Abbi la forza di dire ciò che provi

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È sera inoltrata ormai è siamo quasi giunti al momento in cui il mio adorato papà spegnerà le candeline!
Mamma ha fatto spegnere le luci e stiamo per intonare la canzoncina quando suonano il campanello.
Mio fratello Christian va ad aprire.
< Lei è qui!? Voglio vederla! Fammi passare Christian!> dice una coca a me fin troppo familiare.
Marco.
Dopo pochi istanti fa capolinea nella sala da pranzo e tutti puntano lo sguardo su di noi.
< Cosa fai qui?> chiedo irritata.
< Sono venuto appena ho saputo che eri tornata! Sono due fottuti anni che cerco di parlare con te, ma sembra tutto inutile. È andato in fumo ogni tentativo, e dopo che ho saputo che eri qua sono corso da te il prima possibile!> mi informa.
< Il motivo?> chiedo.
< Dobbiamo parlare Gabriella! Ho visto e seguite tutte le faccende che riguardano te e quel bel tipo di Ronaldo! Sei impazzita per caso!?> chiede infastidito.
Non gli tirò la statuetta di Aphrodite che si trova sul mobile perché so che a mia madre è costata un botto!
< Fuori da qui!> tuono senza pietà < Adesso! Non ti azzardare mai più a presentarti a casa mia. Non è affar tuo ciò che faccio nella mia vita, chiaro!?> dico fuori di me.
< Tu te ne sei andata senza ascoltarmi!> protesta lui.
< Ho detto fuori di qui!> ribadisco il concetto.
< Ti prego ascoltami! Io non ho mai voluto tradirti!> dice trovando delle scuse banali per giustificare il suo comportamento.
< Non mi importa più! Ho la mia vita adesso, il mio ragazzo, i nostri piccoli e la mia famiglia a cui pensare. Non ci sarà mai più posto per te.> dico tagliente come la lama di un rasoio.
< Non puoi davvero dire e pensare cose del genere! Noi ci amiamo!> dice.
Ma è scemo o cosa?
< Stammi bene a sentire: ti sei preso gioco di me, si è vero ti amavo, ma mi hai calpestato il cuore così atrocemente che tutti quei sentimenti che provavo sono svaniti all'istante lasciando posto solo a rabbia, delusione, odio e sofferenza. Non c'è più amore per te, almeno non da parte mia. Se devo essere sincera con te, oggi ti dico grazie. Grazie, perché infondo de non fosse stato per te e per quella troietta, io non sarei andata a Torino, non mi sarei realizzata a livello professionale, non sarei quella che sono adesso, non avrei incontrato Cristiano e i suoi adorabili figli, la sua splendida famiglia, non avrei conosciuto l'amore, quello vero, quello che lui mi ha fatto scoprire, quello che sento per lui non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello che provavo per te, con lui è tutto diverso, tutto amplificato, tutto più forte. Lui mi ha riportato a vivere, lui mi ha dato coraggio, mi ha fatta ridere di nuovo, mi ha fatto battere forte il cuore come una tredicenne con la sua prima cotta, lui rende tutto più forte e lo amo non perché è Cristiano Ronaldo il calciatore, ma semplicemente perché è Cristiano, io da subito sono entrata a far parte di qualcosa che è ben più grande di me, di una realtà che nemmeno potevo immaginare di vivere, di un mondo incredibile, il suo. Amo tutto di lui, dalla sua incredibile finta modestia, agli occhi estremamente dolci che mi guardano ogni istante, al sorriso caloroso e sincero. Lui non è come si potrebbe pensare dalle apparenze. È diverso da come viene descritto, lui è l'uomo che amo e questo non lo cambierà mai niente e nessuno. Quindi ti invito a non fare altre scenate e ti prego di andare via da casa mia. Lasciami in pace, voglio solo essere felice dopo tanto tempo.> dico sentendo subito dopo le braccia di Cristiano circondarmi la vita, con fare protettivo.
< Lui è qui! In casa tua!?> chiede scioccato.
< Si, non lo vedi?> chiedo ironica.
< Ma state insieme da pochissimo!> ribatte.
< Adesso vai via da casa mia!> si intromette adirato Christian. < Hai già detto abbastanza, lascia in pace mia sorella e la nostra famiglia!> aggiunge severo.
< Mi hai sempre voluto bene e adesso mi cacci via così!?> chiede.
< Ti volevo bene quando trattavi bene mia sorella. Ma dopo quello che le hai fatto c'è posto solo per il disprezzo per te da parte mia!> dice lui.
< Io voglio parlarle Christian! Solo parlare con lei da solo.> dico.
< Non esiste!> dice ancora mio fratello minore.
< NON HAI SENTITO!? MIO FRATELLO TI HA DETTO DI USCIRE DA QUI!> urla una voce per me indimenticabile.
Stefano.
Mio fratello maggiore.
< Stefano!> dice Christian sorpreso.
< A dopo i saluti fratello, ora devo occuparmi di questo scarafaggio!> dice serio.
< Tuo fratello è un armadio!> sussurra Cristiano al mio orecchio. Sorrido trovandomi d'accordo con lui.
Bastano quelle parole dette da Stefano per far andare via Marco da casa.
Si volta verso di noi vittorioso.
< Che sfigato! > commenta.
< Vuoi ancora aumentare quei muscoli fratello!?> chiede Christian.
< Va a finire che se mi abbracci mi uccidi!> dico e sentendo la mia voce punta immediatamente lo sguardo su di me. Gli corro incontro saltandogli addosso, lui mi afferra e mi abbraccia.< Mi sei mancato tantissimo!> dico prossima alle lacrime.
< Anche tu pupa!> dice lui.
< Papà!>
< Amore mio!>
< Zio!>
< Figliolo!>
Urla il resto della famiglia, lui saluta tutti e poi va dritto da Cristiano.
Oh.Mio,Dio.
si posiziona davanti a lui e lo guarda serio.
< Mi hanno detto che fai sul serio con la mia sorellina. È così?> chiede serio.
< Si.> risponde Cristiano sicuro della sua risposta.
Mio fratello allarga le braccia.
< Perfetto! Benvenuto in famiglia allora!> dice abbracciandolo forte.
< Grazie! Pensavo stessi per uccidermi con quelle braccia!> dice sollevato il mio amore.
< Oh, non ti avrei fatto del male, altrimenti quella bambola laggiù mi avrebbe ammazzato! Hai una fidanzata parecchio pericolosa!> dice è Cristiano scoppia in una risata sincera.
< Loro sono i miei figli! Junior, Mateo, Eva e Alana!> li presenta Cristiano.
< Ciao meraviglie! Io sono lo zio Stè!> dice baciandoli e stringendoli tutti.
< Allora come è andata l'ultima missione!?> chiede Marta.
< Beh, non benissimo. C'è stato un assalto alla nostra base da parte dei terroristi tre giorni fa. Undici soldati nostri non c'è l'hanno fatta.> dice dispiaciuto.
< Oh mio Dio!> dice mia madre.
< Già.> mio fratello sembra a pezzi per questa cosa.
< Ne conoscevi qualcuno in particolare?> chiede Christian.
< Beh, se non fosse stato per uno di loro, io sarei morto.> dice con tutta la tranquillità del pianeta.
< Che stai dicendo!?> chiede Marta terrorizzata dall'idea di perdere Stefano.
< Carlo, il mio compagno di reparto era a guardia del cavò delle armi con me durante l'attacco, abbiamo sentito che cominciavano ad esserci delle uccisioni così avevo deciso di andare a dare una mano, ma lui mi ha fermato. Mi disse: No Stefano! Io da solo qui non reggerei un attacco resta tu, io vado a vedere se c'è bisogno di aiuto! Non preoccuparti ci vediamo dopo!
Era tranquillo mentre si allontanava da lì. Poco dopo che l'attacco fini corsi a cercarlo insieme ad un mio amico Flavio. Lo trovammo completamente traforato dai proiettili. Mi si ruppe il cuore a vederlo in quel modo soprattutto perché aveva impedito a me di andare. Decidi di dover ricambiare ciò che aveva fatto lui per me. Così sono stato io a dare la notizia ai familiari e ho tenuto il discorso durante la cerimonia funeraria. Era il minimo che potessi fare per lui.> dice quasi con le lacrime agli occhi.
< Ti prego, lascia l'esercito..> dice Marta.
< E come darò un tetto e da mangiare ai miei figli?> chiede.
< Ma Stefano! Preferisci non vederli mai più perché qualcuno ti ha ucciso!?> chiede lei arrabbiata.
< Marta ha ragione. Le cose ormai si sono fatte troppo pericolose laggiù!> concorda mia madre.
< Potresti diventare il mio bodyguard personale. Sai averne uno in più non fa mai male e poi ora che tutti sanno di tua sorella, avrà anche lei bisogno di protezione. Potresti essere la sua guardia del corpo.> propone Cristiano.
< Io non sarei capace di chiedere lo stipendio a mia sorella..> dice imbarazzato Stefano.
< Infatti ti pagherei io!> dice Cristiano.
< Fa lo stesso, mi sentirei in imbarazzo! Non posso accettare Cristiano!> insiste mio fratello.
< Non accetto un no come risposta!> dice Cristiano.
< Ma voi vivete a Torino, come faccio?!> chiede.
< Ti darò il mio appartamento.> dico sostenendo Cristiano pur di farlo stare al sicuro.
< Che stai dicendo!?> domanda incredulo mio fratello maggiore.
< Andrete a vivere nel mio appartamento, io ne cercherò un altro.> dico.
< No. Tu verrai da me. Ne avevamo già parlato e lo chiederò direttamente a tuo padre. Signor Sole, ho il suo permesso per far vivere Gabriella nella mia casa!?> chiede.
< Di solito non lo permetterei Cristiano. Ma penso che tu faccia sul serio quindi hai il mio permesso..> risponde mio padre.
<Ehi! La mio opinione non conta nulla!?> chiedo.
< Evidentemente no!> mi risponde Christian.
< Grazie per l'appoggio fratellino!> dico sarcastica.
< Non c'è di che!> ribatte lui.
< Visto!? Quindi tutto risolto, starete nell'appartamento di Gabriella, lei verrà da me e tu sarai un nostro bodyguard! Perfetto sei assunto cognato!> dice Cristiano.
< Oh..beh..non so come ringraziarvi..> dice commosso.
< Anche io voglio trasferirmi a Torino!> protesta Christian.
< Beh, se per Marta e Stefano non è un problema averti in giro per casa c'è un'altra stanza in più nella mia ex casa.> dico.
< Certo che si.> risponde Marta.
< Ma tu non hai la ragazza qui!?> chiede Stefano.
< Nah! Abbiamo litigato e ciao ciao! Troppo gelosa!> dice il piccolo di casa Sole.
< Com'è semplice lasciarsi di questi tempi..> commenta Mia sorella maggiore.
< Già sorellona! Ma morto un papa se ne fa un altro giusto!?> chiede Christian.
< Christian Sole! > lo riprende mia madre e ci mettiamo tutti a ridere!
< Mamma ma la torta!?> chiede Junior in un attimo di silenzio!
Oh già la torta!!!
< Hai ragione piccolo!!> dico.
< Forza papà spegni quelle candeline!> dice Stefano.
< Vai nonno!!> dicono i bambini.
Mio padre fa come da consuetudine per i compleanni e dopo aver espresso il desiderio spegne le candeline.
Restiamo a chiacchierare fino a tardi, ma poi mettiamo i bimbi a letto, che stasera vogliono dormire con i cuginetti nuovi. Solo Alana dormirà con me e Cris.
È già messa sul letto che dorme e Cris messaggia un po' con i suoi compagni mentre io indosso il pigiama.
< So che mi stai guardando Cristiano..> dico e lui ride.
< Come fai a saperlo se nemmeno mi hai visto?!> chiede.
< Perché sentivo il tuo sguardo addosso.> rispondo.
< Vieni qui amore, è ora della nanna!> dice ed io mi metto sul letto accanto alla piccola.
< Vorrei abbracciarti..> dice lui.
< Anche io..> concordo.
< Vieni qui..> dice facendomi spazio tra lui e la piccola Alana.
< Ma la bambina potrebbe cadere..> dico in pensiero.
< Metteremo un cuscino per evitare che accada. Non si muove quando dorme e poi tu hai il sonno leggero quindi senti se si muove.> dice lui riuscendo a convincermi.
< Adesso va meglio..> dice abbracciandomi.
< Si..> dico accoccolandomi sul suo petto.
< Ti amo..> dice ed io lo guardo incantata.
< Queste parole delle da te sono ancora più belle.. anche io ti amo Cristiano..> dico baciandolo.
< Non vedo l'ora di averti in giro per casa, di viverti a pieno ogni istante, di saperti tra le mie braccia la notte e al mattino..> confessa.
< Anche io.. sai mi ha sorpreso il cedimento di mio padre..> dico.
< Beh.. in realtà avevo parlato con lui oggi pomeriggio di questa cosa.. mi ha detto che ci avrebbe pensato..poi però penso sia stato anche spinto dal fatto di volere tuo fratello via da pericolo costante..> dice lui.
< Lo penso anch'io..> dico. < Sei stato molto gentile e comprensivo con mio fratello. Grazie infinite.> dico sincera.
< Per te e per la tua famiglia questo ed altro amore mio!> dice ed io faccio unire ancora una volta le nostre labbra.
< Ho sonno..> dico e lui annuisce.
< Dormiamo amore mio, Buonanotte ti amo!> dice.
< Ti amo anche io, buonanotte anche a te.> dico posizionandomi meglio sul suo comodissimo petto.
Crollo quasi subito cullata dalle braccia del mio amore e dal sollevamento lento del suo petto.

Autrice: scusate per il ritardo! Ma mi riesce molto difficile continuare a scrivere con più frequenza! Farò il possibile per rimediare!
Io spero che il capitolo vi piaccia!
Lasciate un commento se la storia vi sta piacendo!
Grazie mille a tutti e buona giornata!

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