Alour, vi sono mancata? No? Perfetto, anche io vi voglio bene ;3Comunque, a chi non è mai capitato di copiare durante una verifica?
Chiunque non abbia mai barato durante un test ha tutta la mia stima.
Bene, sto divagando di nuovo.
Senza ulteriori indugi, si comincia!Era una giornata buia e tempestosa...
Ah, no, niente, inizio sbagliato.
Era una qualunque giornata di scuola e Clay, una studentessa davvero tanto intelligente
Se se certo, come no.
doveva fare una delle cose più semplici che lei potesse fare: escogitare un piano per prendere almeno la sufficenza nella verifica di geografia.
Erano anni, ormai, che si era cimentata nell'arte del copiare. I semplici bigliettini impallidivano davanti ai suoi intricati piani per riuscire a passare i compiti in classe.
Gli appunti scritti sulla gomma, sulle braccia e, delle volte, anche dentro il tappo della colla sono solo alcuni dei metodi che usava.
Ma quella volta no, non era abbastanza.
Il nemico che doveva affrontare era la malefica Barbera, colei che riusciva a distruggere qualunque minimo tentativo che un alunno potesse provare pur di copiare.
Bigliettini? Li avrebbe trovati in meno di un battito di ciglia.
Scritte? Le avrebbe notate anche se fosse stata lontana un miglio.
Provare a chiedere aiuti agli unici valorosi prodi che si fossero realmente sforzati di studiare? Quella mossa l'aveva già predetta da un pezzo, ormai nessuno poteva sperare neanche di aprire bocca che lei lo avrebbe visto e gli avrebbe urlato "Ti annullo il compito" o "Ti abbasso il voto!"Tacos: Non stai rendendo tutto un po' troppo drammatico?
Tu dici?
Le serviva un piano diverso, innovativo, mai da lei provato contro qualunque altra professoressa.
Sì, in quel momento, lei aveva bisogno del piano Y.Prima che la Barbera entrasse in classe, mise il libro aperto sulla pagina della regione su cui si sarebbe svolta la verifica nel suo zaino, lasciandolo leggermente aperto. Il suo piano era semplice ma poteva essere eseguito per un massimo di tre volte, perché se fosse stato ripetuto per troppo tempo la professoressa di sarebbe insospettita: consisteva nel posizionare una matita sul bordo del banco, fingere di stare ragionando per trovare la risposta alle domande della verifica e, cercando di rimanere il più discreti possibili, dare una leggera gomitata al sottile legnetto con graffite, facendolo cadere precisamente dentro l'apertura rimasta sullo zaino. Dopo essere finita lì dentro, avrebbe dovuto accovacciarsi davanti allo zaino e fingere di cercare la matita caduta mentre, il realtà, avrebbe letto le risposte.
Il piano, straordinariamente, procedette senza intoppi, facendo aggiudicare alla semplice studentessa un otto che, con tutta la sua imponenza, mostrava il lavoro dell'unica in quella classe che, quel giorno, riuscì a copiare al compito.
Tacos: hai finito?
Sì.
Oya, piaciuto il capitolo?
Spero di sì e vi auguro di passare una buona nottata se, come me, siete delle persone notturne. Altrimenti, buona notte!
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Robe disagiate di una scema
RandomTroppo pigra per scrivere una descrizione, tanto basta il titolo.