***Selva
Incocco la freccia e fisso il bersaglio...rilasso le membra ma le parole di Artù mi ronzano nella mente scocco e manco il bersaglio.
Accidenti!!
-E sono 5.- commenta Maty.
-Grazie per la sintesi illuminante...- alzo gli occhi.
-Ti ho detto che devi fissare il bersaglio come se fosse Artù non di pensare Artù.- sospira lei.
-Beh non ci riesco. Dice a me, di come vivere la mia vita con Galvano. E lui? Che vuole sposare una serva?- scocco e manco il bersaglio.
-Rilassati.- mi ordina Maty.
-Insomma non ho niente contro i servitori, persino Merlino e Isabel lo sono...li considero parte della mia famiglia...ma Ginevra...-
-Punta solo alla corona di Artù non al suo cuore.-
Scuoto il capo. –Non credo che Artù la pensi così...-
-Ok, Lady Melodramma io ti lascio un po' sola con il bersaglio. Magari riesce a farti riflettere.- esclama Maty scostandosi i capelli dal viso e alzandosi il vestito per poter camminare senza problemi.
Incocco in fretta la freccia ma di nuovo il vuoto.
Stringo l'arco e do un calcio nella paglia...
Mi siedo prendendomi il viso. Dovevo andarmene da qui almeno 3 anni fa. Anzi. Non sarei mai dovuta venire.
**Merlino
Aiuto Artù con l'armatura.
-Ti rendi conto? Ha osato urlarmi solo perché le ho dato un consiglio.- alza la voce.
-Forse ha il periodo...-mormoro.
Artù alza un sopracciglio. –Il periodo? Di che diamine parli?-
-Si...beh...il periodo delle donne...- spiego.
Artù mette le mani nei fianchi e mi guarda.
-Quando le donne sono intrattabili, mangiano molta frutta e piangono per ogni minima sciocchezza...- rammento le parole di Gaius.
-Merlino.-
-Si sire?- chiedo sapendo già la risposta.
-Sta zitto.- ripeto in coro con lui.
-Esatto.- approva il testa di fagiolo. Sta per andare ma...
-Oh, se parli ancora una sola volta. Del periodo mestruale di mia cugina ti faccio impiccare.- mi minaccia puntandomi il dito.
Volevo solo essere d'aiuto...che carattere!
***Selva
Scocco un'altra freccia ma...zero. Anche questa volta.
Butto fiato con stanchezza e rabbia.
-A quanto pare con l'arco non sei molto pratica, vedo.-
Mi giro e noto Galvano che mi sta osservando, poggiato ad un albero.
Faccio un sorriso infastidito. –Non sono di buon umore.- scocco nuovamente ma...niente.
Gli scappa una risata e si avvicina. –Si, lo vedo.-
Prendo un'altra freccia e la incocco.
-Sei troppo tesa.- esclama lui.
Sbuffo. –Mi distrai.- prendo la mira.
-Hai messo il dito male.-
Alzo gli occhi. –Se non ti dispiace sto cercando di concentrarmi.-
STAI LEGGENDO
Non so perché ti amo
FanfictionE se Artù Pendragon avesse una cugina e arrivasse a Camelot? E tra incomprensioni, avventure ed equivoci ella si innamorasse del suo stesso cugino?