.Capitolo 33.

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-Eleonora
Sono a casa di Silvia a spiegarle quanto è successo. Penso che lo avesse già capito perché mi ha perdonato quasi subito. Non è stato facile parlare di Edoardo, perché tra noi è finita, ma almeno ci ho provato. Lei ha detto che non gle ne frega più nulla di quello, perché non fa per lei. Mi ha raccontato invece che ha conosciuto un ragazzo davvero carino con cui ha iniziato a uscire.
"Sei sicura che non mi odi?"
"Ma ti pare Ele! Ovvio, mi ha dato fastidio che non me lo hai detto, ma tanto avevo percepito che non poteva esserci nulla con Edoardo. Sono solo dispiaciuta che sia finita così."
"Sicura sicura?"
"No"
La guardo un po' dubbiosa e lei torna seria.
Poi mi guarda, mi sorride e comincia a ridere come una pazza.
"Sto scherzando!"
Io adoro le mie amiche.
"Dai su alzati, dobbiamo andare a prendere i vestiti per la festa."
"Quindi ci andiamo?"
"Certo! Voglio divertirmi anche io qualche volta!"
Silvia mi sorride e si alza.

Siamo al centro commerciale e sto scegliendo qualche vestito da provare.
"Ragazze! Guardate che figo!" grida Silvia mostrandoci l'abito che ha trovato: è davvero bello, rosa con un nastro fucsia sulla vita.
"Provalo!"
"Si...se tu provi questo..." e tira da dietro la schiena un abito lungo sotto al ginocchio blu, con una scollatura a cuore e del pizzo che copre il petto.
"Wao..."
"Già..." dice Eva sbavando davanti a quel vestito: "Se non va bene a te, lo provo io..." e mi sorride.
Dopo pochi minuti siamo tutte in camerino a provare i vestiti.
"Siete pronte?" grida Fede.
"Uno..." dice Sana.
"Due..." Silvia
"Tre!"
E usciamo tutte dal camerino con addosso i nostri abiti.
Rimaniamo tutte a bocca aperta per la nostra bellezza.
"Eva stai benissimo!"
"Pure tu!"
"Ragazze gli prendiamo?" dice Federica con addosso il suo abito lungo nero.
Sana invece indossa un abito ultra coprente giallo che le fascia tutto il corpo. Lei non può scoprirsi molto ma quando esagera un po', sta davvero bene.
Andiamo tutte alle casse per pagare.
"Eva mi porti a casa?"
"Si..." la vedo un po' perplessa mentre guarda il telefono.
"Tutto bene?"
"Ehm..." mi guarda e stringe i denti.
"Che c'è!" grida Sana.
Eva torna sui miei occhi e sussurra un mi dispiace e poi legge qualcosa.
"Alla festa di Fede ci sarà anche Edoardo, con la sua nuova ragazza."
Le ragazze mi guardano e in questo momento vorrei scomparire.
"Che stronzo!" dice Silvia.
"Già" grida Fede.
Il cuore mi si spezza: non gle ne importava veramente di me, non ha neanche sofferto un po'.
"Hei ragazze, va tutto bene! Lui è riuscita a superarlo, io ci ho messo un un di più! Ma comunque sto bene! Noi andremo a quella festa e ci divertiremo!" le ragazze mi sorridono e ci abbracciamo.

Sono a casa. Dopo una lunga giornata di shopping, sto riposando sul letto e aggiorno il mio blog. Si, ho una pagina internet dove scrivo poesie, storie o frasi. Oggi mentre ripensavo a Edoardo, mi è venuta in mente una poesia bellissima. Libero la mente, chiudo gli occhi così comincio a scrivere:

Mi mancano i tuoi abbracci,quelli che mi davi fuori di casa, quelli in cui mi sentivo protetta,proprio quelli. Mi mancano i tuoi sorrisi,quelli sinceri che mi scaldavano il cuore.
Mi manca star bene,si mi manca.
Mi mancano i tuoi sguardi,quelli che mi lanciavi,mi mancano i nostri sguardi.
Mi mancano quelle stupide  conversazioni che facevamo su whatsapp che pur essendo così stupide,mi facevano star bene.
Mi manca chiamarti amore,tesoro,mi manca essere chiamata amore da te.
Mi mancano le nostre chiacchierate, quelle in cui potevo dirti tutto,senza preoccupazioni.
Mi mancano le nostre chiamate,quelle che duravano ore e ore.
Mi manca la tua gelosia,eccome se mi manca.
Non sopporto il fatto di non averti più al mio fianco,non lo sopporto proprio.
Non sopporto il fatto che tu sia magari da un'altra ragazza ora.
Non sopporto il tuo carattere ora,eri molto meglio prima,quando c'ero io al tuo fianco.
Non sopporto rileggere le nostre conversazioni,eppure lo faccio.
Non sopporto il libro che stavo leggendo,quello dove tu hai lasciato un tuo disegno,è lì e non lo toccherò finchè non tornerai da me. Non sopporto tutte le promesse che ci eravamo fatti e che non sono state mantenute,non le sopporto.
Non sopporto una vita senza di te,no.
E alla fine te ne sei andato,senza un motivo,senza spiegazioni. Mi hai abbandonata. Dopo un settimana di pianti quotidiani me ne sono fatta una ragione,ma la cicatrice rimarrà sempre sul mio cuore.
Io sono qui che aspetto,aspetto il giorno in cui tu ritornerai da me,e fidati che sarò qui a perdonarti.
Io sto cambiando,tra i vari fattori del cambiamento di una persona c'è il dolore,io per avere la mia età posso dire di aver sofferto in passato,cosa che mi ha fatto spaventare,così ho deciso anche di pensare un po' più a me stessa.
Quindi ti ringrazio,per avermi reso una persona completa.
Ti ringrazio per avermi fatta sorridere tutti i giorni.
Ti ringrazio per non avermi lasciata come hanno fatto tutti,ma me lo dovevo aspettare e mi hai abbandonato anche tu.
Ti ringrazio per gli abbracci ,quei maledetti abbracci,in cui mi ci perdevo dentro ogni volta,ti ringrazio.
Alla fine tutto ciò per dirti che mi manchi,eccome se mi manchi.

Appena finisco di scrivere, riapro gli occhi e sorrido. Mi sono liberata dalle emozioni.
Grazie alla scrittura sono riuscita a superare tante cose, e forse sono riuscita a superare anche Edoardo. Si, ce l'ho fatta.

Ve lo aspettavate? Eleonora ha finalmente dimenticato Edoardo?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo.
Un ringraziamento speciale va a sofiasciascia che ha scritto la bellissima poesia nel capitolo. ❤️
Baciii💕

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