*Cos...no aspetta,aspetta,aspetta!...cosa ho appena detto? Ho appena dato dello stronzo a-al mio professore? E per giunta ad uno di quelli che contribuisce a rendere la mia vita scolastica un'inferno*
*Forse ho solo immaginato di dirlo?...no no l'ho urlato davanti a tutti...*
*Voglio.morire.adesso*<ina?ignorina? Signorina Lee! Mi sta ascoltando?!> vengo riportata alla realtà dalla voce troppo forte per i miei gusti del prof. <Ah? Si certo!> provo a rispondere nel modo migliore possibile cercando di contenere il disagio che questa situazione mi sta creando *c'è troppa tensione qui*.
< Bene,il telefono prego > vedo la sua mano tendersi di fronte alla mia faccia,
<come scusi?> dico in modo assente,cercando di allontanarmi di poco dalla sua mano <mi dia immediatamente il suo telefono! E non me lo faccia più ripetere>,mi urla praticamente addosso.
In questo momento riesco a sentire tutta la pressione degli sguardi dei miei compagni di classe,sento perfino una risata soffocata.
*Basta,qui stiamo solo facendo 'teatrino' per chi ci sta intorno. Sono stanca e penso di non avere più niente da perdere ormai*.<Bene!> dico in tono stanco ed ormai impaziente *voglio uscire di qui*
<non ci sarà bisogno di ripetere professore perché io-> interrompo la frase,mi alzo di scatto facendo strusciare di proposito la sedia,mi chino a prendere lo zaino per terra; mi volto nuovamente verso il professore e riprendo la frase interrotta dicendogli: <-perché io adesso me ne vado, arrivederci e buon proseguimento!> detto ciò esco con una strana 'euforia' (se così si può chiamare) e nervosismo dalla classe.
<Signorina Lee! Ritorni subito indietro,adesso!>
sento le urla del prof. alle spalle,ma senza più voltarmi continuo spedita verso l'uscita della scuola. Passo praticamente incurante in mezzo agli sguardi dei ragazzi,che sicuramente avendo sentito le urla dell'insegnante sono usciti dalle classi per vedere cosa stesse accadendo.
Arrivata davanti al cancelletto della struttura tutta la sicurezza di pochi minuti fà mi abbandona completamente per un istante che mi sembra durare una vita; *se tornassi indietro adesso è chiedessi scusa, forse me la caverei con una strigliata da parte del corpo insegnanti e basta...* per poi tornare come un fulmine a ciel sereno, accompagnato da un pensiero che si fa sempre di più strada nel mio cervello, subito dopo quest'ultima riflessione avvolgo la mano intorno alle sbarre di ferro del cancelletto
<Fanculo!> tiro con forza ed esco una volta per tutte da questo mio giornaliero inferno.Sono già le 11:10 a.m. quando le mie gambe cominciano a farsi sentire pesanti, e chiedono chiaramente una panchina o qualcosa di simile per riposarsi; nel tentativo di trovarne una per sedermi, intravedo un bar e subito decido di entrarci *sto giusto morendo di fame...per non farmi mancare niente eh!*.
Mi accomodo in uno dei tavoli a muro, e aspetto che il cameriere venga a prendere la mia ordinazione *eh daii su muoviti,io qui sto morendo di famee*.
<Buongiorno,cosa desidera?> mi chiede un ragazzo con aria molto scazzata,che picchietta nervosamente le sue lunghe dita dietro il taquino nero che ha in mano, <'giorno,beh...prendo un toast,un succo ai mirtilli ed un caffè macchiato>. Rispondo velocemente e senza nemmeno guardare in faccia il cameriere in piedi di fronte a me *sono troppo nervosa aaaahh*, <bene arrivano subito!> risponde anche lui velocemente e svogliatamente per poi allontanarsi.*Devo parlare con Han* prendo il telefono e prima di scriverle controllo l'ora,per farmi un'idea di che ore siano là,
<mmhh qui sono le 11:30 a.m. quindiii...ah! Le 19:30 a.m. perfetto>
*ma allora siamo sveglie eh?*, apro la chat e digito velocemente:
Tu:
Oiii Hanhan ci sei?? Devo raccontarti una cosa tipo...AHGAHGAHAGAHAGH importante.
Tu:
MUOVITI!!!!.Chiudo la chat,entro un pò su instagram per ammazzare il tempo mentre aspetto il mio cibo *Yahh Muoviti Han*.
Inizio a scorrere le varie foto e ogni tanto metto qualche 'mi piace' ai meme tra una foto e l'altra *Han rispondimii*.
<Ecco quà,toast,succo e caffè. A lei!> la mia attenzione viaggia dal telefono alla mia ordinazione che fisso per qualche secondo...<Ah,si! Grazie...> *cavolo Hiyori riprenditi su su!*.
Vedo il cameriere alzare un sopracciglio come sorpreso dalla mia reazione, mi dice un: <di niente> e si dirige verso un altro tavolo.
Chissà cosa avrà pensato...d'un tratto mi sento completamente stanca, penso sia per l'atto di coraggio compiuto poche ore fa! Faccio un lungo sospiro e do un morso al toast...<cazzo brucia ahia!> ho la lingua dolorante per via del formaggio fuso all'intero del maledetto toast,*ma con cosa cavolo l'hanno scaldato? Con la fiamma ossidrica? Ahh*.
Dopo pochi istanti sento una piccola bollicina sulla punta della lingua *grandioso*, prendo un sorso di succo e comincio a fissare un punto non-definito davanti a me.*Non ne sto facendo una fatta bene! Penso che la giornata di oggi sia una delle peggiori di tutta la mia vita...Ahhhh perché sembra tutto così difficile?!*. Finisco di mangiare tutto in fretta,pago e mi dirigo verso casa.
Con l'aria fresca di Ottobre e la musica sparata a 100 negli auricolari mi incammino; in giro noto che qualche negozio ha già decorato le vetrine con fantasmi,zucche e ragnatele in attesa di Halloween *cavolo è una vita che non lo festeggio*.All'improvviso la mia suoneria prende il posto della musica che stavo ascoltando,sfondandomi un'orecchio *Forse American Idiot non è una buona scelta come suoneria...* guardo il display e sbianco completamente leggendo quel nome salvato così dolcemente,ma sapendo che di 'dolce' non ci sarà nemmeno l'ombra,fra le parole che mi sentirò dire tra pochi secondi.
Scollego le cuffie e con riluttanza scorro il dito sullo schermo:
<Pronto? Papà?>
<Dove sei?>
*è troppo calmo,troppo calmo* con la paura crescente rispondo:
<A-al corso...s-senti papà se sei arrabbiato per la scuola d-davvero lo capisc->
<Sono a casa ti sto aspettando. Ti conviene volare>,dopo quelle parole rimango per...credo cinque minuti buoni, a fissare un albero davanti a me col telefono ancora sull'orecchio *ho avuto una bella vita. Addio mondo*.
Ritorno lentamente alla realtà, cercando di capire la conversazione più corta mai avuta con mio padre,e dopo averla analizzata metto il telefono con le rispettive cuffie in tasca;e prendo la strada per casa in completo silenzio,senza nemmeno più un pensiero per la testa.Sono da quindici minuti in piedi davanti alla porta di casa mia con la mano sul pomello...so bene che hanno chiamato mio padre da scuola,so bene che sicuramente hanno dato la loro versione della storia,dicendo tante di quelle cazzate che al solo pensiero mi girano ancora di più!
Cerco di prendere più aria possibile,giro la chiave nella serratura; apro la porta abbasso lo sguardo e fisso il punto dove il tappeto d'ingresso e il parquet interno si incontrano, tracciando il confine più difficile da superare della storia.
Alzo lentamente la testa e dò un'occhiata all'interno,riesco solo a sentire il brusio della televisione accesa,non c'è traccia di mio padre...rilasciando tutta l'aria che avevo ispirato poco fà entro lentamente e mi chiudo la porta alle spalle,
<sono a casa>.Uhuhu,è successo tutto così in fretta mammina mia...
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The Red Line 🎈 ||Kim Taehyung||
FanficLee Hiyori una ragazza di 17 anni, che ha vissuto i suoi primi 7 anni di vita a Daegu. Durante questi anni, fece amicizia con un bambino del quale ora non ricorda ne nome ne viso. Costretta poi a trasferirsi in Italia, col tempo si dimenticò quasi d...