Gabriella è un giovane ragazza italiana di venticinque anni. Dopo essersi trasferita da Palermo a Torino per la rottura con il fidanzato con cui stava da otto anni e decisa più che mai di mettersi in gioco. È una party planner, con i risparmi accumu...
Sono in macchina con Cristiano, ho un ansia tremenda sto per conoscere la sua famiglia! < Cristiano..ho..paura..> confessai e lui mi guardò fermando la macchina davanti al cancello della sua enorme casa. <Di cosa hai paura?> chiese. < Di cosa potrebbe pensare la gente vedendoci insieme io non sono proprio il tipo di ragazza in cerca di attenzioni!> dico prendendogli le mani e stringendole forte. Lui per un attimo guardò le nostre mani unite. Sorride. < Hai davvero molta insicurezza al riguardo. A prescindere da cosa tu faccia o dica la gente dirà e scriverà sempre l'esatto opposto, quindi non ti porre dei limiti e viviti a pieno la tua vita.> dice. < Ma tu sei sicuro che debba fare così? E se percorso scrivessero che stiamo insieme o non so che altro!!!?>chiesi avvicinandomi. < Lascia pure che dicano ciò che gli pare, funziona così quando sei un personaggio di dominio pubblico. Dicono che stiamo insieme non c'è problema anche se fosse non stiamo facendo nulla di male.>dice guardandomi fiducioso. < Non mi preoccupo per me, ma per come la prenderebbe la mia famiglia. In famiglia sono sempre tutti aggiornatissimi sulle vicende che ruotano accanto alla Juve e ai suoi giocatori, non voglio che si preoccupino per me.. quando sono andata via di casa ho promesso di non cacciarmi nei guai..> dico e lui sospira. < Se mi chiederai di riaccompagnarti a casa lo farò..> dice arrendendosi. Mi dispiace, mi ha invitata a casa sua per non farmi stare da sola il giorno di Natale ed io lo ringrazio così? Ho sempre l'abitudine di pensare troppo. E poi non mi resta nulla. In questi ultimi due anni ho sofferto moltissimo e con lui ieri sono stata la vecchia me, quella allegra e spensierata. Forse avere un amico come Cristiano che non ti molla fino a quando le cose non vanno come vuole mi distrarrà per un po'. Lui mi osserva in attesa di una risposta. Basta, è ora di mettersi in gioco. E poi ha ragione, che scrivano quello che gli pare. < Sai che ti dico? Hai ragione. Che dicano quello che vogliono, io passerò la giornata con te e la tua famiglia. Sei stato gentile e carino ad invitarmi per non farmi stare da sola quindi non posso tirarmi indietro.> dico terminando con un sorriso pieno di sentimenti sinceri. < Isso foi o que eu queria ouvir você dizer Princesa! > ( Era questo che volevo sentirti dire principessa!) Non capì nulla di quello che disse e dall'espressione divertita che ha in volto sembra che abbia capito. < Cristiano, che hai detto?> chiesi. < Che era questo che speravo dicessi!.> rispose e scese dall'auto per poi fare il giro e aprirmi la portiera. Mi porse la mano ed io l'afferrai. < Sei davvero bellissima..> disse guardandomi di nuovo come aveva fatto quando mi aveva vista stamattina.
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So per certo di essere arrossita, mi mette in grande imbarazzo < Sei arrossita..> dice portando le sue mani sulle mie guance e facendomi sollevare il viso, alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi. Sono così intensi.. < A cosa pensi..?> mi chiede. < Hai gli occhi color nutella..> dico. Lui mi guarda e sorride < E quindi?> chiede. < E a me la nutella piace moltissimo..> confesso e capisco di averlo sorpreso perché la sua espressione cambia. Mi rendo conto di quello che ho detto e cerco di rimediare al pasticcio appena fatto < Cioè nel senso che hai dei occhi belli.. cioè che ..aah hai capito..!!> dico non riuscendo a rimediare. < Beh e a me piace il mare e i tuoi occhi hanno quel colore, colore del mare delle Maldive ahaha.> dice ridendo e alleggerendo un po' l'atmosfera. < Nessuno mi aveva mai detto che ho gli occhi color del mare delle Maldive> dico iniziando a ridere. < C'è una prima volta per tutto cara Gabriella!> dice e ci avviamo verso l'ingresso della casa. Mi sto ricredendo su di lui.. Entriamo in casa e veniamo accolti da il bambino più grande che ho visto in sala l'altra sera. < Junior, lei è Gabriella, una mia amica.> dice presentatomi al bimbo che mi guarda come se mi avesse già visto. < Ma tu sei la signorina del ristorante!> esclama dopo averci riflettuto un po'. Gli sorrido e mi abbasso fino ad arrivare alla sua altezza. Gli scompiglio dolcemente i capelli. < Ma sei davvero bellissimo lo sai Junior!?> dico e lui si imbarazza. < Prende tutto da suo padre ovviamente.> si vanta Cristiano. < Nah!> dico scacciando con la mano l'aria. <Lui si che è bello, non tu!> dico facendogli la linguaccia. < Ah è così che la pensi?> chiede Cristiano ed io gli sorrido annuendo. < Eh va bene! Allora se la metti così nemmeno tu sei bella!> dice facendo il finto offeso. < Lei è bellissima papà!> dice il piccolo abbracciandomi improvvisamente. Tenero!! Ricambio l'abbraccio e lui poi va ad avvisare gli altri del nostro arrivo. < Sei così egocentrico da aver dato a tuo figlio il tuo stesso nome con l'aggiunta di Junior? Sei una sorpresa continua!> dico ridendo. < Che vuoi farci!? Spero che sia come me in tutto e per tutto anche nel nome.> dice ridendo insieme a me. Vedo una ragazza castana che si presenta con il nome di Katia e gentilmente mi stringe in un lieve abbraccio. Seguita poi da un'altra ragazza Elma e un omone Hugo. Per ultimo una donna che suppongo sia sua madre si avvicina e mi sorride porgendomi la mano. < Maria Dolores dos Santos Aveiro. Tu devi essere Gabriella.> dice ed io annuisco mugolando un timido: piacere di conoscerla. Cristiano mi invita a seguirlo per un breve tour della casa. Entriamo poi in una camera, che suppongo sia la sua vista la miriade di cose firmate Cr7. < Puoi lasciare qui le tue cose..> dice ed io gli passo il cappotto e la borsetta. Restiamo per un po' in silenzio. < Allora come ti sono sembrati?> chiede riferendosi alla sua famiglia. Io sorrido. < Molto gentili e disponibili, non sembrano nemmeno tuoi parenti!> dico prendendolo in giro. < Ah Ah spiritosa!!> dice sarcastico. < Scherzo...anche tu lo sei..> dico appoggiandomi alla porta con la schiena. Lui si avvicina e mi accarezza la testa. < Credo che tu gli piaccia.> dice ed io mi stacco dalla porta per permettergli di aprirla. Raggiungiamo la sala da pranzo e vedo tre piccolini gattonare in giro per il pavimento. Caccio un urlo e Cristiano preoccupato si avvicina. < Che succede?!> chiede. < S O N O M E R A V I G L I O S I !!!!> dico avvicinandomi ai piccoli. Lui sospira, evidentemente si era spaventato, e si avvicina per presentarmeli. Con le luci basse in sala non li avevo guardarli bene. Ma sono bellissimi! < Loro sono Eva, Alana e Mateo!> dice indicandomi uno per volta. < Sono un incanto..> dico accarezzando la guancia del piccolo Mateo che fa un versetto buffissimo e dolcissimo. Sento lo sguardo di Cristiano addosso come dei raggi X. < Hai finito di fissarmi Ronaldo?> chiedo di spalle, ma sicura che mi sta guardando. < No, ho intenzione di continuare.> dice sfidandomi allora mi volto a guardarlo e noto una strana luce nei suoi occhi, che prima non c'era. <Tutto ok? Sei strano..> chiedo e lui non mi risponde. < Cristiano..sei fra noi...?> chiedo ancora e stavolta agito la mano davanti al suo viso. Lui punta il suo sguardo su di me. < Si può sapere che ti prende..?> chiedo. < Niente.> risponde un po' brusco e alzandosi raggiunge il divano per poi buttarsi letteralmente addosso ad esso. Faccio finta di nulla, magari gli ho ricordato Georgina.. Forse tiene ancora a lei.. Non che mi importi ovvio! Inizio a giocare coi bimbi e mi diverto a dargli il solletico per vederli ridere. La madre di Cristiano ci chiama a tavola ed chiedo a sua sorella del bagno. Vado a lavarmi le mani e ritorno in sala da pranzo dove me lo ritrovo accanto. Sua madre e Elma sono dal lato opposto al mio, lui e Hugo siedono a capo tavola, io sono accanto a lui e a Katia. I bimbi hanno mangiato prima quindi continuano a giocare. La signora Maria mi osserva attentamente dopo di che prende parola. < Allora Gabriella...parlaci un po' di te, quanti anni hai, da dove vieni, lavori?> chiede. < Ehm.. ho 25 anni compiuti ad Agosto il 15. Vengo da Palermo una città del sud Italia, mi sono trasferita a Torino dopo alcuni avvenimenti poco piacevoli, con i soldi che ho risparmiato in questi anni, ho aperto una sala ricevimenti. Sono una organizzatrice di eventi, prima quando abitavo nella mia città sfruttavo altre strutture per realizzare i miei lavori, venivo ingaggiata e organizzavo tutto. Invece non appena sono arrivata qui ho comprato casa e cercato un posto dove poter aprire una attività. Ho trovato un posto datato che non avevano intenzione di ristrutturare così ho deciso di farlo io e ho aperto la Villa Paradise.> dico. < La tua famiglia?> chiede. < Mia madre Teresa è un insegnate all'università. Lingue straniere per la precisione. Mio padre Matteo invece è.. beh lui..ha perso il lavoro dopo un incidente che lo ha portato alla perdita dell'utilizzo delle gambe... poi ho una sorella maggiore, Claudia, ha 35 anni ed è sposata da 15 anni con Lorenzo, insieme hanno due bambini, un maschietto che è il più grande, Alex e una femminuccia di pochi mesi Ludovica. Poi ho un fratello più grande, Stefano di 27 anni anche lui sposato con Marta e insieme hanno una bimba di un anno, Stella. Infine ho un altro fratello più piccolo, Christian ha 17 anni.> dico mentre sento la mancanza della mia famiglia. < Mi dispiace molto per tuo padre, queste cose sono delle vere disgrazie..> dice dispiaciuta. < Hai una bella famiglia numerosa anche tu, e dimmi un po' come sono!?> chiede curiosa. < Dunque.. esteticamente gli altri miei fratelli assomigliano tutti a mamma mentre io assomiglio a papà. In quanto caratteri siamo tutti molto diversi! Mia sorella Claudia è estremamente dolce e premurosa, per me è come una seconda mamma, per certi versi sono cresciuta con lei, mia mamma stava via per il lavoro quasi tutto il giorno. E si è sempre occupata di noi. Mio fratello Stefano è un orso, è un soldato e quindi ha dei modi un po' bruschi avvolte ma ha un cuore grande quanto Giove ed è sempre presente per la famiglia. Lui è il mio confidente più fidato, parlo di tutto con mio fratello. Con Christian ho il classico rapporto di amore e odio tra fratelli, litighino ogni volta che ci vediamo, ma poi finiamo sempre per volerci un bene dell'anima. Mio padre è sempre stato molto permissivo con noi, rare volte ci ha proibito qualcosa, ma tiene alle regole e alle buone maniere, vuole che ci comportiamo sempre in maniera impeccabile, tiene molto che i suoi figli abbiano un comportamento eccellente. Diciamo un gran feticista delle buone maniere, prima dell'incidente lavorava una fabbrica di automobili, ma poi purtroppo ci fu un incidente in fabbrica dove accadde quello che ho detto poc'anzi. Mamma...lei..beh..è il mio esempio di donna realizzata, bella casa, bel lavoro, bella famiglia, figli, nipoti e un marito amorevole. Lei è la persona che stimo di più, lei ci ha sorretti quando dopo il fatto di papà stavamo per crollare, è la nostra roccia.. avvolte sa essere pesante e un po' rompiscatole, ma lo fa per il nostro bene.. non ha mai voluto che andassi via dalla mia città, ma allora quella per me era l'unica soluzione..> dico ripensando a ciò che accadde quasi due anni fa... < Perché sei andata via?> chiede ed il mio cuore perde un battito e la mia espressione muta. < Mamma adesso basta! Sembra un interrogatorio.> dice Cristiano notando il mio cambiamento di umore quando anche lui me lo ha chiesto ieri. < Era solo curiosità..> dice dispiaciuta. < Non si preoccupi signora, è solo che quello che mi ha spinto ad andarmene e cambiare città è un ricordo ancora doloroso per me da trattare..> dico. < Scusami, non volevo metterti a disagio..> dice ed io mi affretto a fermarla. < Nono! Nessun disagio.> dico e le sorrido. Finiamo di mangiare tra una chiacchierata e l'altra e Cristiano continua ad evitare di parlarmi così dopo pranzo colgo l'occasione di trovarlo da solo in giardino. < Cos'hai perché sei così?> chiedo. < Sempre dritta al punto eh?> chiede retorico. < Sempre. Allora? Si può sapere cosa ti ho fatto?> chiedo. < Niente.> risponde. < Non ti credo!> dico posizionandomi davanti a lui e puntandogli il dito sul petto. Lui osserva la punta del mio dito appoggiata al suo petto, con uno scatto veloce mi prende la mano e mi attira a se imprigionandomi tra la ringhiera e il suo corpo. < Che stai facendo?> chiedo sorpresa. Mi guarda con uno sguardo di sfida. < Liberati.> dice avvicinandosi ancora di più. Si può sapere cosa diavolo gli prende. Poggio le mani ben aperte sul suo petto e cerco di spingerlo via, ma non si sposta nemmeno di un centimetro. < Cristiano adesso basta! Si può sapere cosa ti ho fatto? Perché hai cambiato atteggiamento?!> chiedo molto innervosita. < Tu mi hai ricordato una mia ex, che ha reagito allo stesso modo quando allora che stavamo insieme e avevo solo Junior.> dice < E quindi?> chiedo. < Beh! Lei è l'unica che mi abbia mai mollato e questa cosa non mi è mai andata giù.> dice incazzato. < Scusami tanto, ma io non c'entro nulla con lei. E forse se ti ha mollato ha avuto i suoi buoni motivi!> dico rispondendogli a tono. < Gli avevo promesso che non l'avrei più tradita, ma lei non mi ha creduto e se ne è andata.> dice. < Tradisci abitualmente?> chiedo. < Ho tradito Irina, qualche volta, ma alla amavo. Non pensavo mi lasciasse. Georgina non l'ho mai tradita. Avevo deciso di impegnarmi sul serio, ma alla fine tutta l'attrazione che c'era all'inizio è sfumata via dopo la nascita di nostra figlia e col tempo ho iniziato a non provare nulla fino all'estate dove praticamente eravamo insieme solo per la piccola.> dice. < Io avrei fatto lo stesso. Me ne sarei andata e ti avrei odiato per sempre. Irina ha fatto più che bene. Se c'è una cosa che non tollero,oltre alla violenza sulle donne, è proprio il tradimento. Tradire non è un errore, è una scelta, scegli di farlo volutamente e se ami davvero una persona l'idea di tradirla non ti sfiora minimamente.> dico guardandolo con freddezza. < IRINA HA FATTO BENE!?> chiede alzando la voce. < Si. Ha fatto benissimo. Era quello che ti meritavi. Io ti avrei lasciato anche per un messaggio o una foto. Figurati se scopro un tradimento o tanti tradimenti. Puoi ritenerti morto per me.> dico reggendo il suo sguardo furente. < Quindi è questo che ti brucia? L'abbandono della tua ex? Perché non le chiedo di tornare?!>!chiedo. < Non mi brucia l'abbandono della mia ex! Tu me l'hai ricordata e io non sopporto il passato.> dice. < Ti ha infastidito che se ne sia andata una donna che amavi o che Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro sia stato scaricato invece di scaricare lui una ragazza?-> chiedo. Lui non risponde. < comunque sia a me non interessa della tua ex ne delle tue vicende amorose. Se te la ricordo allora non guardarmi.> dico. < Non riesco a non farlo...> sospira avvicinandosi a me e poggiando la sua fronte sulla mia. Rimaniamo così a lungo perdendoci l'uno negli occhi dell'altro. < Sei così pura.. così orgogliosa.. così attraente..così sensuale...così dannatamente bella.. così forte e testarda.. così schietta.. cosi tu...> dice guardandomi dritto negli occhi. < Cosa mi stai facendo..? Non riesco a smettere di pensare a te...neanche la notte, il sonno o la stanchezza riescono a farti sparire dalla mia mente. Ripenso a te, ai tuoi occhi chiari e cristallini come il mare che diventano scuri come il mare in tempesta quando ti arrabbi o sei triste, ripenso al suono della tua voce così dolce, ma allo stesso tempo sicura di se e fiera. Penso al profumo che emani e che si sparge nell'aria quando scuoti i capelli o il vento ti sfiora. Hai tuoi capelli biondi che dica sono sul tuo viso e sul tuo corpo creando una cornice perfetta. Sai di solito prediligo le more, ma tu sei la bionda più bella che abbia mai visto.> dice tendendomi sempre in quella posizione, il mio cuore sta battendo al l'impazzata. Mi sento andare a fuoco. < Quando arrossisci sei adorabile..> dice strofinando alla sua guancia con la mia. < Papà! Gabri! Vi ho trovati!! Stiamo iniziando i giochi mancate solo vuoi due!!> dice Il piccolo Junior venendo verso di noi. Cristiano sbuffa ed io sospiro. < Arriviamo..> dice Cristiano e il piccolo rientra in casa. < Non ho ancora finito con te.. sappilo..> mi informa. < Non capisco.. perché..? Perché prima sei arrabbiato e poi mi dici queste cose..?> chiedo tendendo lo sguardo basso. < Mi sono innervosito... tutto qui. Tu sei Gabriella non sei Irina, non avrei dovuto arrabbiarmi con te..scusami..> dice ed io punto i miei occhi nei suoi. < Questa volta te la cavi, ma guai a te se mi fai arrabbiare un altra volta! Non sai con chi hai a che fare Ronaldo. Sono esattamente quel tipo di ragazza che sa imporsi su un uomo, non mi spaventa nulla sappilo. E attento a dove cammini perché se tu mi fai arrabbiare te ne faccio pentire.> dico seria, lui mi guarda e sorride. < Mi piace il tuo lato Alfa, è estremamente sexy. Nessuna mi ha mai parlato in questo modo. Le italiane sono tutte così?> chiede. < Non tutte. Ma la maggior parte quindi bada a te.> dico faccio per superarlo, ma lui mi blocca prendendomi l'avambraccio. < Se ti baciassi in questo preciso istante che faresti?> chiede con voce roca e molto sensuale. < Ti mollerei un pugno in faccia!> dico non facendomi incantare. Sono ancora un po' arrabbiata con lui. Lui mi guarda serio. Mi avvicina a se e prende il mio viso tra le mani. < Correrò il rischio allora..> dice e posa le sue labbra sulle mie. All'inizio non reagisco sono come pietrificata, ma poi una strana sensazione mi invita a ricambiare il bacio e lo faccio. Poso le mie mani sui suoi polsi hai lati del mio viso. Lui sposta una mano in basso nel mio fianco destro e mi avvicina maggiormente. Mi accendo come una miccia e metto le mani intorno al suo collo e con la mano sinistra gli accarezzo la nuca passando poi ai suoi capelli corti. Lui fa un verso di approvazione e mi spinge lievemente verso la ringhiera incastrandomi tra lui e essa. < Ehm... papà..?> ci blocchiamo di scatto ed io gli tolgo le mani di dosso. Lui le tiene ancora sul mio fianco e tra i miei capelli. < Junior..dimmi..> dice lui con il fiato corto dal bacio super passionale di prima. < Non volete giocare con noi..?> chiede in imbarazzo il piccolo. Io mi ricompongo e mi allontano dal grande Ronaldo e mi avvicino al piccolo Ronaldo. < Certo piccolo, io e il tuo papà vogliono giocare con voi.> dico sorridendo. Lui mi prende la mano. < Sono felice che tu sia qui Gabri!> dice trascinandomi all'interno dell'abitazione, mi volto verso Cristiano che sorridendo si passa una mano sul viso e ci raggiunge. Passiamo il resto della giornata tra giochi di società e giochi alla Wii. Ho cercato in tutti i modi possibili di non restare da sola con Cristiano e di non stargli troppo vicino, quel bacio mi è piaciuto.. forse anche troppo. Non è da me baciare un ragazzo senza conoscerlo per per una volta ho seguito l'istinto e mi sono goduta il momento. E poi lui bacia davvero da Dio.. Ma temo di aver commesso un errore... Sono ormai le dieci di sera e io e i bambini stiamo guardando una cartone animato. Junior ha insistito che guardassimo il mio cartone preferito: Il re leone. Siamo sul divano e i piccolini ed io siamo tutti appiccicati e coperti con il plaid, firmato Cr7. Cristiano è un vero fanatico. Ahaha < Perché è il tuo cartone preferito?> chiede Junior. < Sai io sono del leone come segno zodiacale e fin da piccola credevo che fosse il mio simbolo, ciò che mi rappresentava, ecco perché mi piace tanto..> racconto accarezzandogli i capelli ricci. < Vorrei che tu fossi la mia mamma.> dice con una leggerezza disarmante. Non mi stupisce che dei bambini, per quanto Cristiano sia un padre presente e premuroso, da quel che ho visto, vogliano una figura materna al proprio fianco. < Oh piccolino..> dico abbracciandolo. Questo bambino è un tenerone!!
Qualcuno mi tocca la spalla e so già di chi si tratta....
Autrice: Nuovo capitolo!! Aspetto con gioia il vostro parere!