Capitolo 8

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HARRY'S POV

Quella ragazza. Lei.. Lei é diversa. Di solito le ragazze mi cadono ai piedi. Mi perseguitano. Ma lei, anche se le faccio la corte, é forte, non si lascia andare, ma le piace. Ha un carattere forte, anche se timido. E poi, i suoi occhi. Sono verdi come i miei, ma più chiari. Sprizzano.. No. Non sprizzano felicità. Io sento che ha un passato molto brutto. Per via di suo padre.

Voglio che ricominci a sorridere, perché amo il suo sorriso. Credo di avere un' attrazione verso di lei.

Lo so che ho pensato di amarla.. Ma non sono ancora sicuro. Insomma.. Non ho mai amato nessuno. C'é da aspettarselo da uno come me.

Sinceramente mi sto annoiando ora. Voglio chiamare Jessie.

"Pronto?" Ha la voce roca, si sará svegliata..

"Ehi, emh.. Disturbo?"

"No no.." Fa uno sbadiglio. Come pensavo.

"Sicura?" Dico ridendo.

"Mmh eh vabbè."

"Ti va di uscire?"

"Mh ok." Dice.

"Ti passo a prendere tra 20 minuti.."

"Cazzo allora mi devo sbrigare!"

Mette giù.

Oddiomio questa ragazza mi sorprende ogni volta.. Ma appunto, é una ragazza!

JESSIE'S POV

Ho deciso di mettermi dei jeans lunghi, siamo in Settembre. Poi metto una felpa dei Lakers e le Converse nere.

Vado in bagno, mi trucco un po' e scendo le scale.

Mia mamma non c'é, sennò non mi avrebbe permesso di uscire. Quindi ne approfitto.

Sento il campanello suonare, giusto in tempo.

"Ehi" mi dice sorridendomi. Mi sono mancate le sue fossette, anche se l'ho visto ieri.

"Ehi, allora dove andiamo?" Dico mentre usciamo.

"Dove é la macchina?" Chiedo.

Alza il braccio e vedo due caschi da moto.

"Oh nono tu non mi fai salire in moto!"

"Eh no ora tu vieni!" Dice ridendo. Alla fine cedo.

"O-okay.."

Salgo in moto e metto il casco. Non vorrei disturbarlo, quindi metto le mani sulle mie gambe.

"Non vorrai morire vero? Metti le mani qui." Mi dice, prende i miei polsi sui suoi fianchi. Ok sono un tantino rossa in viso.

"Okay, ora partiamo." Accende la moto.

"Ma non credo che possiamo camm.." Non mi lascia finire perché sfrecciamo. Un piccolo urlo lascia la mia gola. "Oddio!"

Lui ride divertito, e anche io.

A dire la verità non è male.

Arriviamo in un parco, a me familiare. Mi viene un groppo in gola.

"Eccoci. Ti piace il posto?" Dice.

Fingo di stare bene.

"Si." Dico, facendo un sorriso falso.

Andiamo al bar vicino e prendiamo un gelato. Poi ci sediamo sulla panchina del parco.

Mentre mangio penso a quel parco.

Mio padre. Mi ci portava sempre. Era diverso, era sincero, non mentiva mai, c'era sempre.

Ma non so perché se ne é andato.

Ha lasciato me e mia madre, senza un motivo. Uccidendoci dentro.

"Ehi. Tutto bene?" Mi chiede.

"Emh si tranquillo.." Mi scappa una lacrima. Lui se ne accorge.

Lui mi guarda stupito e mi abbraccia.

"Ehi, no non piangere, piccola no."

Il mio cuore fa un salto alla parola 'piccola'. Mi sento gia meglio.

"Shh ci sono io."

Mi strofina la schiena e mi bacia la fronte.

"H-Harry.." Dico.

"Si?"

"Mio padre.. Mio padre mi ci portava sempre in questo parco.. Finché non se ne é andato." La mia voce si spezza alla fine. Merda.

"Oddio mio.. Mi dispiace." Mi dice. Attirandomi di nuovo tra le sue braccia.

"Certo che faccio schifo a scegliere dei posti decenti eh?" Dice.

Ridacchio prima di staccarmi.

"Grazie." Dico.

"Non devi ringraziarmi. Sai.. Mi hai fatto scoprire un lato dolce di me.." Diventa un po' rosso in faccia. Sorrido.

"Tranquillo non rovino la tua reputazione da stronzo." Dico ridendo.

"Ma ehi!" Dice diventando ancora più rosso. Rido ancora di piú. Mi prende in polso, ma io casco all'indietro, con lui sopra.

DI NUOVO.

Alla fine divento rossa anche io. Oh due pomodori maturi.

Smettiamo di ridere e i nostri occhi si incastrano, unendosi.

Lui di avvicina. I nostri nasi si toccano.

"Sei così bella.." Mi dice, quasi sussurra.

I miei occhi sono a forma di cuore, e quest' ultimo batte a cento all'ora.

"Harry.." Dico.

Sta per avvicinarsi quando suona il telefono.

No. Lo ignoro.

"Oh non me ne frega proprio niente." Dico, e metto le mie braccia sul suo collo, attirandolo.

Ci baciamo con passione, non me ne importa di niente del telefono. Ho bisogno di quella sensazione per stare bene. Sono dipendente dalle sue labbra. Sono dipendente da lui.

Abbassa le sue mani ai miei fianchi, facendomi venire la pelle d'oca.

Dio questo ragazzo.

Infila le punte della dita sotto la maglietta ed inizia a baciarmi la mascella quando...

|continua|

Sorprese?😏

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