Stessa situazione del giorno prima,cerco di mangiare il più in fretta possibile quello che ho nel piatto,per potermi fiondare nel mio amato giardino quando sento la mamma rimproverarmi:
<Oi Hiyo non mangiare così in fretta ti sentirai male dopo!>
<Ma lasciala stare Yoè,vuole solo sbrigarsi per andare a giocare> mi difende papà rivolgendomi un sorriso a 32 denti,
<dai su vai! Penso che il tuo amico sia arrivato,corri corri!>,dette quelle parole mi fiondo immediatamente in giardino.Lui è già lì ma...come dire,sembra diverso.
Sta fermo in mezzo al giardino con le braccia dietro la schiena come a nascondere qualcosa, e...mi sta fissando.
<Cos'hai dietro la schiena? Fammi vedere fammi vedereee> dico mentre avanzò con fare curioso.
<No! Non te lo faccio vedere hahaha!> risponde lui a tono e muovendo leggermente la testa ai lati con aria di sfida, <ah si?> dico scattando in avanti cercando di acchiapparlo per un braccio,ma lui aveva capito le mie intenzioni,quindi facendo un salto di lato comincia a correre per allontanarsi il più lontano possibile da me,lasciandomi stoccafissa in mezzo al prato.
Rimango li in piedi per minuti a fissare dei ciuffi d'erba che si muovono in avanti e in dietro per via del vento leggero, e come se non bastasse come sottofondo ho le sue risate lontane,cessate quest'ultime però sento una mano sulla spalla e poco dopo:
<Ehi,stai bene? Ti sei arrabbiata con me? Yorih> mi dice lui quasi sotto voce.
Mi giro verso di lui,ora siamo faccia a faccia.
Inclino di poco la testa e noto che la sua mano destra stringe un peluche a forma di orsacchiotto...*Che carino. Lo voglio*,
<Si dice Hiyoriiii> urlo,e con uno scatto veloce allungo il braccio e gli strappo l'orsacchiotto di mano.
<NOO è MIO!RIDAMELO> sento le sue urla alle mie spalle.Pochi istanti dopo sento l'orsacchiotto tirare...mi giro e lo vedo intento a tirarne la zampa opposta,
<ridamelo è mio Yoriiih,sei cattiva!> mi urla praticamente in faccia, <NO!> gli urlo per tutta risposta.
Entrambi incominciamo a tirare sempre più forte il pupazzo alle estremità opposte,fin quando non sento delle mani prendermi per i fianchi e caricarmi sulle spalle...(sacco di patate).
<Adesso basta così! State litigando troppo,per oggi avete finito!> urla mio papà riportandomi dentro casa,mentre io...mi giro a guardare da sopra la spalla il bambino che è rimasto lì...fermo a piangere e a stroppicciarsi gli occhi,ma che subito dopo viene portato via in braccio anche lui dalla sua mamma.
Nel momento in cui il papà mi lascia scivolare a terra,mi accorgo di avere ancora tra le mani il tanto desiderato orsacchiotto con una zampa scucita e a penzoloni,la cosa strana è che dopo la lunga lotta per ottenerlo adesso mi sento male per lui,*ho rotto il suo pupazzo, adesso sarà arrabbiato con me*.
Tante domande mi passavano per la testa in quel momento mentre delle piccole lacrime rigavano il mio piccolo viso.Vengo riportata alla realtà da un rumore forte ma soprattutto assordante...la maledetta sveglia *devo cambiare la suoneria di quella merda ahhh*.
Do qualcosa come due o tre colpi al display del telefono finché non cessa la sua tortura sonora,ormai più o meno cosciente sono costretta ad alzarmi.
Apro lentamente gli occhi facendovi penetrare lentamente alcuni raggi di luce provenienti dalle persiane,con la bocca impastata mi stiracchio scrocchiando tutte le ossa*ahh goduria suprema*,giro leggermente la testa e...ho un rapido flash di quanto sognato fino a pochi istanti fà:
<M-ma...cosa cazzo...perché?> chiedo al muro che mi fissa intensamente tanto quanto lui fissa me.
Detto ciò mi alzo a sedere molto svogliatamente dal letto,rimango seduta per qualcosa come tre minuti nel più totale silenzio,per poi alzarmi dal mio unico grande amore dirigendomi verso il bagno per prepararmi...<Si và all'inferno aaaaahhh!> affermo ancora mezza assonnata mentre esco dalla mia camera.Capito il perché del primo capitolo corto?
Cooomunque d'ora in avanti i capitoli saranno più lunghi eheheheh!~Ciao ciao❀
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The Red Line 🎈 ||Kim Taehyung||
FanfictionLee Hiyori una ragazza di 17 anni, che ha vissuto i suoi primi 7 anni di vita a Daegu. Durante questi anni, fece amicizia con un bambino del quale ora non ricorda ne nome ne viso. Costretta poi a trasferirsi in Italia, col tempo si dimenticò quasi d...