46. Chiaro e tondo

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Yoongi approfittò del tragitto per spiegare con calma tutte le sue motivazioni per non rivelare immediatamente ad Hoseok la sua identità di rapper rinomato, ed il rosso lo ascoltò pazientemente.

-Non ho mai voluto davvero nascondertelo, era solo che non mi era mai sembrata una così importante. In realtà avevo paura che poi mi avresti guardato con occhi diversi, che non so, magari ti avrei messo in soggezione come già era successo con delle mie vecchie amicizie. Non volevo allontanarti, per questo ho continuato a non dirti niente. ma col tempo le cose fra noi si sono fatte più serie, e stavo soltanto aspettando un momento giusto per poterti raccontare tutto di me. Prometto che da ora in poi mi impegnerò a farlo.-

Ad Hoseok sembrò sufficientemente serio, e senza altri giri di parole ammise che era dispiaciuto per essersi comportato in quel modo. Era stata una reazione assolutamente esagerata.

Il corvino gli sorrise contento, per poi scuotere la testa affermando che se avesse subito detto tutto niente di tutto quello sarebbe mai successo.

-Quindi siamo a posto come prima?- Chiese il più giovane timidamente.

-A posto come prima.- Affermò Yoongi parcheggiando sotto l'enorme palazzo in cui abitava.

-Oh. Ne sono contento.- Sospirò Hoseok sollevato. –Ho scoperto che non mi piace litigare con te. Non per così a lungo.-

Yoongi uscì dall'auto e corse per aprire al rosso dato che non si era preso il disturbo di prendere con se l'ombrello.

Corsero rapidamente verso l'entrata cercando di bagnarsi il meno possibile. Mano nella mano, con la risata spensierata di Hoseok che contagiò inevitabilmente Yoongi.

Si erano mancati tanto, anche se era stata una piccola incomprensione risolta piuttosto velocemente.

A pochi passi dall'arrivo al portone d'entrata Yoongi si bloccò sul posto per tirare verso di lui un Hoseok confuso, e baciarlo con passione dopo quello che a loro era parso tanto tempo.

Il più giovane, colto di sorpresa, non poté fare a meno di ricambiare con altrettanta passione, ma troppo presto (per i gusti del corvino) si staccò tirando un forte pugno al petto dell'altro confondendolo. Gli partirono immediatamente centinaia di teorie su cosa possa aver fatto per essersi meritato quel pugno. Lo aveva forse baciato troppo precipitosamente?

-MIN YOONGI! Devo ricordarti il nostro patto? Ti ho beccato fumare, quindi oggi niente baci!- Lo rimproverò Hoseok tutto rosso come i suoi capelli, non si capiva se per l'imbarazzo o per la rabbia, forse un misto.

Yoongi tirò un sospiro di sollievo. Era solo quel stupido patto: letteralmente l'ultima cosa nella lista fra le cose nella sua mente in quel momento.

Prese Hoseok per il polso e lo costrinse nuovamente fra le sue braccia, in un altro bacio, ancora più intenso del precedente, a cui sta volta il giovane non riuscì a contenere un piccolo gemito soffocato.

Lacrime che si mischiavano con le leggere ma fitte gocce di pioggia.

Yoongi lo strinse a se cercando di approfondire sempre di più il contatto fra i loro corpi, in mente aveva solo Hoseok. Nient'altro al mondo importava in quel momento.

Solo lui, e Hoseok. E la melodia che tanto lo perseguitava, suonare in sottofondo.

Senza curarsi dei vestiti fradici che ormai aderivano alla pelle, Hoseok portò un braccio dietro al collo di Yoongi.

Una mano stretta ai suoi capelli, l'altra al colletto. Alla ricerca di contatto fisico.

-yoongi.- riuscì solamente a dire con voce rotta per i singhiozzi trattenuti, nel breve momento in cui le sue labbra erano state liberate.

Il corvino alzò lo sguardo verso di lui. Aveva la vista sfocata a causa delle lacrime, che in quel momento odiava, perché non riusciva a capire se il suo piccolo cameriere fosse felice o triste.

-Yoongi. Ti amo.-

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-Perché non mi hai risposto?- Chiese imbronciato Hoseok, mentre si strofinava innervosito un asciugamano per i capelli bagnati.

-Di che parli? Io ti ho risposto, solo non a parole.-

-Se intendi il modo in cui mi hai baciato subito dopo io non la ritengo una risposta.-

-Uh? Ti ho dimostrato il mio affetto.- Contestò contrariato Yoongi prendendo dalle mani di Hoseok l'asciugamano per asciugargli i capelli rossi al posto suo.

Aveva sempre avuto voluto provare a carezzare quelle fiamme dall'apparenza soffice.

-No uh! Io voglio che tu me lo dica chiaro e tondo!- Continuò a lamentarsi il più giovane incrociando le braccia per rendere ancora più evidente la sua irritazione e nascondendo l'interna gioia di avere le dita di Yoongi fra i suoi ciuffi, al momento, spettinati.

-uhm, non eri in te Hoseok. Lo avrai detto perché eri sopraffatto dalla mia accecante bellezza. Gli effetti collaterali di essere il ragazzo del grande Agust D.-

Il tempo di finire la frase che fu colpito da una violenta gomitata del rosso.

-Ouch, ho capito, ho capito...- sospirò rassegnato, e dopo aver dato un piccolo bacio sul capo ormai asciutto di Hoseok, si diresse al centro della stanza, dove si trovava l'enorme pianoforte nero. Sapeva che prima o poi avrebbe dovuto farlo, ora mai era innamorato perso. Dichiararsi era solo una questione di tempo, ed era arrivato.

A vedere i movimenti di Yoongi che lo portavano sempre più vicino allo strumento, il cuore di Hoseok accelerò gradualmente. Aveva forse, intenzione di suonare in sua presenza? Non sapeva bene il perché, me il solo pensiero di Yoongi concentrato nella sua stessa musica gli creò la sensazione di grandi stormi di farfalle all'altezza dello stomaco. Uhm, cliché, dunque era questa la sensazione di cui tanto leggeva nei suoi romanzi preferiti? Talmente intensa da quasi fargli venire voglia di vomitare, vomitare arcobaleni.

-Questo, credo che sia il modo migliore che ho per dirti chiaramente ciò che sento per te Hoseok.-


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kimchi fried rice & Sprite!_Sope/YoonseokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora