Capitolo 36.

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Demons of the past.

Pov's Luke.

Come avevo potuto approfittare di lei? Se questi dubbi mi stavano macinando il cervello perché ho fatto l'amore con lei sta notte?

Tutte quelle domande mi rimbombano in testa e mi stavano fottendo il sistema nervoso, e non potevo fare a meno di rimuginarci sopra mentre guidavo verso casa.
Hailie era stanca e, anche se lei non voleva, decisi di riportarla a casa mentre i ragazzi rimasero in spiaggia.
Visto che Hailie si addormentò il viaggio in macchina fu davvero silenzioso, peccato però che non era così silenzioso dentro la mia testa.

Troppe domande, tante, è quasi nessuna risposta.

Per quanto ancora sarà la mia ragazza? Sono abbastanza forte da stare con lei fino alla fine? La amo veramente da riuscire a stare con lei?

Arrivai a casa e parcheggiai nel mio solito posto per poi spegnere il motore, Hailie stava ancora dormendo e non mi andava di svegliarla quindi, scesi dalla macchina e feci il giro dell'auto per poi aprire il suo sportello e prenderla fra le mie braccia.

Cercare di aprire la porta di casa con la tua fidanzata che dorme tra le braccia non è proprio una cosa intelligente da fare e nel mentre traffico con le chiavi lei si sveglia.

"Siamo arrivati?" Disse con la voce impastata di sonno.

"Si."

La misi giù e anche se aveva visibilmente sonno riuscì a salire in camera mentre io andai in cucina a prenderle un bicchiere d'acqua.

Quando arrivai in camera sua la trovai sotto le coperte con solo il costume, visto che i vestiti erano per terra.

In un'altra occasione giuro che avrei cercato di contenere me e la mia eccitazione, avrei provato a farla mia e sarei stato ore a dire quanto fosse bella e sexy.

E invece l'unica cosa che so fare è stare qui a fissarla nel suo stato di dormiveglia ai piedi del letto con il suo bicchiere d'acqua in mano a pensare a cosa le avessi potuto fare se non avessi avuto tutte queste domande in testa.

"Luke." Biascica nel sonno.

"Luke." Ripete.

E a tale richiesta non posso fare altro che avvicinarmi.

Alzai le coperte e mi posizionai al suo fianco.

"Sono qui." le sussurrai all'orecchio.

Lei piccola e dolce com'è si avvicinò a me e posizionò la sua testa nel mio collo e con la sua mano sinistra traccia il mio addome e immediatamente mi irrigidì al suo fragile tocco, mi sto dando dello stupido mentalmente per non abbracciarla o baciarla o stringerla a me ma non ci riesco e lei appena lo nota smette subito di accarezzarmi e si mette a sedere.

"Che c'è Luke?" Disse con un filo di preoccupazione.

"Nulla perché?"

"Mi sembri strano sei sicuro che non c'è nulla che non.."

"Ho detto che va tutto bene Hailie." Quasi mi pento del tono in cui le risposi.

"Ok, va bene. Sto andando a fare una doccia ti va di farla con me?" Chiese timidamente è quasi non diventa tutta rossa.

Vorrei davvero fare una doccia con lei ma non ero dell'umore adatto.

"No Hailie falla tu io la farò più tardi."

"Ok come vuoi." Disse delusa prima di alzarsi e dirigersi in bagno.

Mi dispiace davvero trattarla così, so che sono uno stronzo ma fin quando non mi schiarirò le idee non potrò fare di meno.

Give me love ~ Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora