Avrei voluto preparare un modo più figo e teatrale, per ricominciare ad aggiornare.
Avevo intenzione di fare tre parti, una di quelle l'avevo anche già abbozzata; mi ero fatta pure lo schemino.Non sto scherzando, eh, in due ore di buco a scuola qualcosa da fare la trovi sempre. Che sia fissare il vuoto, passare tra i banchi per vedere quello che fanno i compagni di classe, parlare con il proprio vicino di banco o essere mandati in un aula di una povera prima media con la disgrazia di avere una prof davvero severa, è irrilevante.
Anche viaggiare di fantasia è ben accetto fra queste cose. Il tuo cervello è in moto? Perfetto: stai passando il tempo facendo qualcosa. Utile o meno, è comunque qualcosa.
Riprendo il discorso prima di perdere il filo, anche se credo di averlo già perso... beh, fingerò di averlo ancora. Sostituisco un filo bello e resistente con un capello rimasto impigliato sulla spazzola, tanto il succo del discorso è quello.
Vorrei ricominciare ad aggiornare.
Come, non ne ho idea.
Molto meno frequentemente di sicuro, visto che mi sto ammazzando già adesso per la scuola, e sto solo ai primi mesi.Eroi che si trovano nella mia stessa situazione ce ne sono, e la frequenza con cui aggiornano mi disorienta assai. Ma io sono pigra, svogliata e con una mole di compiti, interrogazioni, verifiche e problemi di tutti i giorni davvero alta, quindi faccio quello che posso.
Vi racconto i cavoli miei sperando di divertire, questo è quello che faccio, se non succede niente di divertente ma solo di estremamente... uh, diciamo solo "che non dovrebbe accadere in una scuola" , allora non so proprio di cosa scrivere.
Potrei dire che hanno rubato il rubinetto da un bagno della mia scuola, ma non so come è messo quel povero lavandino, sto in un altro piano.
Potrei dire che Metal_nerd ha una zucca bellissima che vorrei come figlio, ma non ho la sua approvazione per adottarlo. Dannazione a te, Mick!
Potrei dire che ho aperto lo sgabuzzino di casa giusto per tirare fuori libri letti da mia madre anni fa, iniziando a leggere il terzo libro di una trilogia come se ne fosse uno a parte, pregando Yato che leggere i volumi precedenti non sia fondamentale. Ma non interesserebbe comunque, quindi di solito mi siedo e aspetto che arrivi un'idea.
Mi siedo e passa una settimana.
Ricomincia la scuola e le prof sembrano ripetere tutte la stessa cosa. Non è molto interessante da scrivere, quindi mi siedo e aspetto.
Mi siedo e passano tre settimane.
Tutto quello che succede fino a quel momento è una palla di noia e ansia, quindi la prendo e cerco di lanciarla nel cestino che, con le mie grandi doti da lanciatrice, manco rigorosamente. Mi siedo e aspetto.
Mi siedo e passano cinque settimane.
Quello che accade è di una depressione tremenda, e la maggior parte di quello non mi riguarda personalmente, ma parte da qualcun altro che me l'attacca lasciando una macchia neanche fossero uno Slime che cade sul divano. E fidatevi, sul divano che abbiamo nella mia casa la macchia di quel maledetto è ancora lì. Quindi, un po' per rispetto di privacy di quei poveretti, un po' perché si andrebbe non a toccare, ma proprio a martellare i confini personali che ho messo tra ciò che posso scrivere e pubblicare e ciò che dovrei evitare di mettere a disposizione di un sito usato da miliardi di utenti, mi siedo e aspetto.
Mi siedo e aspetto, passa molto, troppo tempo per i miei gusti.
Controllo e leggo due mesi.
Due mesi nei quali cui sono entrata in questo sito senza pubblicare niente perché mi sono seduta ad aspettare.
Quindi mi alzo, prendo il telefono e penso "adesso scrivo".
Qualche secondo dopo mi ricordo che è la Settimana Infernale, soprannome dato da me medesima, perché in quei cinque giorni sono piena di interrogazioni programmate.
E oggi è quella SI, che come abbreviazione non c'entra davvero niente. Al massimo dovrebbe chiamarsi "NO", essendo quello che ho ripetuto per almeno un'ora guardando tutto quello che ho da studiare.
Una follia, ma me la sto cavando.
Sapevate che portando una scatola con due elastici ho avuto un 0,25 di voto in più? Bello, eh? Peccato che con quello ho dovuto spiegare la risonanza, confondendola pure con l'intensità.
E già qui si cala di un voto.
Ma tralasciando questo: perché non ho continuato il 'ritorno in scena', se così si può chiamare, che avevo programmato?
Mancanza di tempo, cari miei.
Mancanza di tempo.Abbiamo litigato e lui ha deciso di passare più velocemente, a volte anche troppo. Così tanto che fatico a starci dietro, e i piaceri che avevo prima si trasformano in distrazioni dalla mia corsa per raggiungerlo, prenderlo per il colletto e dirgli di darsi una regolata.
Kengo serenissimo, una tregua! Mi sento una vecchia e a malapena sono in terza media! Mi serve del tè, la Candevodka me l'ha presa tutta LauraTheDemon.
Una cosa che trovo fastidiosa in tutto questo, è la velocità con cui le idee per un nuovo capitolo attraversano la mia mente, uscendo con altrettanta sveltezza. Come se fossero di passaggio, in ritardo per qualcosa di importante, che sia per un'appuntamento con qualcuno o per andare a prendere il prossimo numero di Berserk.
Mi scivolano dalle mani, quelle maledetti idee, mi scivolano e cadono a terra nell'angolo più remoto della stanza, quello in cui non vado mai a cercare perché si fa troppa fatica. Delle volte si nascondono nei posti più infami, quindi mi arrendo e cerco di convincermi di non averle mai avute.
Eccetto che le ho avute, e il pensiero mi rimane nella testa. Magari potessi dimenticare quello, sarebbe molto più utile!
E invece no.
Quindi, si può concludere che:
Niente Argomenti+Niente Tempo×Idee Infami= Niente Nuovi Aggiornamenti.Questo mi dispiace, perché adoro caricare nuovi capitoli, che spero facciano piacere anche a voi.
Cercherò di pubblicare più spesso, di afferrare quele maledette idee, di chiedere al tempo un time-out anche solo per chiedervi un "come va?".Con la bellezza di 1155 parole (contando anche quelle scritte sotto e in questa parentesi. Grazie contatore di Wattpad) e ore usate per scrivere questo capitolo di cui non mi pento affatto, anche se già posso vedere una me del futuro che torna indietro nel tempo e mi tira uno schiaffo, sgridandomi per averle utilizzate per aggiornare invece che per qualcos'altro. Adesso, però, io spero solo che vi sia piaciuto il modo in cui ho scritto questo capitolo che mi sembra scritto con uno stile un po' diverso dal solito. Poi non saprei, quelli vecchi mica li ho riletti. Ho solo scritto quello che mi saltava in testa.
Dopo tutto questo, mi levo il cappello, mi inchino e, da giullare quale sono, vi auguro una bella nottata.
O giornata, o serata, non tutti sono attivi alle undici e mezza di sera.
Al prossimo capitolo, gentaglia!
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Robe disagiate di una scema
RandomTroppo pigra per scrivere una descrizione, tanto basta il titolo.