La stagione dell'amore silenzioso

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Cari Ermal Meta e Fabrizio Moro, saremmo onorati se accettaste di essere ospiti della prossima puntata del serale per duettare con alcuni ragazzi della scuola.
-La direzione di Amici

Non appena la mail arrivò ad entrambi, questi rimasero un po' di tempo al telefono, vista la distanza.

"Che dici? Ti va di andare?"

"Non lo so amò.. ce sta un sacco de gente che ce guarda.."

"Appunto Bì! Sarebbe un ottimo modo per prendere confidenza con la nostra realtà.."

"Ce penso.."

"Promettimi che lo farai.."

"Certo amore"

******

Buongiorno, vi scrivo a nome anche di Fabrizio Moro.
Siamo contentissimi di accettare il vostro invito, onorati di averlo ricevuto!
EM,FM

"Ok Bizio, sei più tranquillo?"
Disse il riccio accarezzando il viso del compagno mantenendo il portatile con l'altra mano.
"Abbastanza, per me conta sta con te"
Ermal sorrise, in fondo pensava le stesse cose.

Era botto fonda ormai, Fabrizio era arrivato in tarda serata nella bella Milano.
Stanco, si lasciò stringere dalle calde braccia del ragazzo, accarezzandogli le mani e stringendole tra le sue.
"Sei stanco?"
"Un po', in treno non ho fatto altro che pensarti"
"Amore.." "mi sei mancato tanto" disse l'altro posando un bacio dolce sulle labbra del Romano.
Questi socchiuse gli occhi, un po' per godersi il momento, un po' per via della stanchezza.

I due, sul divano si sistemarono meglio, per sfruttare al meglio la comodità dell'oggetto, senza rinunciare allo stare insieme.
Ermal stava seduto, Fabrizio steso con la testa sulle sue gambe.

"Bizio"

Ormai era quello il suo nome, semplicemente Bizio.

Ermal non rimase stupito del fatto che al suo "richiamo" non ci furono risposte, visti gli occhi serrati e le labbra leggermente socchiuse.
L'unico sveglio rimaneva l'albanese, che sorride vedendo così il compagno, gli accarezzò amorevolmente i capelli per poi cercare di alzarsi senza svegliarlo.
Prese infine una coperta e la utilizzò per coprire il corpo di Fabrizio, decisamente sfinito.
Prima di recarsi in camera da letto posò un bacio sulla fronte del Moro e gli sussurrò parole dolci come "buonanotte".

Era stupendo anche mentre dormiva come un bambino.

Ermal si liberò del superfluo, ovvero dei vestiti, per poi mettersi comodo a letto.
In un attimo si addormentò, col sorriso sulle labbra, pensando a Fabrizio che finalmente era di nuovo con se.

****

Quella mattina Ermal si risvegliò diversamente dal solito: delle braccia tatuate gli cingevano i fianchi e delle morbidi labbra sfioravano la delicata pelle del collo del riccio.
Sorrise, si girò verso il bel Moro e fece combaciare le loro labbra.

"Da quanto tempo non mi svegliavo così"
"Da quando te ne sei annato da casa mia"
Disse il maggiore ridendo e ribaciando l'altro.
"Hai fatto i biglietti?"
"Sono compresi, è tutto pronto"
"E casa tua è pulita? O se il solito porco?"
"Tranquillo, stamo in hotel"
Le risate dei due echeggiavano nella camera, Ermal si avvicinò ancora al corpo dell'altro, lo strinse e cominciò a riempire di dolci carezze.

Era sorto da un paio d'ore il sole del venerdì mattina, quel pomeriggio i due sarebbero partiti per Roma, per effettuare le dovute prove tecniche per far sì che la sera dopo sarebbe stato tutto impeccabile.

"Amo che dici, con chi mi faranno duettare?"

"Non avevi scritto una canzone per un ragazzo?"

"Si ma.. forse.. non credo si sappia come cosa"

 ||OneShots|| MetaMoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora