𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐏𝐑𝐎𝐎𝐅 [𝐅𝐚𝐜𝐤]

05. Nervous

Jack's pov

Mi sono alzato presto oggi. Non ero ancora sicuro sulla sfida da far fare a Finn. Avevo già in mente qualcosa, ma avrebbe implicato che io e lui dovessimo stare insieme, vicini ma soprattutto soli. Nonostante io lo stia perdonano, l'idea di passare molto tempo solo con lui mi da fastidio. Ma non avevo altre idee, quindi o la va o la spacca. Mi alzo, prendendo un foglio di carta, per poi scrivere la sfida.

Finn pov's

Mi alzo, sentendo ancora bussare alla porta. Una volta aperta, non vedendo nessuno, abbasso subito lo sguardo, trovando il secondo biglietto.

Seconda sfida: dovrai offrirmi
una cena :)

«chi è, un'ammiratrice segreta?» chiede Noah dietro di me, facendomi prendere un colpo.

«Dio santo Noah, un infarto mi hai fatto prendere» dico, posando il biglietto nella tasca.

«Se sei un cagasotto non è colpa mia» dice alzando le spalle e rientrando in camera.

Faccio lo stesso e vado per svegliare Gaten ma noto che ha un pene disegnato sul naso. «Che cazzo hai fatto Noah?» gli chiedo allora

«Dai l'ho reso più bello» dice lui ed io alzo gli occhi al cielo.

«E quando si sveglia?» chiedo

Come non detto...

Jack's pov

Sento un urlo provenire dalla stanza accanto alla nostra, seguito da «NOAH! GIURO TI UCCIDO» e vari rumori

«Chi è che scopa?» chiede Wyatt ancora mezzo addormentato.

«Non lo so...» rispondo, uscendo dalla stanza.

Vado nella stanza accanto che è stranamente aperta, così entro.

Una volta dentro vedo Noah e un altro ragazzo rincorrersi.

«Jack! Salvami» mi dice Noah ancora correndo

«Che hai... Oddio ma quello è un cazzo?» chiedo vedendo il disegno sul naso del ragazzo riccio.

«Si...» dice Noah trattenendo le risate.

«Vediamo se riderai ancora dopo che ti avrò...» dice il ragazzo, avvicinandosi a Noah ma venendo fermato da Finn dietro di lui.

È senza maglia ed ha i ricci scompigliati e la faccia assonnata.

Degludisco guardandolo per poi balbettare «I-io volevo solo contr... V-vado...» dico per poi uscire dalla stanza e tornare nella mia.

Che cazzo mi era successo?

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«Ehi Jack» dice Sophia, facendomi alzare lo sguardo, visto che ero appoggiato sul banco a braccia conserte fissando il vuoto.  «Posso...?» mi chiede indicando il posto accanto a me

«Certo» alzo le spalle, preso nei miei pensieri

«Tutto ok?» chiede dopo alcuni minuti di silenzio