Tiratemi fuori da questo corpo
Tagliatemi la testa
Strappatemi le braccia
Rompetemi le ginocchia
Scuoiatemi.
Dopodiché tiratemi fuori da questo tempo
Mandate avanti gli orologi
fino alla fine dei miei giorni
E poi indietro
fino ai giorni in cui ero felice e poi
Rompeteli.
Ma non bruciate niente di ciò che resta
Deve essere
Delicato come rompere un uovo
Netto come sgusciare una noce
Cruento come sbucciare una pesca e
Scavarla
Spolparla
Spappolarla
Fino al nocciolo.
A questo punto portate tutti i pezzi
Oltre i confini della mappa
Nello spazio bianco
in cui è scritta la legenda
E fate a meno di tracciare una X.
Questo è il mio testamento
In morte mea corporis
Lasciate che i succhi del mio stomaco
gorgoglino e scoppiettino
a contatto con l'aria
Che le mie carni giacciano quiete
come cocci di un vaso rotto
Che il dentro diventi il fuori
Ristagni il mio sangue
(qui affogheranno le larve)
in un'unica pozza profonda
migliaia e migliaia di metri
Sbianchino le schegge delle mie ossa
sotto stelle senza nome
E possa io capire
Finalmente
Come ci si sente
Ad essereLibera.
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Solo Storie
Short StoryLe sentite, tutte queste parole che piovono dal cielo come cenere ardente? Le vedete, tutte queste storie che fluttuano nell'aria come scaglie di drago? No, dite? Ma sono qui, tutte quante, tutte insieme, tutt'intorno a noi. Ve lo giuro. Se non mi...