Romantica

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Ermal era a conoscenza di quanto Fabrizio lo amasse, ormai si professavano amore quasi da 2 anni, insomma sapeva bene quali follie avrebbe mai corso per lui.

Ma quella sera sembrava tutto molto strano.

Fabrizio era solito organizzare sorprese per il suo ragazzo, ma quando nella giornata di ieri i due si erano incontrati, Moro era stato vago su quanto sarebbe successo il giorno successivo;

"Oh Erm, domani ci sei?"

"Certo, che intendi fare?"

"Giocare.."

Era stata l'ultima conversazione dei due, Ermal si era limitato ad accettare.

Spesso Fabrizio si divertiva a dare delle "regole" ail suo riccio, come una specie di comandamenti, per evitare di rovinare la tanto attesa sorpresa.
Questa volta era stato quasi misterioso, Ermal proprio non capiva il motivo di ciò.

L'unico limite che hai, è quello di non raggiungere casa mia prima delle 23.

Ermal così fece, lavorò tutta la mattina, pranzò tranquillamente e nel pomeriggio si dedicò alla sua passione, quasi dimenticando le parole dell'amato.
Solo quando il sole tramontò e la città fu illuminata solamente dalla fioca luce delle stelle il Barese cominciò a prepararsi per raggiungere l'altro.

Non diede tanta importanza ai vestiti, un po' come sempre, mise una maglia grigia con i pantaloni neri e le scarpe dello stesso colore.

Prese tutto, salì in macchina, accese la radio e guidò fino a casa del suo amato, pensando a cosa avrebbero fatto.

Quella sera era abbastanza calma, c'era poca gente in giro, qualche gatto, la luce della luna e le luci dei lampioni a fargli da strada.

Dopo aver parcheggiato, camminò velocemente verso casa sua senza perdere altro tempo, anche perché non gli piaceva arrivare in ritardo nei posti, soprattutto ad un appuntamento.

Appena si avvicinò vide che la porta di casa era aperta, quindi entrò ma trovò tutto buio.

"Bizio? Ci sei?"

Disse mentre cercava l'interruttore della luce, che dopo aver sbattuto contro qualche mobile, trovò e illuminò la stanza.

Sopra al mobile su cui aveva sbattuto trovò un bigliettino.. non sapeva se fosse rivolto a lui, magari erano cose sue personali, ma decise di leggerlo comunque.

Scendi in cantina

Lette queste 3 parole capì immediatamente che quel messaggio era per lui.

Dove cazzo sta la cantina? Pensò.

"Eddaaai Fab". Disse ridendo leggermente e dopo qualche tentativo trovò una porta che portava a delle scali.

Ermal sapeva che Fabrizio spesso gli faceva scherzi, o comunque si divertiva a fare queste cose strane, quindi non andò curandosene.

Riaccese le infinite luci per evitare di cadere su qualcosa -e morire- , scese le scalinate che portavano di sotto.

Chi avrebbe trovato?

Magari un Fabrizio affascinante come sempre che lo stava aspettando per una cenetta romantica in cantina?

Assolutamente no.

Ancora niente.

"Ti odio sappil-"

Non fece in tempo a finire la frase che le luci si spensero improvvisamente.

Vuoto, i pensieri di Ermal diventarono spenti come un buco nero.

 ||OneShots|| MetaMoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora