01.Bellyache

3K 139 251
                                    

Jack's pov

«Jack! Hai preso tutto?» Chiede mia madre

«Si» urlo posando la valigia nel bagagliaio dell'auto e salendo in macchina.

«Perfetto» esclama mettendo in moto la macchina.

Sospiro e prendo il telefono, aprendo whatsapp.

Asher⚡❣: Dove sei?
Jack: Sono appena partito, dieci minuti e arrivo in aeroporto.
Asher⚡❣: Ok a dopo
Jack: a dopo.

Mi metto le cuffie e attacco spotify, dove parte subito Crazy=Genius dei Panic! at the disco

Come previsto dopo circa 10 minuti arrivo in aeroporto, dove trovo già Asher ad aspettarmi lì davanti, così gli corro incontro e lo abbraccio.

«Pronto?» mi chiede sorridendo

«Pronto.» rispondo sicuro.

Entriamo, facciamo il check-in dei bagagli e salutiamo i nostri genitori per andare a fare gli altri controlli.

Quando saliamo in aereo io e Asher ci dividiamo, avendo posti lontani. Una volta seduto mi metto le cuffie e riaccendo la musica, poggiando la testa sul finestrino guardando fuori.

Ancora non ci credo che sto per andare a studiare in un college a New York. Non vedo l'ora di poter ricominciare, nella vecchia scuola io ed Asher venivamo presi in giro perchè credevano che stessimo insieme, mentre in realtà siamo solo migliori amici. Poi Asher è etero e fidanzato mentre io... beh non lo so. So di provare attrazione per il mio sesso, ma devo capire se si tratta di omosessualità o bisessualità. Ma per non spiegare tutto questo a gli ignoranti che spesso mi chiedono il mio orientamento sessuale dico che sono bisex ed evito i giri di parole.

Tornando al discorso di Asher, noi due non ci siamo mai allontanati, nonostante i continui insulti. A noi non importava, ma spero comunque che non succeda lo stesso in questa scuola, è comunque fastidioso.

Dopo circa un'ora sento la voce dall'altoparlante avvertirci che stavamo per atterrare e di allacciare le cinture, così ubbidisco e poco dopo scendo dall'aereo aspettando che Asher faccia lo stesso. Quando lo vedo scendere l'ultimo gradino e poggiare piede a terra subito lo raggiungo. «Siamo a New York. Ci credi?»

«No, ancora non ho elaborato.» Dice, sempre sorridente. Ho sempre amato ed invidiato questo suo sorridere sempre. Nemmeno quando è triste si toglie il sorriso dalla faccia, ma quando sa che la faccenda è seria, si fa serio anche lui.

Usciamo dall'aeroporto e saliamo sul taxi che il padre di Asher ci aveva prenotato per portarci al college.

Iniziamo a parlare per un po' e in una ventina di minuti ci ritroviamo davanti al college. Quello che sembra essere il plesso principale è molto grande, con 2 piani. Entriamo e andiamo verso la segreteria per prendere l'orario delle lezioni e le chiavi della camera, nonostante ci avvertano che è già aperta. Una volta fatto tutto, andiamo verso i dormitori, che abbiamo trovato solo dopo vari tentativi e giri a vuoto.
«Farò sempre tardi a lezione, già lo so» ha commentato Asher.

Una volta arrivati, apriamo la porta e subito ci ritroviamo due ragazzi, intenti a correre e urlare per la stanza, non essendosi accorti della nostra presenza. Guardo Asher che li fissa stranito, mentre io sono divertito da quella situazione. Mi giro di nuovo e vedo uno dei due ragazzi passarci davanti e fermarsi a guardarci. «Oh porca puttana. Jaeden! JAEDEN POSA LA MIA PIZZA E VIENI QUA! Ci sono gli altri due coinquilini!» dice il riccio davanti a noi, che viene subito raggiunto dall'altro ragazzo.

«Comunque piacere, io sono Wyatt e lui è Jaeden» dice calmo.

«Noi siamo Jack e Asher, piacere» dico trattenendo a stento una risata per la faccia scioccata di Asher.

«Dai entrate! Fate come se fosse camera vostra. Anche se è effettivamente lo è...» Dice Jaeden spostandosi in modo da farci passare.

Entriamo nella camera, che è abbastanza grande, con due letti a castello, due scrivanie e un televisore. Vedo che i due ragazzi hanno occupato solo uno dei due letti a castello così esclamo «Io sopra» battendo Asher sul tempo, che sbuffa.

Rido e poso la valigia di lato al letto, decidendo di posare i vestiti dopo. «Facciamo un giro?» chiedo ai tre

«Certo» dice Asher

«Ci sto» Dice Jaeden scendendo, o più che altro rotolando, giù dal suo letto.
Anche Wyatt acconsente, così usciamo dalla camera e andiamo fuori dai dormitori, dirigendoci nel plesso in cui si trova la segreteria.

Qui ci sono anche dei salottini in cui ritrovarsi, ed una mensa per la colazione e la cena. Nel plesso principale ci sono invece le classi e la mensa per il pranzo, divisa dall'altra per chi non usufruisce dei dormitori. Come ultima cosa decidiamo di visitare il giardino.

«Quanta gente...» commenta Wyatt

«E non è nemmeno tutta, gli altri sono in quei salotti che abbiamo visto prima» Dico io. Ci spostiamo ed andiamo verso uno dei tavolini da pic nic in cui non era seduto nessuno.

«Allora... Da dove venite?» Chiede Jaeden

«Boston» Diciamo insieme io e Asher, per poi scoppiare a ridere. «Voi invece?» chiedo io

«New York» risponde Jaeden, che prova a dire qualcos'altro ma viene interrotto

«Ehi, possiamo sederci?» chiede un voce dietro di me.
Mi giro per vedere di chi si tratti e mi stupisco vedendo il mio migliore amico delle elementari, Noah, insieme a... Finn Wolfhard. Il ragazzo che ha preso in giro me e Noah in quel periodo. Il ragazzo con cui ho fatto una rissa perché ci aveva chiamati finocchi perché sì, anche se sono magro e bassino e può sembrare strano, ho fatto box e molte risse.
Ciò che mi sembra più strano di tutto, è che insieme a lui ci sia Noah.

Guardo accigliato il riccio, che appena fa caso alla mia presenza spalanca gli occhi. «E-ehi Jack» dice nervoso

«Ciao.» dico freddo

«Jack, lo conosci?» Mi chiede Asher

«Sì Asher, lui è Finn» Rispondo. Subito Asher capisce a quale Finn mi riferisco e si acciglia anche lui.

«Ehm... Come va?» chiede Finn torturandosi le mani che hanno cominciato a sudargli.

Non gli rispondo e continuo a guardarlo arrabbiato. «Ragazzi... Che ne dite se torniamo in stanza?» Dice Wyatt, avendo capito la situazione ed alzandosi, così come Jaeden e Asher.

«Si, meglio» Dico alzandomi e iniziando ad andare ai dormitori, seguito dagli altri tre.

«Jack» Dice Finn bloccandomi dal polso e facendomi girare. «Posso spiegarti»

«Cosa dovresti spiegarmi? Che mi hai fatto passare i 5 anni peggiori della mia vita? Che mi hai rovinato l'infanzia? Questo vuoi spiegarmi? E tu» Dico girandomi verso Noah «Tu sei suo amico ora?»

«Jack, Finn è cambiato» Dice lui

«Certo, com'è cambiata la mia vita per colpa sua» Dico puntandogli il dito sul petto e andando verso Asher, Jaeden e Wyatt. «Possiamo andare.» dico per poi andare verso la mia camera, trattenendo le lacrime.

Ehiii
Ecco a voi una nuova storia Fack. Dire che questa idea mi frullava nella testa da un po' sarebbe una bugia, perché l'ho avuta ieri sera alle 2 di notte HAHAHAH
Proverò ad aggiornare il prima possibile.
Lov u

𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐏𝐑𝐎𝐎𝐅 [𝐅𝐚𝐜𝐤]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora