Axel

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Il ragazzo era molto incuriosito da quel comportamento, ma essendo molto tardi, avrebbe rimandato le sue indagini all'indomani.
Andò in bagno e poi tornò nella sua camera.
Ormai il sonno gli era totalmente passato, stando a rimuginare per ore su quel che era appena successo.
Era indeciso se chiamare ed avvisare il suo migliore amico, nonché compagno di stanza;
Oppure stare zitto e tenere per sé quel che aveva appena visto.
Ci pensò per bene...
Decise che glielo avrebbe rivelato l'indomani.

~intanto...~

Corremmo il più velocemente, silenziosamente possibile e fortunamente arrivammo alla Camera delle ragazze.
Entrammo quasi in apnea e dopo esserci accertate di non aver fatto capire nulla a nessuno, cominciammo a respirare come se avessimo fatto la maratona di New York.
Dopo aver ripreso fiato in quel modo poco aggraziato, ridemmo tantissimo.
Non sapevo perché, ma quelle ragazze mi davano tanta serenità, libertà, spensieratezza...Era quasi un sogno per me.
Sinceramente speravo proprio l'opposto, ovvero, che dopo essermi svegliata fosse realmente tutto accaduto, e che non fosse solamente la mia immaginazione.
Dopo 10 minuti di risate, Mangiammo finalmente i panini;
Parlammo un po', di cosa ci piacesse fare, le nostre cose preferite, cosa ci sarebbe piaciuto fare una volta uscite dalla wammy's, ecc...
Qunda finalmente finimmo di mangiare, Iris mi disse.

- Che sia chiaro, mi stai ancora molto antipatica.-

- La stessa cosa vale per me.- risposi.

-E dai ragazze, non fate le vipere, dopo una serata bella come questa!- disse Virginia esasperata.

-Forse hai ragione, scusaci...- disse Iris, continuando poi a dire,

- Ma sappi che lo penso davvero.-

- Ma mi prendi per il culo?! Eh?- disse Virginia, fingendo di fare l'offesa.

Guardai l'orologio ed erano le 2:40.

- Come fa ad essere così tardi?!- Chiesi io quasi inpanicata.

Beh, il fatto era, che finalmente mi ero distratta e stavo bene, quindi non ho dato molta importanza all'ora.

-Ragazze, scusate, ma io devo andare, è tardissimo.-

-Di già?- chiese Virginia.

- Di già?! Sono le 3 di notte, cosa vuoi?!- le rispose Iris.

Io mi affrettai verso la porta...

-Grazie, ho passato una serata niente male, a domani!- le salutai.

Cominciai a camminare...salire, scendere...girare,destra, sinistra....
Passò almeno mezz'ora, ed io ero bloccata nel bel mezzo di un corridoio della wammy's.
Non sapevo davvero dove fossi, non ne avevo la più pallida idea.
Andai in lungo e in largo, poi ritrovai dopo tanto la mia camera.
O almeno così credevo.
Infatti quando aprii la porta non vidi lo stesso sfondo della mia stanza, anzi.
Li capii di essere finita dalla parte opposta di dove ero io.
E sì.
Questa è la vita.

"No! Sei tu che sei una ritardata! Come si fa a dimenticarsi del corridoio?! Come?!?"

Continuava la mia coscienza.

Essendomi distratta per un pochino, non feci più caso a quello che mi circondava.
Fino a quando non vidi un ragazzo, molto probabilmente, guardarmi.
A quel punto non so perché ma smisi di respirare.
Penso che anche il mio cuore mancò un battito.

"NON DIRMI CHE SEI TALMENTE IDIOTA DA ANDARE A FINIRE NELL'ALA MASCHILE?!"

ero rovinata.
Se quel ragazzo mi avesse riconosciuta, ma anche se non lo avesse fatto, lo sarebbe andato a dire immediatamente a Roger.
La mia fine.
Io non ci pensai due volte.
Presi coraggio e cominciai di nuovo a correre.

-Aspetta!- disse il ragazzo.

Non mi potevo fare vedere.
Non potevi fermarmi.
Quindi decisi di continuare a correre, non accorgendomi però, che il ragazzo mi stava seguendo.
Arrivati ad un vicolo cieco ero completamente bloccata.
L'unica luce che c'era, era quella della luna piena.
Il ragazzo si avvicinava sempre di più a me...mi stavo letteralmente cagando in mano.
Quando si avvicinò ancora di più, la luna rispondeva sui suoi capelli.
Erano di un colore grigio argento.
Onestamente, mi attraevano molto.
Si avvicinava sempre di più...
Cominciai a vedere alcuni tratti del viso.
Era molto bello.
Quando arrivò a circa 10 metri da me, mi misi una mano sul viso, per coprirmi, non potevo assolutamente rischiare di essere scoperta.
Intanto, grazie alle fessure tra le dita che avevo, potevo vedergli gli occhi.
Erano di un colore molto particolare.
Non capivo bene di che colore fossero, non essendoci la giusta fonte di luce.
Il ragazzo si avvicinò ancora di più a me, era molto alto, almeno 15 cm più alto di me.
Mi coprii del tutto il viso.
Il ragazzo a quel gesto fece un sorrisetto sghembo, per poi prendermi delicatamente la mano e spostarla.
Io non ne ero per nulla convinta.
Infatti non mossi la mano di un millimetro.
Lui lo capì, infatti sbuffò un sorriso.

- Che vuoi?- Chiesi

- Cosa ci fai alzata a quest'ora?-

- Stavo andando in bagno.- risposi.

Aveva una voce incredibilmente calda e profonda, sicuramente era più grande di me.

-Strano, di solito il bagno è in camera.- continuò lui.

- Ma sì può sapere che vuoi?!-
Dissi togliendo spontaneamente la mano dal viso e guardandolo negli occhi con aria arrogante.

Il ragazzo non rispose.
Più che altro era intento a squadrarmi anche la più piccola fibra del capello.
Non so perché mi guardasse così, ma mi faceva sentire a disagio.

-Si può sapere perché qui dentro siete uno più rompipalle dell'altro?!- dissi scocciata.

-Sei sicura della tua affermazione?- Mi chiese con malizia lui.
Si avvicinò a me parecchio.
Eravamo quasi naso contro naso.

Io a quella vicinanza non potei fare a meno di sentire il calore del suo corpo.
Era così attraente questa cosa.
Però no.
Non so neanche chi sia,
Cosa sto dicendo?
Questo ragazzo è un tipo strano.

Il ragazzo si avvicinò ancora di più, intento quasi a baciarmi, ma io gli diedi un leggero colpo all'indietro e lui si spostò.

-Permalosetta la bimba.-

- Non chiamarmi bimba!-

Il ragazzo sbuffò una risata.

Io invece girai i tacchi e me ne andai.

-Spero di non rivederci più- dissi io.

Ma prima di andarmene mi chiese..

-Come ti chiami?-

-Tu, come ti chiami?-

-Io sono Axel- rispose.

- Io sono Bianca e ti conviene stare lontano da me.-

Il ragazzo rise un'altra volta in modo disattento.

Io me ne andai.
Piano piano, riuscii a ritrovare la strada per la mia camera.
Entrai, chiusi la porta e mi feci scivolare alla fine di questa;
Portai le gambe al petto e riflettei molto.
Chi cavolo era quel tipo? Cosa voleva da me? Cosa succederà?

Lo scopriremo nel prossimo capitolo❤

...Una Ragazza Impossibile...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora