"No. Lei è solo mia."
Sei geloso di chiunque ti sia anche solo amico vero?
Non riesci a vedere una persona la quale conosci o vuoi bene parlare con un altra che subito scatti sulla difensiva e ti offendi, non parlando più al suddetto anche per mesi.
Tutto finirà.
Le incazzature altrui e i tuoi capricci avranno una fine.
Sei solo in casa, apri a chiunque, quindi oltre che geloso sei ingenuo... bene.
Senti qualcuno suonare al campanello, non subito, ascoltavi musica, al terzo suono ti alzi dal letto e scendi per le scale, attraversi la cucina, arrivi davanti alla porta e chiedi: "Chi è?"
Nessuna risposta.
"C'è nessuno?"
"Sì."
"Ah ok, pensavo mi avessero fatto uno scherzo. Cosa vuoi?"
"Porre fine alle tue sofferenze."
La porta si apre di colpo, scontrandosi con te e facendoti cadere a terra; riesci a malapena a vedere chi, o meglio, cosa ti sta davanti: una sagoma scura, molto alta, non riesci a distinguerne le vesti, ma la luce della cucina ti permette di notare che ha le vene della mano gonfie, e di sfuggita ti sembra di vedere che sono nere, ma non puoi esserne sicuro, hai sbattuto la testa per terra, e adesso senti gli effetti di una forte emicrania, non riesci a tenere gli occhi aperti, e l'oscurità prende il sopravvento.
Buio.
Ti risvegli in mezzo ad una stanza, a fianco a te c'è un pilastro alto non più di un metro, ti aggrappi allo spigolo e fai leva per tirarti su.
Quello che vedi attrono ti sorprende malamente, le pareti sono ricoperte di sangue, a terra ci sono due teste: un uomo e una donna.
Quella dell'uomo ha la lingua mozzata appoggiata davanti, la donna ha un buco sul lato del cranio, e c'è una rosa bianca infilata dentro.
Chi mai può aver fatto una cosa del genere?
Hai paura, paura di finire come loro, paura dell'essere che si è presentato a casa tua, paura di morire.
Guardi sopra al pilastro: un accendino, uno Zippo.
A cosa può servire?
A bruciare qualcosa... ma cosa?
L'uomo di prima? Te stesso?
Non lo sai, e meno ci pensi, meglio è.
Lo prendi, e cominci a guardarti meglio attorno: c'è una porta, inserita nella parete, ti avvicini lentamente, ti fanno male le gambe, hai fame e non riesci a reggerti in piedi molto bene.
Arrivato alla porta ti appoggi con tutto il peso del tuo corpo e spingi verso il muro, lentamente, la porta si apre e una folata di aria gelida dall'odore acre ti scompiglia i capelli, abbassi la testa per evitarla, ma finisce subito com'era iniziata.
Alzi di nuovo la testa, e davanti a te si presenta un normale corridoio di una scuola, con la bacheca, il distributore autimatico... sembra la tua scuola... ma non c'è nessuno in giro, e il corridoio è decisamente troppo lungo.
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Horror stories
HorrorMettetevi comodi chiudete la porta e la luce e iniziate a leggere. "Non riesco a dormire" mi sussurrò all'orecchio, infilandosi nel mio letto. Si svegliò infreddolita, stringendo il vestito con cui era stata sepolta." Buona lettura!