Capitolo 19

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Sky.

"Oh certo stupendo! La scorsa settimana mi é stato detto lo stesso! Io oggi dovevo uscire da qui!" Mi sistemai il fiocco della bandana e sbuffai arrabbiata, già una settimana che sono in questa schifo di ospedale, che poi tanto schifo non fa, una settimana che conosco Jake, una settimana serena.

"Dai Hailie, sono altri due giorni e poi c'é una buona notizia!" Mi disse entusiasta il dottore, mio padre mi stringeva la mano, mi fece un sorriso.

"Cosa?"

"Non hai sette mesi, i miei calcoli erano sbagliati." Per me quella frase non cambiò nulla.

"É sempre un tumore al cervello, prima o poi anch'io devo andarmene, con il cervello non é facile sopravvivere a lungo." Dissi, il dottore sospiró.

"Non dire stupidaggini S

cott, fai finta che é una partita a pallavolo, lo sport che ami tanto, tu hai sempre stracciato i tuoi avversari, ora, il tumore é il tuo avversario piú grande, lo devi sterminare senza lasciarne nemmeno la polvere."

"Ha ragione tuo padre Hailie." Il dottore mi mandò uno sguardo dolce.

"Mamma amava la danza." Dissi guardando papà, lui rimase a guardarmi, spostó lo sguardo altrove.

"Bhe io vado, buona giornata Hailie per qualunque cosa, premi il bottoncino del telecomando." Annui distratta, asciugai una lacrima.

Io e mio padre non parlammo per dieci minuti, c'era troppo rumore in quel silenzio.

"Mi manca tanto Hai." Mio padre ruppe quel silenzio."Mi manca talmente tanto da soffocare, non sai cosa farei per riaverla fra le mie braccia, per sussurrarle quanto fosse bella e quanto l'amassi , per dirle che la cosa che amavo piú al mondo era lei, l'amavo come la luna ama le stelle." Mio padre si asciugó le lacrime, i miei occhi erano pieni di ricordi, ricordi che sono vivi dentro di me da troppo tempo, uno di questi ricordi è mamma con in dosso il suo vestito del suo matrimonio in raso gli veniva morbido e le stava una meraviglia, i suoi lunghi e pochi capelli boccolati che si muovevano in base ai suoi movimenti, e le sue inseparabili scarpette da ballo con il gesso, ballava sulle note della canzone Withaout You, era il mio angelo.

"Sai Hailie, dovresti riprendere a ballare." Mio padre sussuró queste sei parole.

"Ma cosa dici papà? Lo sai come la penso!" Dissi asciugandomi le lacrime.

"La mia passione l'hai coltivata, perché non dovresti coltivare quella della mamma?" Aveva il viso stanco, ci credo, ha combattuto con la mamma e ora lo sta facendo con me.

Lo guardai, ma sei io me ne vado chi ci pensa a lui? Si c'é Anne e il suo piccolo esserino di un mese e mezzo però, so solo io come mio padre, solo io e la mamma.

"Non voglio lasciarti papà."

"Allora non farlo, combatti." L'abbracciai fortissimo, forse papà aveva ragione, forse davvero io devo combattere.

  

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"No Michael! Voglio che ti fai i capelli blu." Dissi, mio padre era andato a prendere Anne per fare dei controlli, e mi lasció con quattro cretini, il quarto sarebbe Jake!

"Invece di parlare dei capelli di Michael fatti dire da Ash che figura ha fatto." Jake e Cal ridevano con le lacrime, risi anch'io amavo vedere le persone ridere.

"Cosa hai fatto?"

"Sono scivolato perché avevano passato lo straccio e sono andato in una galleria!" Rise fortissimo, ho mai detto che amo la risata di Ash? Penso di si.

Give me love ~ Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora