Capitolo 9

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Mi sveglio perché sento il suono della sveglia del mio cellulare, sono le 7 e un quarto, tra quarantacinque minuti devo essere in classe, ma devo svegliare anche Damian

«Damian, svegliati, sono le sette e un quarto» gli dico dolcemente, ma tutto quello che ottengo sono dei lamenti

Sento una mano sulla schiena tirarmi verso il basso e mi ritrovo a pochi centimetri dal suo viso

«Damian, lo so che sei sveglio, per cui apri gli occhi e alzati»

«Dai, è così comodo il letto»

«È il mio primo giorno di scuola, non voglio fare tardi»

«Va bene, va bene, mi alzo»

«Bravo, muoviti, io vado a cambiarmi» dico per poi dirigermi verso la porta

****
«Damian muoviti, sono le 8 meno dieci» gli urlò dalle scale

«Eccomi, eccomi, tranquilla, prendo le chiavi della macchina e andiamo»

«Tu sai guidare?» chiedo dubbiosa

«Devo pur muovermi in qualche modo per andare alle feste»

«Okay, però darti una mossa»

«Sei un po' agitata oggi, che ti prende?»

«Sono nervosa e non sopporto fare tardi»

«Ahn, okay» dice lui ridendo

****

Siamo in macchina da cinque minuti, non abbiamo parlato, però Damian mi teneva la mano mentre guidava, tra poco dovrei riuscire a vedere la scuola, sono in 3^D, si trova dall'altra parte dell'istituto, in compenso però è di fianco alla classe di Damian, la 4^C

Stiamo entrando e suona la prima campanella, saluto Damian con la mano prima di correre in classe.
Mi siedo di fianco ad una ragazza bionda

«Piacere, io sono Avril, tu sei la ragazza nuova giusto? Kaylee?»

«Si, piacere, ma chiamami pure Kay o Lee»

«Okay»

Veniamo interrotte dalla prof di geografia che entra in classe richiedendo l'attenzione, io sto pregando perché non mi faccia andare davanti alla classe per presentarmi

«Ragazzi, da oggi avrete una nuova compagna, si chiama Kaylee Devis. Bene, le presentazioni sono state fatte, ora aprite il libro a pagina 94»

Adoro questa prof, non mi ha né indicata, né fatta andare davanti all'intera classe

*****

È appena suonata la campanella che indica l'intervallo e io esco dall'aula.
Quello che vedo mi distrugge, quello che vedo mi fa morire dentro, quello che vedo mi fa male.
Damian è attaccato ad una ragazza rossa, la sta baciando, la sta toccando, davanti alla mia classe, davanti a me, davanti all'intera scuola.
Non posso perdonarlo per questo, non dopo quello che mi ha detto ieri, non dopo quello che gli ho detto ieri.
Vado verso il bagno, ma sono costretta a passargli accanto, sento le lacrime salire agli occhi e non mi trattengo più, mi chiudo dentro la toilette e piango, piango e mi sfogo, ormai so fare solo questo, non riesco a fare altro, ogni volta che apro il mio cuore a qualcuno poi mi abbandona.

Sento la campanella suonare nuovamente, per cui mi asciugo le lacrime e mi avvio verso l'aula, quando vengo tirata per un braccio dentro allo stanzino del bidello

«Kay»

Quella voce, la sua voce

«Lasciami andare in classe» dico liberando il mio braccio è uscendo da quel posto

Lui, Il Mio FratellastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora