Oya gentaglia, come va? A me male. Stavo mangiando in tranquillità le mie adorate fragole e indovinate un po'? Lettriceingiro ha pensato bene di taggarmi in una challenge. Il mio primo istinto è stato quello di fingere di non essere online, leggendo le storie su Wattpad senza commentarle. Poi mi sono resa conto di due cose:
1) È impossibile per me leggere una storia (soprattutto se è una recensione) senza commentarla.
2) I sensi di colpa per aver ignorato la challenge mi avrebbero ucciso.
Sooooo, cominciamo:
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1) Ad essere sincera, non credo riuscirò mai a pubblicarla (ho un tema che avrei dovuto pubblicare su Wattpad settimane fa ma ancora non l'ho messo online). Però alla fine vi lascio la pseudo descrizione della storia scritta un paio di giorni fa, non ho voglia di descriverla qui.
2) Ahhh, questa sarà una rottura...
*1* Sono sia astigmatica che miope.
*2* Preferisco i manga agli anime.
*3* L'unica volta in cui mi sono presa una cotta per qualcuno andavo in prima elementare. È passata dopo qualche giorno.
*4* Per quante volte io possa ripete alle persone "ti odio", non lo intenderò mai sul serio. (Metal_nerd, non ti odio sul serio. Anche se quello che risponderai sarà probabilmente "e sti cazzi" :D)
*5* Quando sono sottopressione o in imbarazzo tendo a giocherellare con la cordicella della mia felpa.
*6* Non riesco ad uscire di casa senza la mia sciarpa. Che sia estate non ha importanza, mi sale l'ansia se esco senza.
*7* Sono in fissa con i musical inglesi.
*8* Un paio di domeniche fa sono andata da casa mia fino a Colli Albani a piedi, insieme alla mia migliore amica, solo per andare a comprare dei manga.
*9* Non faccio mai colazione.
*10* Preferisco il tè alla pesca a quello al limone.
*11* Sono, per la maggior parte delle volte, pessimista.
*12* In classe, durante le interrogazioni dei miei compagni, invece di morire d'ansia disegno Pannetta e Cappuccino che fanno cavolate.
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(Questi due)
*13* Le prime storie che ho letto su Wattpad sono tutte XReader sugli AU di Undertale (che leggevo pensando alla cara Tienne come una entità diversa dalla sottoscritta. In poche parole, come un libro normale.) Prima ero drogata di quel gioco poi, pian piano, mi sono calmata e ho smesso di leggere quelle cose.
3) I crostini, gli arrosticini, la cioccolata, i libri e la panna spray.
4) Il sugo, quando le persone mi toccano le guance, quando mi dicono "stai zitta", quando devo ricominciare da capo un RPG perché ho dimenticato di salvare e quando le unghie graffiano il tessuto.
5) Non taggo nessuno perché romperei solo le scatole. Chi vuole (anche se dubito ci sia qualcuno che voglia) la faccia.
6) È in un libro, tranquilla.
7) L'ho (sfortunatamente) fatta.
E SONO VIVA. Fiuuuu, ce l'ho fatta ad arrivare alla fine. Collega, almeno mi hai fatto passare il tempo. Ci si becca, gentaglia!
Non vorrei ma la devo mettere. Ho provato a scappare ma eccola qui, la descrizione della mia storia.
Lo faccio?
Ok.
Eccola
Non si può lasciare quella città, è proibito. Se si ha scelto di entrare, perché mai si dovrebbe uscire?
Non si può mostrare il proprio volto a nessuno. Se a qualcuno non piace, perché metterlo in mostra? Meglio indossare una maschera, almeno la si può cambiare.
Proprio davanti la casa di Azamuka, in quella scura notte d'inverno, Afelís ha infranto una semplice regola e ha pianificato di lasciare la città.
Povera piccola Afelís. Dolce e innocente Afelís. Forse non lo sai? Non puoi fare vedere la tua faccia a nessuno, neanche al tuo amato. Non puoi andartene da qui, ormai ci sei entrata.
Stupida folle Afelís, verrai punita per ciò che hai fatto. Anche se nessuno sembrava star guardando, loro hanno occhi ovunque. Sanno del tuo peccato e te la faranno pagare.
Oh povero, povero Azamuka. Lui amava la folle peccatrice che pur di rubare a lui un bacio subirà la sua punizione.
Azamuka, sei sempre stato un fifone, cosa credi di fare? Davvero correrai questo rischio pur di poterla salvare?
Sciocco stolto Azamuka, nessuno può fuggire dai propri peccati, nemmeno i nostri amati.
(Piccola informazione: avendo la fantasia di un secchio della spazzatura, i nomi sono due aggettivi in due lingue straniere diverse)
