Nel quartier generale di sud-est

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Era una serata più fredda delle altre volte e in cielo non c'era neanche una stella.
I lampioni illuminavano il passare del continuo via vai dei camion dei Mortari.
Quella sera al quartier generale di sud-est, c'era un particolare baccano, un continuo discutere e ordini gridati. I soldati si spostavano con velocità, facendo rumore con i loro spessi stivali e l'armeria che avevano addosso.

Davanti la porta del quartier generale attendeva con pazienza il Colonnello Covered l'arrivo del presidente Finch.

Il Colonnello era ben vestito come sempre con la sua divisa:
Una giacca in pelle lucida sopra le spalle con sopra fissate alcune medaglie, pantaloni di un nero opaco, stivali alti fino al ginocchio anch'essi lucidi come la giacca, una cintura con una pistola su entrambi i lati, il cappello per distinguersi e il volto era coperto da una specie di maschera a specchio nera.

Stava sotto la porta di ingresso del grande edificio, in posizione eretta, e guardava l'avvicinarsi dell'auto vettura nera.
La macchina atterrò con delicatezza diminuendo pian piano l'intensità dei propulsori sotto il veicolo.

Uno sportello si aprì verticalmente, dove ne uscì Finch.
Aveva un aria molto seccata, e guardava proprio nella direzione di Covered ed era seguito dal suo fidato androide Max.

-Covered, cos'è tutto questo caos? Perché mi hai chiamato nel cuore della notte?-
Chiese il presidente al suo sottoufficiale.

-Ho ottime notizie signore: siamo riusciti a trovare un modo per indebolire la barriera della foresta qui a sud-est. A quanto pare c'è stato un indebolimento da parte delle forze estranee e questo ci ha permesso di allargare il territorio, signore.-

-Eccellente, avete anche un piano per procedere?-

- signore, vi prego di seguirmi nella nostra sala riunioni.-

-Molto bene, anche noi abbiamo buone notizie per voi....-

Il Colonello portò all'interno dell'edificio il suo superiore, facendo strada tra tutti i suoi soldati indaffarati a spostare i missili e i veleni.

La sala riunioni era maestosa quanto cupa. Il grigio predominava sulla stanza facendola sembrare una prigione.
Con un cenno delicato con la mano, Covered chiese a Finch di accomodarsi su una poltrona di pelle nera vicina a lui. Rimanendo in piedi accese un proiettore che mostrò sul muro alle sue spalle un cartina della città.

-Prego, mi esponga quello che voleva dirmi- disse impaziente il presidente picchiettando le dita sul manico.

Alle spalle del Colonello una proiezione della cartina di Arston si figurò sul muro. Delle onde magnetiche provenienti da fuori dalle mura, lampezzavano deboli, infrangendosi appena qualche metro all'interno della città.

-Non è mai successo questo...la forza estranea non è mai stata così debole. Vi chiedo signore, il permesso di agire e portare avanti la "Manovra S". Portando avanti i nostri mortari riusciremo ad espandere il territorio signore.-

-Alt Covered, non le do nessun permesso. Non deve prendere decisioni così affrettate. Le onde estranee sono ancora troppo potenti e non voglio che altri dei miei "oggetti" muoiano per colpa dei quelle....cose...
Inoltre quella corporazione segreta a cui diamo la caccia è probabile che sia già al corrente di tutto questo e non si faranno trovare impreparati.- rispose Finch battendo un forte pugno sulla poltrona.

-Invece di prendere decisioni da solo, ti assegno un incarico...-

Il presidente si alzò con calma e tirò fuori da una delle sue tasche una chiavetta USB. Allungò la mano e la porse al suo sottoufficiale.

-Covered, questa chiavetta rivela la posizione attuale di uno dei membri degli hackers. Max per tutto questo tempo ha studiato con attenzione gli studenti della scuola e ha rilevato un soggetto sospetto al quale ha attaccato una cimice. Il resto spetta a te: segui i suoi movimenti e scopri dove si trova il loro quartier generale.-

- signore.-

A questa affermazione il presidente girò i tacchi e uscì dalla stanza.
Il colonello teneva tra le dita la piccola chiavetta e la analizzava con lo sguardo, quasi incuriosito.

Un forte boato fece tremare la terra e la struttura del quartier generale, subito dopo tutte le luci si spensero e non rimase altro che l'oscurità.

Con un dito il Colonnello premette sul temporale della sua maschera per attivare la visione notturna.
Si affrettò ad uscire per raggiungere il suo superiore.
Fuori il caos regnava.
Benché le luci non funzionassero, un grande incendio in una zona del quartiere illuminava l'ambiente circostante.
Un esplosione aveva distrutto il nucleo di elettricità e il fuoco divampava imperterrito.
I soldati potevano fare ben poco: non erano preparati a gestire un evento simile.

Il colonello cercava di riordinare le truppe mentre osservava quello spettacolo infernale.

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