Capitolo 27.

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Bye my hero.

Flashback.

La chiesa era piena di persone, io mi avvio piano nelle prime file singhiozzando, mi stringo dentro a quel vestitino rosa.
Sento alcune persone mormorare cose brutte su di me, non mi importa niente, vedo Miley piangere sulla bara del fratello.
Un uomo guardava la scena, e vidi la somiglianza con Miley e Jake, era suo padre.
"Lei? Cosa ci fa qui?" Dissi con rabbia, non parlava piangeva solamente.

"Non si vergogna!? Vada via di qui! Ha abbandonato suo figlio perché aveva un tumore! Vergogna!" Dissi spingendolo, mio padre mi prese di dietro, mi diede dei baci in testa.

"Calmati Scott, tranquilla amore.." Mi acchiappai con forza a mio padre e gridai, addio mio eroe.

Geronimo Hailie.

Fine flashback.

Secondi? Minuti? Ore? Ormai ho perso il conto. Non so più da quanto tempo sono seduta su questo stupido divano, dentro questo fottutissimo vestito rosa a guardare un punto fisso.

"Hailie per favore mangia qualcosa." Mi supplica Calum porgendomi un piatto con non so quale merda dentro.

Praticamente mi stanno implorando di mangiare ma io semplicemente non ne ho voglia, non so più quando è stata l'ultima volta che ho toccato cibo.

"Non vuoi un pasto completo ma almeno mangia qualche gressino." Non rispondo come segno di negazione e a quel punto Michael esplode.

"Cazzo Hailie non puoi fare così, devi reagire, parla sfogati con noi, piangi, urla se è necessario, non tenerti tutto dentro. Non puoi cazzo."

"Michael calma, la spaventi, per favore così non risolviamo niente." Disse Ashton.

"Hailie." Si avvicinò a me e mise una coperta sulle mie spalle poi si inginocchiò di fronte e me è prese le mie mani nelle sue.

"Jade è da quando hai scoperto che Jake è morto che non parli o non mangi più per favore, parla con noi, dicci qualsiasi cosa anche la più stupida basta che non ti tieni tutto dentro non ti fa per niente bene, sorellina per favore." Mi guardò negli occhi ed erano lucidi e pieni di speranza i miei invece erano vuoti e scuri proprio come la mia anima.

"Ragazzi lasciateci soli ci penso io." Disse la stronza entrando in salotto.

Ma sta sempre qui? Non se ne va mai? Non ha una casa o qualche cazzata del genere?

"Non mi sembra il caso Nina." Disse Ash, e cazzo se non sembra il caso.

"Fidatevi di me."

I ragazzi annuirono e lasciarono il salotto prima però mi diedero ciascuno un bacio sulla fronte.

"Allora." Disse Nina sedendosi sulla poltrona difronte alla mia. "Ti va di dirmi qualcosa?"

Oh andiamo, adesso fa anche la finta amica?

"Non parlo con le stronze." Dissi infine.

La mia voce uscì fuori molto roca e poco più di un sussurro.

"Almeno hai parlato." Fece un sorriso "Ti sembrerà stano ma anche le stronze, come mi chiami tu, hanno dei sentimenti."

Sbuffai sonoramente e incrociai le braccia al petto.

Pov's Nina.

"So già che non mi risponderai e ti limiterai solo ad ascoltare e a me questo basta."

Feci un profondo sospiro e iniziai.

"Anni fa, avrò avuto super giù 14,15 anni mi ero innamorata follemente di un ragazzo che si dia il caso era anche il mio migliore amico il suo nome era Ian ed era il ragazzo più sexy, bello e affascinante che avessi mai visto sulla faccia della terra. Siamo stati per anni e anni migliori amici poi un giorno ho capito di provare qualcosa di speciale per lui, qualcosa che andava oltre una semplice amicizia, tutto di lui mi piaceva, i suoi gesti, la sua risata, i suoi modi di fare, la sua voce, il suo modo di parlare.

Give me love ~ Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora