Astuta, la Belva sapeva bene come cavarsela in quel posto, avendolo memorizzato completamente.Noncurante di chi aveva intorno avanzava spietata per compiere il proprio lavoro, con o senza vittime non faceva differenza.
Lei andava avanti pronta a distruggere qualunque ostacolo, ma con divertimento guardava le vittime che cadevano anche solo per errore nelle sue grinfie: le piaceva vederle contorcersi dal dolore mentre cercavano di stroncare sul nascere le proprie imprecazioni.
Malefica, un semplice comando le era stato dato: annientare.
Uno dopo l'altro, come se fossero tasselli di un domino messi in fila li faceva cadere per completare la sinistra immagine di distruzione che la composizione andava a formare.
Per intrattenimento, però.
Finito il suo compito e la sua strage tornava contenta indietro, mentre doloranti le sue vittime erano stese a terra.
Si sedeva comoda sul suo trono e senza rimpianti annunciava solenne:
"Work complete, back to charging"
--------
Guardatela...
La Belva.Facepalm da questa parte, prego.
STAI LEGGENDO
Robe disagiate di una scema
RandomTroppo pigra per scrivere una descrizione, tanto basta il titolo.