Capitolo 19

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Kaylee's pov

Damian era turbato e preoccupato quando sono uscita di casa, penso che fosse solo geloso

Ora sono seduta sul divano nel salotto della casa di Axel, lui ha detto che andava a prendere il materiale per il progetto.
Quando torna è senza maglietta e ha su solo i jeans che ha su da questa mattina

«Axel, potresti metterti una maglietta per favore, mi sento a disagio»

«Tranquilla tra poco non sentirai più nulla»

«Cosa? Che vuoi dire?»

«Voglio dire che tra poco non sentirai nulla se non piacere»

«Oh no! Adesso facciamo questo progetto di biologia»

«Può aspettare» dice sedendosi di fianco a me, per poi avvicinare il suo viso al mio. È troppo vicino, e io lo sposto «Dai Kaylee, lo so che muori dalla voglia di farlo»

«Non con te» mi alzo ma lui mi prende per un braccio

«Dove pensi di andare? Adesso stai qui è ci divertiamo un po'»

«Toglimi le tue luride mani di dosso» riesco a fargli mollare la presa sul mio braccio e vado in bagno, chiudo la porta e chiamo il primo numero che mi viene fuori

È il numero di Damian

«Hey Kay, che succede»

«Damian, ti prego vieni a prendermi, avevi ragione, avevi ragione su tutto»

«Non dire nulla, sto arrivando»

«Grazie Damian»

Poi sento dei colpi sulla porta

«Kaylee, esci dal bagno, subito o butto giù la porta»

«Non ci penso nemmeno, lasciami in pace»

Sento che sta cercando di sfondare la porta e mi allontano fino a quando non mi ritrovo con la schiena al muro poi la porta si spalanca e Axel entra.
Non posso scappare, non posso muovermi.
Lui si avvicina pericolosamente a me è mi blocca le braccia al muro

«Non sei stata molto gentile sai?» lo dice con tono severo, con disprezzo

Quando si avvicina per mettere le sue labbra sulle mie, vedo Damian oltre la spalla di Axel, si avvicina e me lo toglie di dosso

Lo prende per le spalle e lo fa girare, poi gli tira un pugno dritto sul naso e uno sotto il mento

«Damian...Damian ti prego andiamocene»

Lui si gira e mi guarda, poi guarda il ragazzo che si trova a terra e si alza, mi prende per mano e mi porta fuori da quella casa

*****

«Kaylee, che cazzo ti avevo detto?»

«Damian, avevi ragione okay? Non dovevo andare da lui, dovevo fare il progetto a scuola o nella biblioteca scolastica»

«Kaylee, io sono stato tutto il tempo in pensiero per te, mi chiedevo cosa ti stava facendo quel verme, se ti avesse toccata o sfiorata»

«Mi ha solo bloccata al muro in bagno, non mi ha fatto altro, non glielo avrei permesso»

«Non pensiamoci per ora, andiamo a casa e facciamo qualcosa»

«Damian, mi dispiace davvero, dovevo ascoltarti»

«Ho detto che per ora non voglio pensarci, okay?»

«Okay»

*****

Quando entriamo in casa appoggio la mia roba e mi giro a guardare Damian seduto sul bancone della cucina intento a mordere il retro di una matita

Si vedono i muscoli delle sue braccia gonfiarsi quando fa pressione e sotto la maglia nera aderente si capisce che c'è un petto mozzafiato

Mi avvicino e gli passo una mano sulle spalle e poi mi metto di fronte a lui.
Mi guarda negli occhi e sorride, poi si avvicina a me e mi bacia

Quando interrompe il bacio, lo prendo per mano e lo porto in camera mia.
Ci sediamo sul letto e ricominciamo a baciarci
Baci pieni di passione ed amore
Arriviamo a stendersi io sotto di lui e Damian sopra di me che si tiene sui gomiti per non pesarmi.

Mi bacia sulle labbra, sulla guancia, dietro all'orecchio, sul collo e sulla clavicola
Sento come una scarica elettrica che mi passa sulla schiena e sulla mia parte più sensibile e rabbrividisco
Lui pare accorgersene, tanto che si ferma

«Damian perché ti sei fermato»

«Perché ho detto che ti avrei aspettata e così farò»

«Hey, guardami, sono qui, sono qui per te, sono pronta, mi sento pronta, voglio essere tua»

«Va bene»

Dopo mi bacia sulle labbra e non le stacca da me se non per levarmi la maglia poi ricomincia a baciarmi, passa a baciare il mio collo, la mia clavicola, la mia pancia, si stacca e io sfilo la maglietta a Damian e osservo il suo petto, un petto meraviglioso, scolpito ma non esageratamente, è il petto della persona che voglio al mio fianco, di colui voglio abbia ciò che nessuno potrà più ridarmi
Quando mi risveglio dai miei pensieri torno a baciarlo. Mi passa la lingua dietro all'orecchio, questo mi fa sentire ancora più bisognosa del contatto con lui, poi arriva al mio collo e mi lascia un succhiotto in bella vista
Scende con le labbra umide e mi bacia
Mi guarda

Damian mi guarda

«Sei sicura di quello che stiamo facendo e di quello che sto per fare?»

«Non sono mai stata più sicura come in questo momento, ti voglio come non ho mai desiderato nessun altro, voglio sentirmi tua in tutto e per tutto»

Non aggiungo altro

«Dimmi se ti faccio male» dice

Sento caldo e due l'avremo mi nascono agli angoli degli occhi e scendono fino al mio collo

«Kaylee, mi fermo?»

Scuoto la a testa

«Adesso passa, non preoccuparti» mi dice premuroso

Il dolore si attenua, ma non sparisce, solo viene coperto

«È stato fantastico» mi dice guardandomi è ancora sopra di me, ma è al limite delle forze
Si stende al mio fianco e mi abbraccia
«Scusa tesoro» mi dice a un certo punto

«Di cosa?»

«Di averti fatto male, ma è la prima volta che faccio l'amore e la prima volta che lo faccio con la ragazza che amo che era ancora vergine»

«Damian, non preoccuparti, è stato bellissimo, tu sei stato dolce, ti sei preoccupato di non farmi male» quando dico questo lui mi guarda e mi bacia

«Ti amo» mi dice

Il dolore di prima lo sento meno, sono solo pervasa dal piacere

Mi sfugge un gemito e lui sorride e mi bacia

«Ti amo» mi dice ansimando

Ora siamo una sola anima e un solo corpo

Mi sfugge un altro gemito e Damian mette le sue labbra sulle mie, mentre io gli pianto le unghie sulla schiena

La sensazione di piacere che provavo fino a poco fa sta sparendo lasciando che il dolore mi sorprenda e mi affligga.

Sento Damian abbracciarmi e poi mi addormento

*****

Quando mi sveglio mi rendo conto che qualcosa è diverso, io stessa mi sento diversa, mi sento felice ma anche dolorante, quello che è accaduto quattro ore fa

Mi sono addormentata alle tre del pomeriggio, adesso sono le sette di sera, mi guardo intorno e mi accorgo che Damian non c'è, mi vesto e lo cerco

Non può essere uscito, non lo avrebbe mai fatto, o almeno non senza dirmi niente

«Damian?» dico entrando nella sua stanza

Lui, Il Mio FratellastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora