Capitolo 12

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Kaylee's pov

La mano sulla maniglia e quella sulla lettera
La voglia di vederlo e quella di non venire ferita nuovamente
Alla fine decido di posare la lettera sul tavolino lì delle poltrone e di andare da lui.
Faccio come mi ha detto lui, guardo prima per terra e ci trovo una rosa rossa, la raccolgo e poi guardo sulla porta è trovo un biglietto, lo prendo è lo leggo

"Adesso so che verrai da me, per cui, mettiti un costume e segui la strada di petali che troverai all'uscita passa camera.
Tuo Damian"

Solo lui può fare queste cose, solo lui può dirmi di mettermi un costume e seguire una pista fatta di petali che mi porteranno non so dove, però...

Mi metto il costume e mi copro con un asciugamano poi vado fuori dalla camera e segui i petali, portano al bagno in fondo al corridoio, quello con la vasca idromassaggio.

Entro e trovo Damian che mi guarda con gli occhi lucidi, poi comincio a vederlo sfocato e una lacrima mi scende solitaria, ma lui la prende con un dito, mi accarezza la guancia.

È così bello essere di nuovo con lui, è bello lui, ha su un costume e una maglia bianca che mette in risalto il suo torace muscoloso.

Non riesco più a trattenermi, lo prendo per il colletto della maglia è lo attiro a me per baciarlo.

Io lo bacio, lui mi bacia, Dio quanto mi è mancata questa sensazione di casa, non serve parlare, non serve guardarsi, basta un piccolo gesto, un piccolo e minuscolo gesto.

Lui chiede il permesso e io glielo concedo, le nostre lingue seguono un ritmo, come se stessero ballando, come se seguissero uno schema, ma è solo la passione che ci mettiamo.

Mi attira a se mettendomi una mano sulla schiena e una sulla testa. Io lo abbraccio e poi interrompo il bacio per riprendere aria, lo sto guardando, sto guardando i suoi monti sterrati e lui mi sta guardando, sta guardando i miei pezzi di ghiaccio, come lo chiama lui

«Mi sei mancata» dice sussurrando, la sua voce, profonda e dolce, mi fa sentire a casa

«Anche tu» gli rispondo per poi abbracciarlo

«Non lasciarmi più, ti prego»

«Non farmi soffrire più»

«Perdonami, sono stato uno stupido, non dovevo baciare Emily, ma ho agito d'impulso, non ho ragionato, ho pensato sempre a quello che mi avevi detto. Hai ragione, la colpa è tutta mia, la promessa che mi avevi fatto non potevi mantenerla perché l'ho combinata grossa, ma non far finire quello che eravamo, quello che siamo, non far finire tutto questo, non riuscirei più a sopportarlo»

«Ti prego, rimani al mio fianco, non lasciarmi, non farmi stare male un'altra volta, non farmi mai più una cosa del genere, non riuscirei a sopportare un peso così grande, sono stata malissimo questi giorni, non immagino se dovessi perderti per sempre»

«Hai la mia parola piccola Pen»

Poi mi bacia, un bacio lento, passionale e bisognoso

«Ti va di andare a fare il bagno?»

«Me lo chiedi pure?»

«Non si sa mai»

*****

Siamo dentro alla vasca idromassaggio da mezz'ora e io sono sulle gambe di Damian che lo bacio. Ogni volta che gli accarezzo il petto mi lascia una scarica elettrica, ma non so cosa sia, mi fa sentire viva, felice, importante.

Quando interrompiamo il bacio lui mi guarda, con quei suoi occhi color cioccolato, mi accarezza una guancia e disegna piccoli cerchi sulla mia schiena

«Kay» dice facendomi tornare alla realtà

«Si?»

«So di avere sbagliato, so anche che quello che c'era tra di noi è cambiato, anche se non riesco a capire se in meglio o in peggio, ma ti ricordi che ti avevo chiesto di provare ad essere la mia ragazza?»

«Me lo ricordo, ti avevo anche detto che ci avremmo provato, ma non abbiamo mai provato a fare niente»

«È questo quello a cui volevo arrivare. Adesso, qui, in questa vasca, voglio chiedertelo si nuovo, seriamente questa volta. Vuoi essere la mia ragazza Kaylee?»

«Damian...» dico con voce tremante e le lacrime che minacciano di uscire

«Se non vuoi dimmelo, non insisto, prom...» non lo lascio finire che lo metto a tacere baciandolo con passione

«Lo prendo per un si, questo» dice a contatto con le mie labbra e io sorrido «Ecco il sorriso che mi fa toccare il cielo con un dito»

«Ma se non mi hai nemmeno vista sorridere, ero praticamente attaccata alle tue labbra» dico ridendo

«Non serve vedere il tuo sorriso, mi basta anche solo sentirlo sulla mia pelle»

*****

Ora sono in camera che mi sto cambiando, domani tornerò a scuola e so già che Avril mi farà il terzo grado

Sento bussare, mi sporgono dalla cabina armadio e vedo Damian entrare, io sono ancora in reggiseno e shorts, mi affrettò a mettermi la canottiera ed esco

Lo trovo seduto sulla poltrona dove ero seduta questa mattina, con in mano il libro che stavo leggendo. Sembra un Dio greco, con i suoi pantaloncini da basket e senza maglietta, il suo viso ben impostato, le sue labbra carnose, i suoi occhi da sogno e i suoi capelli dai ciuffi ribelli.

Mi avvicino in silenzio così da non farlo spostare dalla sua posizione. Gli arrivo alle spalle e gli metto le braccia attorno al collo per abbracciarlo e nello stesso momento i sporgono per dargli un bacio sulla guancia, solo che lui gira la testa e lo bacio sulle labbra. Lui si gira con il busto e mi prende per i fianchi e mi fa sedere sulle sue gambe.

Ho una strana sensazione, come se dovesse succedere qualcosa, è tutto perfetto, forse troppo, ma ora voglio solo godermi questo momento, io e lui abbracciati, io e lui nella stessa stanza, due persone che insieme ne formano una sola.

*****

Damian sta dormendo da due ore, io sono rimasta sveglia tutto il tempo, non volevo perdermi neanche un istante la sua bellezza e perfezione.

Sento suonare al campanello, così mi alzo delicatamente, per non svegliarono. Guardo l'ora, sono le quattro e mezza di pomeriggio, non possono essere mia madre e Justin, in tal caso avrebbero aperto la porta.
Scendo le scale e vado ad aprire.
Non può essere lui
Non può essere venuto fino a qui
Non posso vederlo
Non voglio vederlo

Cerco di parlare, ma le parole mi si bloccano in gola, è un colpo troppo grande questo.

Come ha fatto a trovarmi? Come ci è arrivato fino a qui? Sono domande alle quali solo lui ha risposta.

«Ciao Kaylee, non mi saluti?» la sua voce, mi fa venire un brivido di freddo, cosa vuole da me?

Lui, Il Mio FratellastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora