21. Patto

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Per andare al lavoro quella mattina, Hoseok fece finta di niente con Taehyung, voleva tempestarlo di domande, certo, ma preferiva non interferire troppo. Sapeva come il più giovane fosse turbato. Ma al contrario, Taehyung non si fece scrupoli a chiedergli ogni più piccolo e insignificante dettaglio.

-Ti ha offerto un film al cinema hyung! Te l'ho detto, è un sugar daddy! E poi ti ha persino riaccompagnato a casa sulla sua super car! Io vi shippo. È ufficiale- Hoseok ridacchiò e non poté che essere d'accordo. Era chiaro che Yoongi fosse interessato a lui. E lui non vedeva perché mai avrebbe dovuto negarsi un così bel uomo dopo ormai tanto tempo.

Non vedeva l'ora di rivederlo più tardi.

Inutile dire quanto Hoseok fosse ansioso di vedere il piccolo e paffuto volto del suo "sugar daddy" comparire da un momento o l'altro dalla porta d'ingresso del locale. Ormai la riteneva una cosa abituale, anche se era passato davvero molto poco, controllava in continuazione dalla piccola finestrella che collegava cucine e sale.

Ed eccolo, con la mascherina come sempre a coprirgli mezzo volto e il cappotto tra poco più grande di lui.

Alla sua vista Hoseok perse un battito. Oramai contava che Yoongi lo venisse a trovare almeno tutti i giorni.

Camminò velocemente, ma goffamente verso il cliente, tanto che rischiò di inciampare più volte sui suoi stessi piedi.

Non appena Yoongi lo notò, si illuminò come se avesse appena visto il sole. Si salutarono entrambi con larghi sorrisi complici un po' imbarazzati e il rosso si sbrigò a indicargli il suo tavolo.

Hoseok non perse neanche più tempo a chiedergli cosa volesse ordinare che ricomparì dopo pochi minuti con un piatto di kimchi e una lattina di spirte.

Yoongi ridacchiò spontaneamente, ma non si oppose quando il cameriere gli sistemò la pietanza sul tavolo. –Ora che ci penso se mangi sempre le solite cose poi starai male non potrai venirmi a trovare.- Pensò ad alta voce il rosso. – E in oltre nuoce gravemente alla salute bere più di due bottiglie di bibite analcoliche al mese.-

-Credevo di essere io il signore della situazione, perché ti stai comportando come se lo fossi tu?.- Commentò divertito il corvino che si era messo comodo dietro il tavolo.

-Non importa chi è il chi della situazione, mi interessa che tu stia bene e che non ti prenda qualcosa di strano come un infarto per colpa mia! per questo: non aspetterò più che sia tu ad ordinare, ti preparerò io il cibo di cui avrai bisogno.-

Yoongi lo lasciò parlare, e annuì, perché tanto sapeva che ormai non poteva più sperare di fermare Hoseok. Non che ne avesse comunque particolare voglia.

-Ah! E sai cos'altro nuoce gravemente alla salute? Fumare! Soprattutto fumare regolarmente. Quindi, se mai dovessi ritrovarti con una sigaretta fra le labbra, o le dita, o a meno di un metro di distanza da te, sappi che io...- E qui si bloccò. Non avendo niente di minaccioso che avrebbe fatto davvero in un caso simile.

-..Tu cosa?- Rispose l'altro cercando di provocare un po' il cameriere, avendo ormai capito che non era bravo a fare ultimatum.

-io! Io!- Enfatizzò gridando leggermente senza neanche accorgersene. -..ah, non lo so...- Si arrese emettendo un sospiro di sconfitta. Come aveva previsto Yoongi, che sommessamente continuò a ridacchiare cercando di essere il più discreto possibile. –Però non credere di poter continuare indisturbato a farti male con il fumo! Non so ancora cosa, ma di sicuro qualcosa farò per impedirtelo.-

A quello Yoongi sorrise. In modo sincero. – Perché mai dovresti preoccuparti per un tuo
cliente fino a questo punto?- Gli chiese serio, ma cercando di non apparirlo troppo, per
paura di spaventare e allontanare il rosso.

Hoseok invece lo guardò negli occhi facendo trasparire quanto avesse inteso che quella
domanda in realtà, era molto di più di un semplice interrogativo. –Ma tu non sei un cliente qualunque, sei il mio cliente.- Sorrise facendo spuntare come sempre le sue piccole ma
evidenti fossette, e Yoongi fu immediatamente travolto da una sensazione di calore per tutto
il corpo.

-Tralasciando il fatto che mi sento costantemente in debito con te, per tutti i soldi che in questi pochi giorni hai speso per me, sei l’unico cliente di cui il signor Jin mi abbia chiesto di prendermi cura. So che lui intendeva negli interessi del ristorante, ma ormai, ti considero come qualcuno di più rilevante di un cliente. Per questo, mi occuperò io di cosa mangerai da ora in poi a pranzo, o almeno quando verrai qui; e mi assicurerò anche che tu non inali più
sostanze nocive in mia presenza.- Annuì convinto.

-Allora, mi aspetto un buon lavoro da parte tua.-

-Assolutamente! Alla fine sarai una persona con delle abitudini invidiabili.-

-e perché dovrebbe esserci una fine?-

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Yoongi mangiò con calma, e si godette la presenza di Hoseok, continuarono a chiacchierare come sempre; a conoscersi meglio, e apprezzare sempre di più la compagnia reciproca.

Hoseok si chiedeva se anche quel giorno sarebbero usciti. Non lo sapeva, ma ci sperava.

Come se lo avesse letto nel pensiero, il corvino gli diede le notizie che in realtà, non avrebbe voluto sentire. –Oggi sono bloccato al lavoro Hoseokie, mi dispiace molto, confesso che avrei passato volentieri altre ore in tua compagnia.-

Il rosso cercò di apparire il meno amareggiato possibile. E senza far sparire il sorriso disse
che andava tutto bene, e che gli augurava di riuscire ad avere successo con qualsiasi cosa
stesse lavorando.

Ma Yoongi afferrò comunque quel filo di tristezza nel suo volto. –Anche se oggi non
usciremo insieme, ho detto a Jin hyung di darti le ore libere più tardi.-

-Ti dico che va più che bene! Non devi preoccuparti per me!-

-Non importa, non mi sembrava giusto farti lavorare oggi se magari pensavi di passare la
giornata con me!-

-No Yoongi! So benissimo che sei una persona impegnata. Letteralmente tutto del tuo
aspetto dice quanto tu sia una persona dedita al lavoro. Non è giusto invece avvantaggiarmi
con le ore qui al ristorante solo perché ho le risorse.-

-Invece sì che è giusto Hoseok. Le risorse si hanno perché vengano utilizzate! Non so, va a fare un giro o sta a casa a guardarti un film. Non voglio sapere che tu stia ancora qui a
lavare i piatti quando io sono sarò uscito dal ristorante.-

-Ma!..-

-Niente ma. Ora finisco di mangiare, e tu attraverserai la porta d’uscita con me.-

-D’accordo.- Si arrese Hoseok, capendo che non c’era verso di vincere quella discussione.
–Ma a due condizioni.-

Yoongi alzò il capo dal piatto e guardò scettico il cameriere. Perché non riusciva
semplicemente ad apprezzare che lo stava aiutando ad avere più tempo libero? –Sentiamo.-

-Uno: promettimi che non fumerai niente nel tuo tragitto.-
A questo il corvino alzò gli occhi al cielo.

–Promettimelo!-

-Sissì, lo prometto.- Concesse poco convinto.

-Bene. Due: quando dai le ora libere a me, devi darle anche a Taehyung, almeno.-

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kimchi fried rice & Sprite!_Sope/YoonseokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora