.Capitolo 24.

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-Edoardo
Sono a casa. Mi sono appena svegliato.
Ieri sera è stato un disastro.
Devo andare a scusarmi con Eleonora, ma non ho intenzione di farlo ora. Voglio che passi un po' di tempo.
Spero almeno che la fine della festa li sia piaciuta.
Scrivo a Federico sperando in una risposta.

-Sei a casa?
-Si
-Posso passare?
-Fai come vuoi

Non mi ha detto di NO così mi preparo ed esco.
Non uso l'auto perché voglio perdere più tempo possibile così mi faccio tutta la strada a piedi.
Mentre cammino entro in un bar e faccio colazione, poi prendo anche qualche pasticcino per sembrare più buono.
Ci metto circa quindici minuti e sono da Fede.
Suono il campanello e mi viene ad aprire ancora in pigiama.
Quando vede che sono io torna in casa e lascia la porta aperta, così entro.
Mi siedo sul divano e comincio a parlargli.
"Sono stato davvero un cretino ieri sera. Quella mi è saltata addosso e non mi sono mosso. Non sapevo cosa fare!"
"Capita, chiariremo tutto. Scusa per il pugno fratello."
E si siede accanto a me appoggiando i piedi sul tavolino davanti al sofà e prendendo un pasticcino.
"Me lo sono meritato. Ora vorrei parlare veramente con te, per schiarirmi le idee."
"Beh raccontami cos'è successo..."
"OK, allora...sono arrivato e ho preparato una sorpresa per Eleonora. Abbiamo ballato ed infine ci siamo baciati. È stato un bacio magico, sarei rimasto attaccato a lei per ora e non mi stancherò mai delle sue labbra. Dopo un po' siamo rientrati e quella tipa mi è saltata addosso. Poi ho sentito il bicchiere cadere e me ne sono andato."
"Sau chi era quella tipa?"
"Quella con cui ho pomiciato alla mia festa no?"
"Edo sei indietro."
"Non capisco..."
"Quella è la figlia della nuova moglie di suo padre! Praticamente è stata lei a far rompere il rapporto tra Eleonora e suo papà!"
"Oh cazzo..."
"Già."
"Dici che lo ha fatto apposta?"
"Boh probabile."
"Che troietta."
Prendo un pasticcino e comincio mangiarlo e mentre tolgo la cartina sotto penso a tutti i collegamenti che quella stronza avrebbe potuto fare e che magari ha fatto.
Sento che arriva un messaggio.
"Tuo?"
"No questo è tuo."
Fede prende il telefono e legge.
"Devi andare da Eva?"
Da quando abbiamo fatto l'incidente, lei non lo perde di vista neanche un secondo, e a lui questa cosa va bene quindi!
"No è mia madre. Eva è in ospedale."
"Cos'è successo? Si è fatta male?"
"Non lei. Come, non lo sai?"
"Che cosa?"
Federico mi guarda sorpreso e io sono preoccupato.
"Che cosa cazzo è successo Fede?"
"Eleonora non sta bene. Ieri sera ha perso tantissimo sangue."
Perdo un battuto a sentire queste parole.
"Ora devia andare. Ti scrivo dopo."
Mi precipito fuori casa sua e comincio a correre.
Per 7 isolati corro senza sosta. È colpa mia! È tutta colpa mia! Non me lo posso permettere.
Arrivo all'ospedale che quasi muoio  dissetato.
Chiedo a un dottore il piano del pronto soccorso e prendo l'ascensore.
Appena arrivo davanti alla sua camera mi fermo. C'è la porta aperta e suo fratello è dentro appoggiato al letto che la guarda.
C'è anche Eva che mi vede e mi viene incontro.
"L'orario di visita è finito."
E mi sbatte la porta in faccia.
Sono proprio un cretino. Come posso aver pensato che avrei potuto vederla? Come?
Mi siedo su una delle poltroncine lì davanti e aspetto. Non so precisamente cosa ma rimango lì, in mobile.
Vedo entrare e uscire dottori dalla sua stanza.
Spero che stia bene perché se no non me lo perdonerei mai.
Dopo un po' vedo uscire Eva che si siede accanto a me.
"Sentiamo un po' ché mi racconti, voglio proprio sapere come ti giustifichi!"
"Cosa dovrei dire? So che qualunque cosa io dica tu la prenderai come una falsa."
"Beh perché forse tu sei falso!"
"Sarò falso quanto vuoi, ma provo dei sentimenti per Eleonora."
Mi porto una mano sulla bocca e appoggio i gomiti sulle ginocchia.
Guardo dentro alla stanza e vedo il fratello che è lì davanti al suo letto, di cui se ne intravede solo un pezzo.
La sta guardando ed è titubante, è preoccupato, come un fratello dovrebbe essere.
"Sono le stesse parole che hai detto anche a quella troietta là?"
"Quella troietta si è buttata addosso a me!"
"Facciamo che per una volta ti credo. Come mai si sarebbe buttata addosso a te?"
"Ha detto che mi cercava e penso che si riferiva alla festa da me, quando l'ho abbandonata per venire a vedere cosa volevate tu e Fede."
"Senti ora devi andare. Ti ha dato già fin troppe possibilità e datti una regolata. Non voglio pensare al migliore amico del mio 'quasi' ragazzo come uno stronzo!"
Mi guarda cercando di farmi capire cos'ha appena detto e se ne va.
Dopo un po' di minuti esce il fratello e mi alzo.
"Sta riposando. Se vuoi puoi entrare. Io non ti conosco e non ti voglio giudicare prima del tempo ma sappi, che se sbagli una mossa, sei fuori dalla sua vita."
"Grazie."
Mi fa un sorriso appena accennato e se ne va.
Entro nella stanza piano e arrivo vicino al suo letto.
Appena la vedo mi fermo: che cazzo ho combinato?
È collegata a fili e dorme.
Gli prendo la mano, quella messa 'bene' e la bacio.
"Ti prometto che non ti farò mai più del male."

Ciao ragazzi! Ecco il capitolo! Buona lettura.❤️
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