto rimuovere quel qualcosa o quel qualcuno dalla mia memoria.
Il punto è che proprio per questo caddi in depressione, perché ero vuota, perché non avevo nessuna ragione di vivere, nessuno per cui vivere.
Per 4 lunghissimi anni questi pensieri, mi pervasero la mente.
Ero condannata.
Non facevo altro che mangiare, lavarmi, studiare e dormire.
Ero arrivata al punto di non ritorno.
Volevo porre fine alle mie sofferenze.
Volevo uccidermi.
Però, un giorno, una telefonata mi sconvolse.
-Pronto? Sei tu Bianca?- mi chiese una voce.
Conoscevo quella voce.
Virginia.
-Virginia?! Sei devvero tu?!- chiesi.
-Siiiii, che bello risentirtiiiiii....come staiiiii?- mi chiedeva.
-Io....Non lo so.- le risposi.
- Ehy, tutto ok?- mi chiese.
-N-no, l-a mia vita......è inutile.- le risposi.
-Ascolta, sono sotto casa tua, scendi!- mi obbligò Virginia.
Dopo di che chiuse il telefono.
Scesi,La feci entrare e mi sfogai con lei.
Fu un enorme supporto.
Lei sapeva quale fosse quel qualcosa o meglio quel qualcuno, poiché era una persona, ma non me lo volle dire di chi si trattasse.
Mi disse che un giorno l'avrei ritrovato da sola.
Stemmo tutto il giorno insieme, era una persona meravigliosa, in passato litigammo, per nulla poi.
Le volevo bene, era l'unica persona che mi rimase a fianco.
Le parole di Virginia mi cambiarono totalmente.
Lei riportò le stesse parole che le dissi io, l'ultima volta che ci vedemmo....
flashback•

V:-Ehy Bianca, si può sapere perché mi hai salvato dopo tutto quello che ti ho fatto?-
B:-Perché nessuno merita di morire....-

fine flashback•

- Bianca....Non pensare mai più di suicidarti!-Mi disse Virginia.

-E perché scusa? - le chiesi io, tra il depresso e il curioso.

-Perché nessuno merita di morire.- mi rispose.

A quell'affermazione, scoppiai in un pianto disperato, dove Virginia mi abbracciava e mi sosteneva.
Dopo il nostro incontro, ci sentivamo ogni giorno.
Dopo che lei mi disse, che quello che avevo dimenticato era una persona, cominciai a fare sogni tutti uguali che raccontai a Virginia, ovviamente.

-Ciao V, oggi come gli altri giorni ho fatto lo stesso sogno.- le dicevo.

-Ah, si? Racconta.- mi rispondeva lei.

-I miei sogni iniziano sempre, con lo sfondo della wammy's, e poi, un ragazzo.
Abbastanza alto.
Vestito di nero.
Poi il sogno si focalizza, sul movimento dei suoi capelli.
Sono abbastanza lunghi per un ragazzo, sono biondi.
Le ultime Cose che vedo sono:
Un suo occhio.
Azzurro come il ghiaccio.
E il suo viso, che dimentico subito dopo.-

-Oddio....- esclamò.

-Cosa?- chiesi.

-Nulla.
Senti B, ora devo andare.- mi annunciò, con tono freddo.

-O-ok, ciao ciao.- le risposi chiudendo il telefono.

Chissà cosa avesse?
E poi, il suo cambiamento, ha a che fare con quel ragazzo?
Che sia proprio lui, quel qualcuno?

Al prossimo capitolo 🌺💕

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