Andare avanti e poi tornare

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Ehy Erm, visto che sei a Roma per il concerto, puoi fare un salto a casa mia?

Bri, sono impegnato oggi, magari domani pomeriggio?

Ermal mi serve il tuo aiuto ora


Si ma questa sera sono da Fiorello, non posso mancare

Facciamo subito, non ci metteremo tanto, appena devi andare vai.

Va bene Bizio, però se faccio tardi non ti rivolgerò più la parola

Bugia, non sarei mai in grado di fare una cosa del genere, non parlare più al mio Fabrizio?

Mai.

Essere felice è semplice, non vedo Fabrizio da poco, appena 2 settimane, però mi manca, siamo stati molto più tempo distanti, ma dopo ciò che c'è stato tra noi, ogni giorno che passo senza di lui è insopportabile.

Mi preparo, metto una delle mie camicie particolari, solo per farmi prendere in giro, mi mancano le sue battutine, un pantalone semplice, di pelle neri attillati, così magari da mostrargli anche qualcosa.

Con questo pensiero mi scappa un sorriso divertito, mi manca anche essere toccato dalle sue mani se devo essere proprio sincero.

Sistemo anche i miei amati capelli, nonostante io non veda l'ora di farmeli sconpigliare tutti da lui.

Scendo da casa dopo aver preso la chitarra, non si sa mai, salgo in macchina e parto.

Bizio sono partito, circa 15 minuti e sono da te

Accendo la radio, parte un brano dei Muse, senza perder tempo inizio ad intonarlo non preoccupandomi di chi potrebbe sentirmi, d'altronde è il mio lavoro.
Tengo il tempo con i pollici sul volante, è una cosa che mi rilassa tantissimo.

Dopo circa 15 minuti arrivo sotto casa sua.
Esco dalla macchina, prendo la chitarra e vado a suonare il campanello.
Salgo le scale, il cuore, appena arrivo davanti alla porta di casa lasciata socchiusa, mi batte fortissimo.

"Ermal..."

Nonostante mi avesse chiamato lui è come se mi fossi presentato io, senza nessuno preavviso, è sorpreso, questa cosa mi riempe il cuore di gioia.

"Biz-"

Nemmeno il tempo di finire che me lo ritrovo con le braccia al mio collo, mi sta abbracciando, di nuovo, dopo settimane di lontananza da lui e dal suo corpo è di nuovo con me.
Non perdo tempo e lo stringo dai fianchi, nascondo il viso nell'incavo del suo collo e respiro il suo profumo, il suo profumo, quanto mi era mancato.

Ci stacchiamo dopo una manciata di minuti, lo guardo negli occhi, lui mi guarda:

"Quanto mi sei mancato Ermy"

Mi scappa un sorriso, un sorriso sincero, un sorriso col cuore, un sorriso che da un po' non spuntava sul mio viso.

"Anche tu mi sei mancato"

Sorride anche lui, ci guardiamo per qualche secondo con un sorriso ebete in faccia.
Io e lui, soli nella nostra bolla.

"Andiamo in studio bì? "

Spezzo questo silenzio così, non so perché sinceramente, nonostante non fosse un silenzio imbarazzante, ma anzi, era un silenzio che ci stava contendendo di riscoprirci anche solo attraverso lo sguardo.

"Si, andiamo. L'hai visto lo studio nuovo?"

Mi chiede mentre andiamo al piano superiore.

Mi guardo intorno, osservo le foto appese al muro incantato.
Fabrizio con Anita e Libero è qualcosa di quasi sublime.

 ||OneShots|| MetaMoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora