Capitolo 20

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La sua stanza è vuota, ma sento lo scorrere dell'acqua provenire dal bagno, mi dirigo verso di esso e busso

«Damian, sei qui?»

«Vieni Pen, sono sotto la doccia, puoi entrare»

Sapere che è dietro questa porta mi fa tirare un sospiro di sollievo, entro è mi siedo sul lavandino, Damian è di schiena, con il viso rivolto al muro e le spalle verso di me, guardarlo, sapere che è a poco più di un metro da me mi fa venire un brivido lungo la schiena

«Da quanto sei sveglia?»

«Da poco, mi sono guardata intorno è quando non ti ho visto mi sono vestita e sono venuta a cercarti»

«Ah, okay» dice con il rumore dell'acqua che copre la sua voce

«Perché non sei rimasto in camera?»

«Avevo caldo, così ho deciso di venire a farmi una doccia fredda e siccome stavi dormendo non volevo svegliarti. Comunque come ti senti?»

Vorrei dirgli che sono al massimo delle mie forze, che non mi sono mai sentita meglio, ma sono indolenzita

«A parte il fatto che sono un attimo indolenzita va tutto a meraviglia»

«Non volevo farti male, lo sai vero?»

«Lo so, tranquillo, non ti sto incolpando di nulla, sono stata io che ti ho piantato le unghie sulla schiena, deve fare più male a te»

«Non me ne ero nemmeno accorto, hai un tocco delicato e dolce, anche prima quando le tue unghie si sono piantate nella mia schiena, non ho mai sentito così tanto piacere, di ragazze ne ho fatte tante, ma con te è stato diverso, con te ho fatto l'amore e posso dire che è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata»

«Wow, cioè wow, non sei mai stato così diretto»

«Lo so Kay, ma con te è diverso, con te sono diverso»

«Ti amo Damian»

«Anche io ti amo»

Rimango a guardarlo mentre finisce di farsi la doccia

«Kay, mi passi l'asciugamano che è appeso in parte al lavandino?»

«Si, aspetta» scendo da dove ero seduta e prendo l'asciugamano, glielo passo e lo guardo mentre se lo lega in vita

«Che c'è?»

«Niente, è che sei davvero bello»

«Kay, mi stai tentando, con quella tua voce provocatoria»

«Chi, io? Ma quando mai?» dico ridendo

«Non sei mai tu vero?»

«Già» lo dico mentre mi avvicino a lui

Gli metto le braccia intorno al collo e lo bacio, lui mi mette una mano sotto la maglietta e io interrompo il bacio

«Sarà meglio che vada anche io a farmi una doccia» dico a contatto con le sue labbra

«Posso accompagnarti fino in camera?»

«Fammici pensare...» lo faccio apposta e lui fa una smorfia «Va bene»

«Ottimo, andiamo?»

«Certo»

«Oh... Aspetta un secondo... dammi un secondo che mi vesto»

«Okay, però non impiegarci troppo» dico facendogli l'occhiolino

*****

È strano fare la doccia con una persona dall'altra parte della porta del bagno...

«Ne hai ancora per tanto Kaylee? Sto aspettando da mezz'ora»

«Serio? Non sono passati solo dieci minuti?»

«Serissimo»

«Ah okay» mi affretto a prendere l'asciugamano che sta in parte alla doccia, ma la mano di Damian intercetta la mia, quindi la stringo, ma poi la mollo subito e faccio quello che dovevo fare.

Stringo l'asciugamano sul petto ed esco dalla doccia, faccio per andare a prendere un altro asciugamano per i capelli che sono bagnati, ma vado a sbattere contro qualcosa, o meglio dire contro qualcuno

«Dai Damian, fammi passare, devo asciugarmi i capelli»

«Ma sei così bella in questo momento»

«Forse per te sono bella in questo momento perché sai che sono praticamente nuda sotto all'asciugamano»

«Per me sei sempre bella» poi mi bacia

«Devo andare a vestirmi Damian»

«E se invece andassimo nella vasca idromassaggio?»

«Non so cosa pensare» dico sinceramente

«Aspettami nel bagno con la vasca»

«Ma Damian, sono le sette di sera» non mi sente, ormai è uscito e si è chiuso la porta alle spalle

*****

Vado dove mi ha detto di aspettarlo e dopo pochi minuti arriva con un asciugamano legato in vita e altri due in mano

«Allora? Lo facciamo questo bagno?»

«S-si»

Chiude la porta e si toglie l'asciugamano, ha solo un paio di boxer sotto l'asciugamano, si avvicina a me, che sono più vicina alla vasca e mi sfila l'asciugamano

Mi guarda come se fossi delicata, un fiore che si può spezzare da un momento all'altro, un bicchiere di vetro soffiato che se viene toccato con troppa forza si rompe
Poi entra prendendomi una mano per aiutarmi
L'acqua è calda, ma mi rilassa

Mi metto a cavalcioni su Damian e lo bacio, sapendo che con il costume su non possiamo fare niente

Damian si accorge che sto pensando, perché mi attira di più a se, in modo delicato, mi scappa un sorriso ma Damian non sembra accorgersene, mi guarda negli occhi con il suo sguardo di cioccolato

Mi sorride con gli occhi e torna a baciarmi, mentre mi stringe a se, accarezzandomi la schiena

Forse stiamo correndo troppo
Forse stiamo facendo una cazzata
Ci sono tanti forse ai quali non so rispondere
Ci sono domande alle quali non si può e rispondere
E poi ci sono le certezze
La certezza che Damian sia "mio"
La certezza che io sia "sua"
La certezza che ci amiamo

Poi vengono i dubbi
I se
I ma
I però

Se Damian incontrasse qualcun'altra?
Se lui smettesse di amarmi?
Se per lui è una cosa passeggera?
O peggio ancora
Se sono solo una delle tante?

Ma lui dice di amarmi
Ma lui non guarda le altre ragazze
Ma lui è da tempo che non esce con i suoi amici per stare con te

Però non voglio che rinunci alle sue passioni
Però le altre ragazze lo guardano come se dovessero conquistarlo per avere un premio
Però noi siamo uniti, uniti dall'amore, dalle fedi di fidanzamento dei nostri genitori

*****

Siamo stesi sul mio letto, sono le dieci e mezza

Il cellulare di Damian suona

Chi sarà? È tardissimo, deve essere successo qualcosa

Quando mette giù lo guardo

Ha l'aria distrutta, come se gli avessero tirato un pugno sullo stomaco

«Cosa succede?»

Lui, Il Mio FratellastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora