Attacco di panico.

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-Sono te.- Mi disse.

- Come?- chiesi.

- Lo so è strano, ma è così....-

- Non è strano, è impossibile.-

- Secondo te è possibile uccidere le persone con un quaderno?-

-Ovviamente no.-

-Beh, ti stai sbagliando ancora...Kira uccide così.-

-Cos- Ma che cosa stai dicendo?!-

-So che non mi crederai, però è così...-

-È tutta una montatura!-

-Dici?-

-Sono cose troppo stupide e insensate per potersi avverare.-

-Ehy Bianca...-

-Cosa c'è?! Come sai il mio nome?!-

-Sono te, te l'ho detto e poi Bianca è il tuo Nickname alla wammy's.
Il tuo vero nome è Nicol.-

- Ma cosa dici?! Stai zitta!-

-Bianca!-

Mi fermai un secondo.

-Bianca, tu credi in Dio?-

-Certo!-

- Hai mai visto Dio?-

-No, non penso.-

- Ma ci credi....e allora perché non credere a quello che ti ho detto io.-

-Cosa vuoi da me?!-

-Voglio avvisarti...-

- Ma su cosa?!?!-

-Sul tuo futuro.-

-Quello che hai sognato non era un sogno...Ma una delle tue vite parallele.
Ti stiamo avvisando.-

-Cosa!? smettila!! non ti credo!!-

-Bianca! Ascoltami. Non voglio che tu mi creda, ma ascoltami almeno.-

-....-

-voglio solo dirti di stare attenta alle persone che tengono a te.
Io non ho più tempo.
Non ci potremo sentire mai più, è stata solo una grandissima coincidenza.
Solo Grazie a Dio sono riuscita a mettermi in contatto con te.
Ascoltami attentamente.
Non dubitare mai della tua fede, hai capito? Mai, per nessun motivo.
È l'unica cosa che ti può salvare.
L'unica cosa che salverà chi ami.-

- Ma che stai dicendo?!-

-Per favore credimi.-

-....-

-Bianca, non dubitare.prega. Hai capito?! Vado.
Ti voglio bene e non fare lo scaricatore di porto, ok?-

- Ma cosa?!-

•~《Per questa parte si consiglia assolutamente l'ascolto della canzone Gasoline nightcore.》~•

Dopo, la voce non la sentii più.
Però mi misi a pregare come mi aveva detto.
Circa dopo non so quanto uscii dalla chiesetta ed entrai nella wammy's molto scossa.

Guardai l'orologio ed erano le 8 di sera.
Come aveva fatto a passare così tanto tempo?!
Corsi in camera mia, attirando l'attenzione di tutti, non mi importava nulla però.
Dovevo capire.
Chi ero io?.
Perché devo stare attenta?!
Cosa mi succederà?!
Non ci capii più nulla.
Volevo solo mettermi ad urlare.
Sono una depressa?
No.
Ero semplicemente stanca.
Non distinguevo più la realtà dalla finzione.
Il ricordo di quel sogno mi era ritornato in mente.
Mi ero abbassata portando le gambe al petto e pensavo.
Nella mia stanza c'era solo buio.
E anche nella mia testa.
Ad un certo punto non sentii più il respiro.
Stavo soffocando.
Cominciavo a non vederci bene, vedevo tutto sfocato.
Cominciavano a tremarmi le gambe e non sentivo più le mani.
Infine dissi queste parole:

...Una Ragazza Impossibile...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora