Voluptas dolendi

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I boccioli scoppiano di primavera.

Vorrei non aver mai iniziato a leggere,
perché non ha aspettative
chi non ha conosciuto la perfezione
di un mondo che non c'è,
e l'amore di cui sono capaci
persone che esistono solo
in una macchia di pensiero.

Vedo del verde sugli alberi
o è solo la proiezione di un mio desiderio?

Credo di avere un fiore nella pancia,
che con le sue radici sta risucchiando ogni mio spirito vitale.
Che rimarrà alla fine?

Le nuvole si incastrano fra i rami.

Di che sa la mancanza di qualcosa che
ancora non c'è stato?
È forse questo il fiore che sento mangiarmi?
Tornerò mai a sentirmi sazia?
Se ne andrà mai questo verme solitario?
Riuscirò mai a scrivere di mostri
e fate ancora una volta?
E quando tutto sarà a posto, o quasi,
che sarà di noi?

Ombre di uccelli sul condominio di fronte.

Angolo autrice
Questo è quanto di più utile ho trovato fra i miei appunti su Catullo. Promette bene.

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