Siamo a bordo dell'aereo di Cristiano.
Stiamo per atterrare all'aeroporto punta raisi.
Sono un po' agitata all'idea che la mia famiglia conosca Cristiano.
Lui mi prende la mano e mi fa voltare nella sua direzione.
< Ehi..andrà tutto bene..>dice sorridendo.
< Lo so, ma ho paura che possano assillarti..> dico.
< Reggerò bene, è normale..> dice facendomi una carezza sul viso.
< Grazie..> dico.
< Ti amo e farei di tutto per vederti felice. Di tutto!> dice serio. Sorrido e sollevandomi sulle punte lo bacio.
< Ti amo anch'io Cris...>dico.
< Mamma!! Papà!! Dobbiamo scendere siamo arrivati!!!> dice Junior scendendo dall'aereo felice.
Lo seguiamo prendendo i tre piccoli e non appena usciamo dall'aeroporto, scorgo una chioma scura e riccia davanti a me.
< Quella è mia sorella!!!> dico a Cris e correndole incontro. Mi abbraccia forte e lei inizia a piangere.
< Mi sei mancata da morire!> dice tra le lacrime.
< Mi sei mancata anche tu!> dico. Alzo lo sguardo e noto Lorenzo con le lacrime agli occhi. Mio cognato commosso?!
Mi separo da mia sorella e vado ad abbracciarlo.
< Che bello riaverti qui!> dice abbracciandomi forte.
Cris si è avvicinato e lo raggiungo per dargli una mano coi bimbi.
< Andiamo Cris!> dico prendendolo per mano e con l'altra prendo il piccolo Junior mentre loro spingono il passeggino.
< Claudia lui è Cristiano, Cristiano lei e Claudia mia sorella maggiore!> dico e Cristiano alle porge la mano.
Mia sorella lo sorprende abbracciandolo.
< Grazie per aver reso mia sorella di nuovo felice Cristiano. Siamo in debito con te.> dice mia sorella ed io sono sul procinto di piangere.
< È lei che rende me felice!> risponde lui abbracciando mia sorella.
< Lui è Cristiano Junior! E loro sono Mateo, Eva e Alana!> dico indicando i bambini uno per volta. Mia sorella sorridendo lascia un bacio e un abbraccio ad ogni piccolo.
< Sono splendidi Cristiano, complimenti!> dice mia sorella.
Lorenzo si avvicina a noi.
< Lui è Lorenzo, mio cognato e marito di mia sorella!> dico. Lorenzo sembra pietrificato. Cristiano gli porge le mano e lui la strige quasi incredulo.
< Sto stringendo la sua mano per davvero!? È davvero il tuo ragazzo!?> chiede incredulo e tutti ci mettiamo a ridere.
< Eh si!> dico dandogli una pacca sulla spalla.
< Oh oh! Meglio andare la folla sta iniziando a riconoscerti!> dice Lorenzo guardando dietro Cristiano.
Carichiamo tutto nella Ranger Rover di Lorenzo e partiamo per andare a casa.
Arriviamo a Palermo in un oretta quasi.
Ad accoglierci fuori casa ci sono mia madre, mio padre, mia cognata Marta, mio fratello Christian e i miei nipotini..
Stefano non c'è..
Corro ad abbracciarli.
< Tanti auguri di buon compleanno papà!!> dico dandogli un bacio sulla guancia e stringendolo forte.
< Grazie amore mio! Mi sei mancata molto!> dice.
< Lui è Cristiano, loro invece sono Junior, Eva, Mateo e Alana!> dico. Cristiano porge la mano a tutti, ma tutti continuano ad abbracciarlo e baciarlo.
Lui sembra imbarazzato.
Entriamo nella villetta della mia famiglia situata tra le vie di Mondello.
< È molto carino qui!> dice Cristiano.
< Non è come casa tua, ma per me è speciale.> dico rammentando tutto ciò che ho vissuto in questa casa.
< Mi piace stare nei posti che mi raccontano di te..> dice ed io mi volto a guardarlo per poi far combaciare le nostre labbra.
< Zia!!> dice Alex correndo verso di noi.
< Amore dimmi!> dico abbassandomi alla sua altezza.
< Guarda qui!> dice mostrandomi una medaglia d'oro.
< Hai vinto la medaglia d'oro nel torneo di Tennis! Sei fantastico!! Continua così!> dico abbracciandolo.
< Giochi a tennis?> chiede Cristiano.
< Si!> dice Alec.
Cristiano gli accarezza la testa.
< Allora devi darmi delle lezioni! Voglio imparare assolutamente!> dice e il mio piccolo Alex sorride.
< Va bene Zio! Ma sarò molto severo!> dice perdo un battito quando sento la parola Zio..
< Ma non è giusto! È da molto che non gioco non puoi essere clemente!?> scherza Cristiano come se non si fosse sorpreso del modo in cui lo ha chiamato Alex.
< Niente da fare! Ci vuole duro allenamento e bisogna incominciare da subito!> dice.
< Va bene allora!> dice Cristiano.
< In cambio mi insegni a giocare a calcio?> chiede Alex è Cristiano sorride.
< Come mai vuoi imparare a giocare a calcio?> chiede Cris.
< Perché così posso giocare con Junior!> dice e Cristiano sembra sorpreso.
< Vuoi giocare con lui?> chiede.
< Si, certo è questo che fanno i cugini!> dice Alex.
< Alex!> dice la voce del piccolo Junior.
< Sono qui!> risponde mio nipote.
< Andiamo a giocare? > chiede Junior.
< Si! Zio, zia io vado a giocare con Junior ci vediamo dopo!> dice correndo incontro al piccolo Aveiro.
< Pare che abbiano fatto amicizia.> commenta Cristiano guardando i bambini correre in giardino.
< A quanto pare!> dico prendendolo per mano e portandolo in quella che era la mia camera.
Saliamo al primo piano e mi fermo davanti alla porta.
Prendo un respiro profondo.
Apro la porta.
È cambiata rispetto all'ultima volta che l'ho vista.
Mancano tutti i regali e le foto del mio ex che evidentemente mia madre si è premurata di mettere via.
< Che carina!> dice Cristiano appena nota la mia foto da piccola al mare.
< Daii!!> dico coprendo la foto.
< No! Perché la copri? sei adorabile!> dice spostandomi dalla parete.
< Mi vergogno!> dico.
< Non hai niente di cui vergognarti!> dice continuando a guardare le mie foto.
< Basta!> dico baciandolo nel tentativo di distrarlo.
Lo faccio sedere sul letto, e mi siedo su di lui.
< Sei una vera furbetta. Lo sai!?> chiede ed io sorrido.
< Lo so.> dico e lui capovolge le posizioni.
Ma si blocca quando sente bussare la porta.
< Tesoro, abbiamo una sorpresa per i bambini! Venite a vedere!> dice mia madre.
< Si! Arriviamo!!> dice Cristiano.
Apre la porta e andiamo di sotto seguendo mia madre.
< Allora bimbi!! Che ne dite di aprire una sorpresa!?> dice mia madre entusiasta.
< Siete troppo gentili..> dice Cristiano.
< Oh ma di cosa caro?> chiede retorica mia madre.
< Cristiano è il minimo che potevamo fare a giudicare da come ho visto felice mia figlia. Devo essere io a renderti grazie, perché quel sorriso lì, lo abbiamo aspettato per tanto tempo.> dice mio padre indicandomi.
Mi commuovo ed inizio a piangere.
Cristiano mi abbraccia forte.
< Ehi..Princesa...che fai? Piangi..?> chiede lui dolcemente accarezzandomi la schiena.
< Mamma! Perché piangi?> chiede Junior preoccupato correndo tra le mie braccia.
< Niente piccolo! Sono solo troppo felice!> dico abbracciandolo.
< Bene bambini! Apriamo la sorpresa!> lo invita mia madre.
Mentre vedo i piccoli felici per i loro regali mi allontano verso il giardino.
Mi siedo sul dondolo e chiudo gli occhi.
< Lo facevi anche quand'eri piccola. Vederti adesso così felice, realizzata e di nuovo te, mi da finalmente pace.> dice mio padre.
< Papà come hai fatto da questo lato ci sono i gradini, avresti dovuto fare il giro con la sedia a rotelle?!> chiedo per il troppo poco tempo che ha impiegato a raggiungermi.
< Ho avuto un aiutante!> dice mio padre e Cristiano sbuca da dietro la parete.
Mi metto a ridere.
< Voi due mi farete impazzire, lo so già.> dico.
Cristiano si siede accanto a me sul dondolo e mio padre si posiziona davanti a noi.
< Signore, grazie davvero.> dice Cristiano.
< E per cosa Cristiano!? Dovrei essere io a ringraziarti! Insomma guardala, sembra rinata. È la prima volta che la vedo così felice dopo ciò che le è successo.> dice mio padre commosso.
< La guardi lei. Sua figlia mi ha letteralmente stravolto la vita con un solo sguardo. Uno sguardo di sfida tra l'altro, che mi è rimasto impresso per tutto il tempo. Lei è stata l'unica donna, che non fosse mia madre, in grado di sorprendermi per la forza che possiede. È tosta, lo sa?> dice Cris.
Mio padre annuisce. < E io la amo moltissimo.> dice Cristiano serio.
< Anche io Cristiano. Mia figlia è tutta la mia vita, non permetterò che soffra ancora per un uomo.> dice mio padre con le lacrime agli occhi.
< Farò tutto quello che è in mio potere per impedire che accada.> dice Cristiano.
< Tu lo ami?> chiede mio padre a me.
Annuisco abbassando la testa.
< Ehi.. quando ammetti di amare qualcuno non abbassare mai la testa, piuttosto mostralo e vanne fiera, perché in questo mondo ormai quasi totalmente privo di veri sentimenti e di valori, voglio che gli insegnamenti miei e di tua madre per te contino e facciano la differenza. Quindi mostra quei occhi innamorati..> dice mio padre ed io punto il suo sguardo su di lui.
< Papà ti prego perdonami, non volevo andar via di casa in quel modo. Scusa se ti ho fatto soffrire, se per causa mia sei stai male. Se ti ho deluso..> dico.
< Io.. vi lascio soli..> dice Cristiano.
< No, per favore Cristiano, resta pure..> dice mio padre e Cristiano si risiede al mio fianco.
< Gabriella. Ammetto di essermi arrabbiato, di essermi sentito deluso, di aver sofferto quando al ritorno da quel compleanno di te non c'era nient'altro che la tua camera vuota e una lettera scritta di fretta. Poi ho pensato: Mia figlia forse se avesse continuato a stare qui, avrebbe fatto qualche sciocchezza, sarebbe triste, soffrirebbe. Voglio veramente essere così egoista con lei? No. Io voglio il meglio per lei e se lei pensa che il meglio sia lontano da qui, devo lasciarla andare.
Non ho la minima idea di come tu ti sia sentita, ma una cosa la so. Sei una donna ormai. Non sei più la mia bambina ed io devo accettarlo purtroppo. Non hai più bisogno di me, come appoggio, perché riesci a darti forza da sola...> lo interrompo abbracciandolo forte e piangendo a dirotto.
< Sarò sempre la tua bambina! Non dirlo mai più! Io avrò sempre bisogno di te, del mio papà. Non importa quanti anni avrò, tu devi esserci perché se tu non ci fossi io crollerei un'altra volta! Se ho avuto la forza di lasciare tutto e andare via, l'ho avuta anche grazie a te! Se ho trovato la forza di rialzarmi l'ho avuta perché tu sei per me l'esempio di forza e determinazione più grande che esista. Ti voglio bene papà..> dico stringendolo forte.
< Mi sei mancata tanto.. da quando hai varcato la soglia di casa tutto ha iniziato a riprendere colore qui intorno.. ti voglio bene piccola mia e desidero solo che tu abbia ciò che meriti..> dice mi separo da lui e mi volto verso Cristiano.
< Cristiano ma che fai!? Piangi anche tu adesso!?> chiedo sorpresa e divertita allo stesso tempo.
< Sono un uomo con cuore e sentimenti Princesa!> dice asciugandosi le lacrime.
< Ed io, Amore mio, ti amo da morire anche per questo!> dico abbracciandolo.
Lui mi abbraccia.
< Ti amo anche io Amore..> dice lui.
Il cuore batte forte quando quel nomignolo esce dalla sua bocca. A me è venuto naturale chiamarlo così, ma sentirlo dire da lui a me, è tutta un'altra cosa.
Lo bacio.
Dopo un po' sento tossire.
< Tesoro mio, io sarei ancora qui, e sono sempre tuo padre.> dice ironico.
< Mi dispiace paparino! Dovrai fartene una ragione!> dico ridendo.
< Nonno! Grazie!! Questa Ferrari è bellissimaa!!> urla Junior correndo verso di noi e abbracciando mio padre.
< Questo è niente per il mio nuovo nipotino! Allora vieni qui fammi vedere un po' come funziona!> lo incita papà.
< Si! Guarda!> dice Junior iniziando la sua spiegazione tra lo sguardo interessato di mio padre è quello divertito di Cristiano.
Mi allontano da loro e mi avvicino al muretto che separa casa mia dalla sabbia del mare.
Guardo le acque cristalline all'orizzonte che come un suggestivo panorama mi confermano ciò ne ho pensato quando sono scesa da quel aereo e ho respirato l'aria fresca.
Sono di nuovo a casa...Autrice: Buonasera! Perdonatemi!!!😫😫😫😫Sono stata malissimo in questi giorni e non ho avuto la forza di elaborare e scrivere un nuovo capitolo!
Ancora non sono al 100%, ma sentivo troppo la mancanza dei due piccioncini, e della scatenata combriccola di figli e parenti!
Spero che il capitolo vi piaccia!
Buona lettura tutti!😘😘😘

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Calda come l'estate.
RomansaGabriella è un giovane ragazza italiana di venticinque anni. Dopo essersi trasferita da Palermo a Torino per la rottura con il fidanzato con cui stava da otto anni e decisa più che mai di mettersi in gioco. È una party planner, con i risparmi accumu...