02 - Connor... 2?

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Occhi azzurri, glaciali, seri ma al contempo tristi, proprio come quelli di Connor. Solo che nei suoi non ci vedo alcuna dolcezza. Almeno l'altro pezzo di plastica se ne esce fuori con delle espressioni di pura ingenuità, questo sembra quasi... cattivo. Un androide più cazzuto di tutti gli altri, almeno qui dentro.
Continua a fissarmi come se stesse cercando... di studiarmi? Mi sta analizzando o cazzate simili? Scommetto che si è già fottuto tutti i miei dati! Maledizione, non dirmi che questo maledetto androide dovrà rimpiazzarmi. Non dirmi che il capitano mi ha chiamato per licenziarmi davanti a tutti!

- ... ecco perché abbiamo deciso di affidarlo a te. Sarà tuo collega per un tempo indeterminato. -

... Cosa...?

- Cosa? -

Il capitano sospira e scuote la testa. Dimmi che non è quello che sembra. Dimmi che non mi sono perso nei miei pensieri e mi sono messo a fissarlo, ignorando completamente la chiacchierata di quella testa pelata di un capitano.

- Non ho intenzione di ripetermi, Reed. Ora vedi di fargli vedere il posto e smettila di far perdere tempo alla signorina Chen. -

E detto quello se ne va nel suo ufficio, quel gabbiotto di vetro che al solo vederlo mi fa venire l'ansia. Non sente mai un senso di oppressione? Una lieve claustrofobia? No?
Capitano a parte, ora ho un altro problema a cui pensare. Un problema alto quasi un metro e ottanta, con dei meravigliosi occhi azzurri e una divisa da vero sfigato, con tanto di collare.
Okay... come dovrei approcciarmi? Devo presentarmi? Stringergli la mano? Insultarlo fin da subito?

- Avverto un inappropriato afflusso di sangue verso la parte inferiore del suo corpo. Dovrebbe cercare di contenersi, almeno in questo posto. -

... lo ammazzo. Oh, se lo ammazzo. E poi che cazzo ne sa lui di sangue e di "afflusso verso la parte inferiore del corpo" ?!
Lo guardo male, mi gratto la cicatrice sul naso, e me ne torno a girarmi verso la collega, poggiandomi così sul tavolo. Lei si mette subito a ridere.

- Un inappropriato afflusso, Gavin? Davvero? -

Sento di essere sul punto di esplodere. Non tanto per la battutina rinfacciata da Tina, ma dalla presenza dell'androide dietro di me. Cazzo, già ho un durello, se poi si mette così vicino rischio di non contenermi per davvero!
Mi giro verso di lui e gli punto l'indice contro il petto.

- Senti, bello. Mi stai già facendo innervosire. Ho già dovuto accettare la presenza dell'altro in centrale. Non ho intenzione di avere un bambolotto di plastica attaccato alle palle, chiaro? -

- Forse non in senso figurato. -

Tina. Maledetta Tina. Non metterci anche te. Ti prego. Le do solamente un'occhiataccia prima di rimettermi a squadrare quel viso. Cazzo, è più perfetto di Connor. Potrebbero farli un po' più bruttini, sti androidi.

- Mi perdoni per la presentazione mancata. Sono il modello RK900. Numero di serie 313 248 317 - 87. Non mi è ancora stato assegnato un vero e proprio nome, ma si riferivano a me come Connor, nome del modello precedente al mio. Sono lieto di fare la sua conoscenza, detective Reed, e sono sicuro che potremmo lavorare al massimo delle nostre capacità se impareremo a collaborare. -

La medesima voce di Connor. Eppure con lui, forse per colpa del suo sguardo, sembra tutto molto più aggressivo. Brrr, mi fa venire i brividi! "Se impareremo a collaborare"... detto così sembra un minaccione! Sospiro, guardo Tina e, alla fine, do' una spallata all'androide, per farlo spostare.

- Lasciami in pace, pezzo di plastica. -

Me ne vado velocemente in bagno. Dannazione, che diavolo mi è preso? Farmi prendere alla sprovvista così? Come se fossi un bambinetto alle prime armi con l'erezione mattutina?
Mi metto davanti ad uno degli orinatoi, abbasso appena i jeans e i boxer scuri e posso finalmente liberarmi da quella fastidiosa morsa. Okay, ho solo bisogno di un paio di minuti. Lunghi respiri profondi, Gavin. Lunghi. Respiri. Profondi.
Sento una porta chiudersi dietro di me. Spero non sia Hank venuto a prendermi per il culo. Dei passi si avvicinano. Già me lo immagino, con quel sorriso dai denti ingialliti, pronto a ricordarmi di avere un "cagnolino", come chiamo spesso Connor.
E invece, un respiro freddo sul collo.

- Non la lascerò mai in pace, detective Reed. Ora sono il suo androide. -

"Fucking" Android  -   Gavin X RK900Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora