.Capitolo 16.

1.1K 34 1
                                    

-Edoardo
Ormai sono due settimane che non scrivo a Eleonora e sinceramente mi manca, ma ho ricevuto un due di picche e lo accetto. Sono stato fin troppo insistente con lei e non abbiamo avuto modo di creare un rapporto saldo. Il nostro rapporto è stato creato su bugie, inganni e impulsi.
Penso ormai che sia tutto finito.
Tra una settimana devo dare una festa strepitosa con i miei amici e ci saranno un sacco di belle ragazze che devo sicuramente conoscerle.
Sto preparando la valigia perche devo andare a fare un weekend con amici in Toscana, nella casa al mare dei miei nonni. Abbiamo deciso di non portare ragazze, giusto per divertirci tra di noi, ma so già come andrà a finire: conosceremo qualche bella pollastrella nelle ville accanto e ce la troveremo nel letto la mattina.
Sento il campanello suonare così prendo valigia e giacca e vado.
Il viaggio durerà circa 3 ore e mi sono portato il portatile per lavorare a qualche progetto.
Salgo nel sedile posteriore con Federico e partiamo.

Dopo circa trenta minuti di viaggio mi sono addormentato e mi ha svegliato una chiamata. Era mia madre e non ho proprio voglia di rispondergli. Io e la mia famiglia non abbiamo un buon rapporto e non ci parliamo quasi mai. Abito da solo a pochi kilometri da loro e so che per qualsiasi cosa ci saranno sempre, anche se non mi sopportano avermi tra i piedi.
Mi arriva un messaggio.
Non ci posso credere
È Silvia:

Ciao, io e Ele miei amiche possiamo venire alla festa di venerdì sera?

Non so cosa rispondergli ma mi viene quasi d'istinto scrivere così:

Chi sono le tue amiche?
Eva, Sana, Federica e forse Eleonora.
Certo che potete venire, ma perché Eleonora non viene?
Ha detto che forse ha un impegno..
Ok va bene, vi aspetto, portate qualche birra se riuscite.

So di aver detto di voler dimenticare Eleonora, ma non posso farne a meno.

Dopo un ora circa, arriviamo al mare e non vedo l'ora di farmi un bel bagno.
Ci sistemiamo e scendiamo in spiaggia.
Vediamo subito cinque ragazze perfette con cui "conversare" e così mi incammino verso di loro. Quando arrivo quasi ai loro asciugamani mi porto uno sulla fronte.
NON CI POSSO CREDERE
Sono Silvia e le sue amiche.
Capisco subito che Silvia abbia fatto apposta a venire qui.
Sentendo le voci, vedo le ragazze voltarsi.
Silvia rimanendo sorpresa, si alza e mi viene a dare un bacio sulla guancia.
Sana, Federica e Eva si guardano in faccia capendo il giochetto.
Vedo Eleonora alzarsi e andare via:
"Scusate, non sto tanto bene. Torno i casa... Voi state pure qui a divertirvi con loro." dice alle sue amiche per giustificare il suo comportamento
Io la lascio stare e non faccio caso a quello che fa.
Ho deciso di lasciare stare i miei sentimenti, non voglio soffrire e mi sono stancato anche io di andargli dietro per niente; se è quello che vuole, la accontenterò.
Mi siedo vicino a Eva e comincio a parlare del più e del meno con loro. Devo dire che sono tutte molto simpatiche anche se non le conoscevo bene.

Ormai è sera. Le ragazze sono tornate nella loro casa che hanno affittato accanto alla mia. Abbiamo deciso di riposare questa sera, semplicemente staremo ognuno per i fatti suoi.
Io non ho proprio voglia di rimanere in camera, così mando un messaggio a Eleonora e scendo in spiaggia. Voglio solo parlare!

-Ti aspetto in spiaggia. Voglio solo parlare.

Non mi arriva alcuna risposta ma le due spunte di WhatsApp diventano blu.
Scendo e accendo un falò in una zona un po' appartata rispetto alla spiaggia, dove non si nota molto il fuoco.
Ho portato i marshmallow e degli stuzzicadenti per infilzarli.
Venivo ogni sera con mio nonno a guardare le stelle qui; è un posto molto romantico ed è veramente speciale per me. Voglio tramandare l'usanza ai miei figli e ai figli dei miei figli. Mio nonno mi ha insegnato tante cose e ci ha lasciato troppo presto, ho imparato tante cose da lui.
Dopo circa venti minuti sento dei passi, e con lo sguardo vedo qualcuno sedersi nella sedia accanto.
"Che c'è, che vuoi?"
"Voglio solo parlare da amici, niente di più."
"Noi non siamo amici, siamo conoscenti."
"Ok conoscente, vuoi un marshmallow?"
Lo prende senza darmi una risposta e lo mette vicino al fuoco per abbrustolirlo.
"Grazie"
Vedo che ha lo sguardo rivoglio verso il basso e non apre bocca.
"Volevo parlarti di Londra."
"Qualsiasi cosa tu dica non mi interessa e non mi farà cambiare idea su di te! " dice in modo molto scontroso.
"Allora visto che non ti interessa più nulla di noi, parliamo come perfetti sconosciuti!" mi sto per alterare, perché non sopporto l'idea che se ne freghi altamente di quello che abbiamo passato. Qualcosa abbiamo costruito e io non lo dimentico. Ho fatto molto per lei.
"Non intendevo quello."
Non so che dire, non so che fare con lei.
"Facciamo un gioco."
Lei annuisce e mi fa uno sguardo da sfida come quello che mi fece a Londra.
"Testa o croce: se esce testa, mi dici qualcosa di bello su di me,se esce croce, puoi insultarmi quanto vuoi."
"Ci sto."
Faccio girare la moneta e poi la fermo, la volto sulla mano e guardo cosa c'è sulla faccia in superficie.
"Testa..."

Ciao a tutti!
Come promesso ecco il capitolo per il grande traguardo raggiunto! ❤️
Se ti piace il capitolo lascia una stellina e se ti va un commento🌟
Vi ricordo di seguirmi su Instagram (leggilemiestorie_) per rimanere aggiornati sulle pubblicazioni. 📝
Vi ringrazio ancora per il grande traguardo! Un bacio😘❤️

DON'T FOLLOW MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora