Capitolo 4

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Quando siamo all'interno lui chiude la porta è mi trovo con la schiena al muro e le sue labbra sulle mie, però interrompo il bacio per scherzare e lui mi guarda con fare interrogativo, poi io gli sorrido, lo prendo per il colleto della maglia e lo attiro a me, per baciarlo.

Dopo quella che sembra un'eternità, ci stacchiamo l'uno dall'altra per riprendere fiato, e ci guardiamo negli occhi per un periodo di tempo indeterminato.

Quando cominciano a farmi male i piedi a stare lì ferma parlo

«Andiamo su?»

«No, ti faccio fare tutto il giro della casa, così vedi il seminterrato, tutto il nostro piano, il piano dei nostri genitori e il cortile»

«Va bene» dico prendendolo per mano e intrecciando le nostre dita

Ci dirigiamo verso una porta dietro la cucina e scendiamo le scale, appena entriamo nel seminterrato non vedo bene quello che c'è al suo interno, però Damian si affretta ad accendere la luce.
Vedo che ci sono il biliardo, il calcetto, ping-pong e altri giochi
Dopo mi porta da un lato della stanza facendomi entrare in un'ulteriore luogo buio, solo che quando accende il lampadario vedo che non fa molta luce e noto anche che ci troviamo all'interno di una sala cinema

«Ti faccio vedere anche l'ultima stanza del seminterrato, vieni»

«C'è un'altra stanza? Ma quanto è grande questa casa?»

«Fidati, è enorme, forse è anche troppo grande per quattro persone»

Ci dirigiamo verso quella che è l'ultima stanza del seminterrato, da quanto ho capito, e davanti a me c'è una vera e propria palestra

«Chi si allena qui dentro?» gli chiedo curiosa

«Io, a volte mio padre è ogni tanto invito qualche amico, ma principalmente mi alleno io qua dentro, è la "mia" stanza»

«Okay»

*****Quando torniamo nella zona living mi prende per mano e mi porta su per le scale che portano al mostro piano, e mi conduce verso un corridoio situato tra la sua camera e la mia, dove c'è una stanza alla fine

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Quando torniamo nella zona living mi prende per mano e mi porta su per le scale che portano al mostro piano, e mi conduce verso un corridoio situato tra la sua camera e la mia, dove c'è una stanza alla fine.

Quando entriamo rimango senza fiato, è una vasca idromassaggio, con lavandino in parte e sul retro della porta c'è un cartellino con scritto Qui ci entrano solo i/le ragazzi/e, così decido di girarmi verso di lui ed esprimergli i miei "dubbi"

«È per noi due?»

«Si, beh, all'inizio era solo per me, però ora ci sei tu e quindi è nostra d'ora in poi»

«E fu così che una delle persone più stronze che io conosca, divenne la più dolce, di tutte» gli dico con un sorriso

«Per favore, non ricordarmi che mi sono comportato di merda, ti prego, me ne vergogno tantissimo»

Lui, Il Mio FratellastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora