Mi alzai dal letto alle due di pomeriggio, dopo non aver chiuso occhio per tutta la notte. Mi ero girata e rigirata nel tentativo di scacciare le parole di Dom dalla mia testa, ma soprattutto nel tentativo di dimenticare gli occhi di quella bellissima bambina.
Come poteva una creatura così piccola avere già una vita così complicata? Non era giusto. Lei meritava una madre che le preparasse i pancake a colazione, che le insegnasse a farsi le trecce, che le leggesse una fiaba prima di addormentarsi, e un padre che le insegnasse ad andare in bicicletta, ad allacciarsi le scarpe e che la portasse in giro sulle spalle per farla sentire più alta. Lei meritava dei genitori che l'amassero, e che si amassero... Ma io non amavo Dominic, non più, e soprattutto non ero pronta per diventare madre.
Mi trascinai in cucina, senza togliermi i pantaloni della tuta e la gigantesca felpa in cui mi ero avvolta, e afferrai il mio cellulare, su cui trovai una marea di chiamate perse da Cole e Noah, un paio da Max, una di mia madre e un messaggio di Dominic, in cui mi chiedeva di incontrarci.
Sospirai profondamente, mentre riponevo il cellulare sul tavolino e mi lasciavo pesantemente cadere sul mio nuovissimo divano, con un fastidioso senso di nausea a chiudermi lo stomaco. Sensazione che, per altro, non mi abbandonava da qualche giorno.
Mi ero trasferita nella piccola villetta nei pressi del college da una settimana, ormai. Mio padre l'aveva ristrutturata appositamente per me e ora stavo cercando una persona con cui dividere le spese, magari una ragazza della mia stessa facoltà che mi avrebbe distratta da tutti i pensieri che mi stavano sconvolgendo in quel periodo.
Il mio telefono squillò nuovamente, ma non feci nemmeno la fatica di controllare chi fosse; non avevo voglia di parlare con nessuno, nemmeno con Cole. Ma quando qualcuno bussò alla mia porta fui costretta ad alzarmi per andare ad aprire, seppure contro voglia e nonostante dovessi essere un completo disastro.
- E tu che diavolo ci fai qui? - domandai incredula, fissando il mio inaspettato ospite con occhi spalancati.
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Scusate lo so che a questo punto mi odierete, ma lasciarvi con un po' di suspance ormai è il mio sport preferito :)
Vi giuro che l'ultima parte è già pronta e scritta, e questa volta tutti i nodi verranno definitivamente al pettine.
Come sempre aspetto i vostri commenti ;)
Love you all,
accolasvoice
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Latte e menta [5sos]
Hayran Kurgu- Testiamo quanto tu sia una brava investigatrice, Grace. -, le rivolsi un sorriso malizioso. - Ti racconterò la storia di come io e papà ci siamo conosciuti, ma cambierò i nomi di tutti i protagonisti, tranne il mio, ovviamente, e starà a te capire...