MI HAI CAMBIATO LA VITA <3

7 CAPITOLO

Quella sera non avevo niente da fare. Franco era uscito, Chiara studiava e Andrea era con la madre, che non lo lasciava un attimo libero. Cosi scesi ed andai in cucina a mangiare qualcosa. Mi preparai un panino con pomodoro, insalata e prosciutto e per dolce un pezzo di torta, che avevo trovato in frigo. Ad un tratto Andrea venne in cucina. Aveva l'aria stanca e i capelli in disordine. Doveva essere pesante stare ventiquattro ore su ventiquattro vicino la madre, che aveva solo un po di febbre.

"ehi, vuoi mangiare qualcosa?" chiesi

"mmh no..."

"tutto bene?"

"si sono solo un po stanco. A te tutto bene?"

"si, ho appena finito di mangiare"

Annui con un lieve sorriso.

"Andreaaa! Andreaaa! dove sei?"

"ecco che richiama, appena mi allontano, chiama. Ma cosa sono il suo infermiere?" disse in tono irritato, ma allo stesso tempo scherzoso

Scoppiai a ridere.

"beh, io vado. A dopo"

Dopo la cenetta decisi di tornare in soffitta, ma sentii la porta aprirsi e mi nascosi in un angolino. Era Franco. Stavo per andare verso lui, ma notai che era accompagnato da una ragazza con un vestito mooolto corto che le esaltava le forme. Io non mi sarei mai permessa un vestito cosi, chissà quanto costava... Ma anche se avrei avuto i soldi non l'avrei preso, non ero tipo da vestirmi cosi. Ridevano entrambi, senza smettere, probabilmente erano ubriachi. Si sdraiarono sul divano e lui si mise sopra di lei, fra le sue gambe. Iniziò a baciarla, prima con calma, poi con passione. La baciava dappertutto: sulle labbra, sul collo, le braccia. Iniziò a sfilarle il vestito e capii che era il momento di andarmene. Salii le scale in silenzio e andai in soffitta. Persino da li si sentivano le loro risate. Non sapevo perché ma saperlo la con quella ragazza mi portava ad avere un senso d'angoscia, mi dava fastidio. Non pensavo che fosse uno di quei ragazzi che frequentano i locali, si ubriacano ed usano le ragazze come oggetti per poi scaricarle il giorno dopo. Pensavo fosse diverso, sensibile, ma mi ero sbagliata. Chissà se anche Andrea era cosi...