Capitolo 12

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She will be loved

"Ciao mamma.

Oggi sono diciotto anni che mi hai messo al mondo, ma, sono anche sei anni che il mondo mi ha levato te.

Sto piangendo mamma, sono rotta dentro, la tua assenza mi sta bruciando l'anima, cerco di essere la dura di sempre fingo un sorriso e vado avanti sperando di lasciarmi tutto il mio passato alle spalle, tutto, tranne te, tu sei indimenticabile.

Ai ragazzi non ho parlato della mia forte depressione, ma penso che non é importante.

Certe volte mi domando perché mi é stato levato tutto tutto in fretta, tu, Jason e Papà, sono così cattiva da non meritarmi amore da nessuno?

Penso sia così che debba andare, mi piace un ragazzo é amico di Ashton, il suo nome é Luke, é bipolare secondo me, certe volte é carino e certe volte é peggio di una donna in attesa, forse sai perché mi sono innamorata? Perché i suoi occhi sono la cosa piú bella e piú straziante, sono come una piacevole tortura per me.

Basta parlare di Luke oggi e il nostro giorno e papà non c'é, i rapporti si sono un pó stabiliti, a volte ci parliamo a telefono o ci mandiamo dei messaggi, oggi l'avevo invitato solo a lui chiariamo che di Anne non me ne frega niente e tanto meno del bebè che porta in grembo, comunque l'avevo inviato a venire qua per passare questa giornata insieme come tutti gli anni, ma lui non viene deve andare a fare l'ecografia con Anne, mamma il mio cuore non ce la fa piú.

Passo le giornate a dormire, a pensarti, a stare con i ragazzi, a litigare pesantemente con Luke. " Ad interrompere la mia scrittura fu il campanello.

"Hailie puoi aprire tu!?" Mi gridarono i ragazzi dalla cucina, asciugai le lacrime, misi la penna in mezzo al diario e mi alzai sbuffando, aprì la porta, oh, una puttanella di Luke.

"Luke é in casa?" Mi disse dolcemente la ragazza dai capelli neri e gli occhi dorati, aveva un viso dolce, imitai il suo sorriso, anche se dentro stavo morendo.

"Vieni entra." La ragazza non era per niente vestita come le altre che venivano, aveva degli skinny jeans neri strappati, delle converse nere e una maglietta dei nirvana la cosa che faceva capire che non era una troia di prima categoria era che non aveva nemmeno un filo di trucco.

"Comunque piacere Hope." Sempre sorridente mi allungò la mano.

"Piacere mio, Hailie." Strinsi la mano alla timida ragazza, dalla cucina uscirono i ragazzi.

"E una amichetta di Luke?" Domando Mike, Hope divenne subito rossa e abbassò lo sguardo.

Dalle scale spuntó Luke con solo un'asciugamano in vita, rimasi scioccata da così tanta bellezza.

"Vieni qua bellissima." La ragazza tremante andò da lui. "Spero che questa volta non saró disturbato."

So che parlava di me, ma io non diedi importanza e andai a sedermi, apri il mio diario e continuai a scrivere.

"Hai visto mamma? Forse avevi ragione tu forse tutti noi abbiamo un destino scritto, nel mio ci deve essere scritto sofferenza e dolore.

Mamma ora devo andare, come ogni anno canto la nostra canzone e la canterò anche oggi, ti amo mamma, si avevi ragione anche lì, che l'amore tra madre è figlia e la cosa piú potente di tutte."

"Hailie?" Calum spuntó dalla cucina, mi asciugai le lacrime e gli feci un sorriso stanco.

"Possiamo, ecco, possiamo almeno farti gli auguri?" Mike e Ash guardavano la scena da dietro la porta, li ho visti.

Give me love ~ Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora